Sfollato
Lo sfollato è la persona costretta a lasciare temporaneamente la propria residenza abituale a causa di una guerra o di altre calamità.
Storia
modificaDurante la seconda guerra mondiale, in molte città d'Europa si verificarono considerevoli spostamenti di masse urbane, costrette a sfollare dalle città verso le campagne, principalmente a causa del massiccio impiego dell'aviazione nel conflitto, utilizzata per bombardare i centri industriali e i grandi centri abitati delle parti avverse.
Il fenomeno degli sfollati assunse una grande dimensione in Italia, particolarmente nelle città del Nord come Milano, Torino e Genova che, dotate di vaste aree industriali, erano frequentemente soggette a bombardamenti.
In tale periodo venne in uso, nel linguaggio burocratico e giornalistico, il sostantivo "sfollandi", creato sul modello dei gerundivi latini, per indicare coloro che si apprestavano a sfollare o si trovavano nella condizione di dover sfollare per motivi bellici.[1]
Caratteristiche
modificaOltre ai pericoli sopportati per azioni belliche, lo sfollamento avviene anche di fronte a catastrofi naturali che causano distruzione delle abitazioni e generale difficoltà di reperire cibo per la ridotta produzione e difficoltà di rifornimenti.
Sfollato interno
modificaLo sfollato interno è una persona che è costretta a lasciare la propria residenza abituale ma che rimane all'interno nella sua nazione, rimanendo sotto la protezione del loro governo.[2]
Note
modifica- ^ sfollato, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Gli sfollati, su UNHCR Italia. URL consultato l'11 luglio 2022.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su sfollato
Collegamenti esterni
modificaControllo di autorità | Thesaurus BNCF 14677 · LCCN (EN) sh2005008481 · GND (DE) 4140484-1 · BNE (ES) XX4678172 (data) · BNF (FR) cb16245006f (data) · J9U (EN, HE) 987007535117305171 |
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