Scolochloinae Tzvelev, 1987 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (o Graminaceae, nom. cons.) e sottofamiglia Pooideae.[1][2]

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Scolochloinae
Scolochloa festucacea
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)Commelinidi
OrdinePoales
FamigliaPoaceae
SottofamigliaPooideae
TribùPoeae
SottotribùScolochloinae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseCommelinidae
OrdineCyperales
FamigliaPoaceae
SottofamigliaPooideae
TribùPoeae
SottotribùScolochloinae
Tzvelev, 1987
Generi

Etimologia

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Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Scolochloa Link, 1827 il cui nome deriva da due parole greche: "skolos" ( = colonna vertebrale) e "chloa" (= erba). Il nome fa riferimento alle tre cuspidi dell'apice del lemma; carattere comune alle specie dei generi di questa sottotribù.[3]

Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico contemporaneo Nikolai Nikolaievich Tzvelev (1925-2015) in una pubblicazione ("Komarov. Chten. 37: 33") del 1987.[4]

Descrizione

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Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e in genere è priva di auricole.
  • Ligula: la ligula è membranosa e a volte è cigliata.
  • Lamina: la lamina ha delle forme generalmente da lineari a piatte.
  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate e sono formate da alcune spighette ed hanno la forma di una pannocchia aperta. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale.
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente con forme lanceolate-oblunghe, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono costituite da 3 o 7 fiori. Possono essere presenti dei fiori addizionali sterili (Dryopoa); in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. In queste piante è presente l'estensione della rachilla e la disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sopra le glume e tra i fiori. Lunghezza delle spighette: 10 cm.
  • Glume: le glume, persistenti e leggermente disuguali, sono più corte o più lunghe dei fiori, ed hanno apici acuti. Venature: gluma inferiore 1 - 3; gluma superiore 3 - 5.
  • Palea: la palea, stretta e piatta, è un profillo con due venature e due denti apicali; può essere cigliata; in genere è inferiore al lemma.
  • Lemma: il lemma, largamente lanceolato e con un apice a tre lobi o denti, a volte è pubescente; la consistenza è coriacea; la superficie è percorsa da 5 - 7 vene longitudinali, prominenti in Dryopoa.
*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.

Biologia

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Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questa sottotribù sono distribuite in regioni temperate del Nord (Scolochloa) oppure in Australia (Dryopoa).[2]

Tassonomia

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La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[8]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, la sottotribù Scolochloinae fa parte della sottofamiglia Pooideae.[2][5]

Filogenesi

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La sottotribù Scolochloinae, più precisamente, fa parte della tribù Poeae R.Br., 1814 e quindi della supertribù Poodae L. Liu, 1980. La tribù Poeae (formata da diverse sottotribù suddivise in alcune supersottotribù) è l'ultimo nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae, Melicodae, Stipodae e Triticodae). La sottotribù Scolochloinae appartiene al gruppo con le sequenze dei plastidi di tipo "Poeae" (definito "Poeae chloroplast groups 2 "[12])

All'interno della tribù, il gruppo Scolochloinae occupa una posizione "basale" in disposizione politomica insieme ad altre sottotribù (Airinae, Sesleriinae, Holcinae, Aristaveninae e Helictochloinae). Questa incertezza può essere spiegata in quanto le analisi sul DNA mostrano che questa sottotribù, insieme alla sottotribù Sesleriinae, ha una origine ibrida, creando quindi incertezze nella costruzione degli alberi filogenetici.[13] Il genere Dryopoa solamente di recente è stato descritto all'interno della presente sottotribù. In precedenti documentazioni[2] era descritto nella sottotribù Loliinae Dumort., 1829; questo in quanto sembra condividere alcuni plastidi del "Poeae chloroplast groups 1".[1] Comunque le specie dei due generi si assomigliano morfologicamente (oltre ad essere accomunate da analisi del DNA) e rappresentano un notevole esempio di distribuzione bipolare.[13]

Le seguenti sinapomorfie sono relative a tutta la sottofamiglia (Pooideae):[2]

  • la fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli;
  • le spighette sono compresse lateralmente;
  • i margini embrionali della foglia non si sovrappongono;
  • l'embrione è privo della fessura scutellare.

Le sinapomorfie relative alla tribù Poeae sono:[2]

Non sono state individuate particolari sinapomorfie per la presente sottotribù.[2]

Generi della tribù

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La tribù si compone di 2 generi e 2 specie:[1][2]

Genere Specie Distribuzione e habitat
Scolochloa
Link, 1827
Una specie:
Scolochloa festucacea (Willd.) Link
Regioni temperate del Nord
Dryopoa
Vickery, 1963
Una specie:
Dryopoa dives (F. Muell.) Vickery
Australia
  1. ^ a b c Soreng et al. 2017, pag.285.
  2. ^ a b c d e f g h i Kellogg 2015, pag. 240.
  3. ^ Etymo Grasses 2007, pag. 262.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  5. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  6. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  7. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  9. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  10. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  11. ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  12. ^ PeerJ 2018, pag. 22.
  13. ^ a b Tkach et al. 2019.

Bibliografia

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Altri progetti

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