Simaxis

comune italiano

Simaxis (in sardo Simàghis[4]) è un comune italiano di 2 116 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, facente parte dell'Unione dei Comuni della Bassa Valle del Tirso e del Grighine.

Simaxis
comune
(IT) Simàxis
(SC) Simàghis
Simaxis – Stemma
Simaxis – Bandiera
Simaxis – Veduta
Simaxis – Veduta
Chiesa di San Simaco papa
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoGiacomo Obinu (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate39°55′52″N 8°41′19″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie27,82 km²
Abitanti2 116[1] (29-2-2024)
Densità76,06 ab./km²
FrazioniSan Vero Congius
Comuni confinantiOllastra, Oristano, Siamanna, Siapiccia, Solarussa, Zerfaliu
Altre informazioni
Cod. postale09088
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095059
Cod. catastaleI743
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 069 GG[3]
Nome abitanti(IT) simaxesi, simaghesi
(SC) simaghesus
Patronosan Simmaco
Giorno festivo19 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Simaxis
Simaxis
Simaxis – Mappa
Simaxis – Mappa
Posizione del comune di Simaxis all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

L'area fu abitata già in epoca nuragica per la presenza sul territorio di alcune testimonianze archeologiche, tra cui un nuraghe.

Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Simaxis, di cui era il capoluogo. Alla caduta del giudicato (1410) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Alla sconfitta del marchesato durante la conquista aragonese della Sardegna, passò sotto il dominio aragonese e cadde in possesso della famiglia dei Carroz. Intorno al 1767 fu incorporato nel Marchesato d'Arcais, feudo della famiglia dei Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Nel 1928 fu aggiunta la frazione di San Vero Congius, fino ad allora comune autonomo.

Simboli

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«Stemma troncato: il primo d'azzurro, al sole d'oro; il secondo di rosso, a due piante di riso, d'oro, sradicate. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto in lettere maiuscole di nero: Sancte Simmace protege nos

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

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La variante del sardo parlata a Simaxis è il campidanese oristanese.

Cultura

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Il paese è molto conosciuto per la Giornata del Riso che si tiene solitamente nel mese di novembre. Oltre ciò il paese è noto anche per il carnevale organizzato in chiave rétro. La festa in questione si festeggia solitamente il sabato della settimana del martedì grasso. La festa è nota sotto il nome di Sa Coja de tziu Damus ("il matrimonio di Signor Damus") che prevede un matrimonio di una coppia di sposi (lei alta e robusta, lui basso e molto magro). Il matrimonio è celebrato da un attore che impersona il sindaco, e tutta la popolazione partecipa indossando così come gli sposi, abiti della tradizione agro-pastorale. Il corteo nuziale sfila poi per tutto il paese. La festa si conclude con la cena di nozze, la cui peculiarità è che tutti gli "invitati" devono portarsi da casa propria le sedie e il cibo. Entrambe le manifestazioni sono organizzate e realizzate dall'Associazione Turistica Pro Loco di Simaxis.

In occasione del patrono del paese, il 19 luglio si festeggia san Simmaco papa con celebrazioni religiose, inoltre un comitato di cinquantenni si impegna ad organizzare la festa patronale che ha la durata di qualche giorno.

Un altro importante evento che si è svolto a Simaxis, è stato il "Mraxani Rumor Fest", un festival musicale nato nel 2007, portato avanti per qualche anno grazie all'impegno di circa sessanta giovani, col supporto del comune e con la collaborazione delle varie associazioni locali.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Giacomo Obinu Lista civica "Uniti" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Giacomo Obinu Lista civica "Uniti" Sindaco
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimo ufficiale in lingua sarda ai sensi dell'articolo 10 della Legge n. 482 del 15.12.1999, adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 40 del 25.08.2010 [1][collegamento interrotto]
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
 
Costume tradizionale

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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