Stazione di Bellinzona RhB
La stazione di Bellinzona RhB fu la stazione ferroviaria capolinea della linea diretta a Mesocco, soppressa nel 1972 e gestita dalla Ferrovia Retica (RhB). Era a servizio del comune di Bellinzona.
Bellinzona RhB stazione ferroviaria | |
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L'elettromotrice ABDe 4/4 nr. 451 delle RhB in testa a un treno passeggeri in partenza | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Località | Bellinzona |
Coordinate | 46°11′55.34″N 9°01′34.38″E |
Linee | ferrovia Bellinzona-Mesocco |
Storia | |
Stato attuale | smantellato |
Anno attivazione | 1907 |
Anno soppressione | 1972 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, di testa |
Binari | 4 |
Operatori | Ferrovia Retica |
Storia
modificaLa stazione fu aperta il 6 maggio 1907 assieme al primo tronco della ferrovia diretto a Lostallo. Il capolinea definitivo di Mesocco fu raggiunto il 31 luglio dello stesso anno[1].
L'impianto era posizionato nell'attuale piazza Mesolcina, a 500 m circa dalla stazione della ferrovia del Gottardo. La configurazione urbanistica impedì di giungere direttamente a quest'ultimo scalo e di migliorare l'interscambio fra le due linee ferroviarie presso il capoluogo ticinese[2].
La gestione della stazione, come tutto il resto della linea, passò dalla Società per la ferrovie elettrica Bellinzona-Musocco (BM) alla RhB nel 1942[3].
Il servizio passeggeri fu soppresso il 27 maggio 1972 insieme all'intera linea ferroviaria. Nel corso del 1972 fu anche disarmato il tratto tra Bellinzona e la stazione di Castione-Arbedo[4].
Strutture ed impianti
modificaLa stazione era dotata di un fabbricato viaggiatori e di un deposito locomotive.
Il piazzale era composto da quattro binari.
I fabbricati furono demoliti negli anni ottanta e al loro posto furono edificati dei palazzi[5].
Note
modifica- ^ Pieracci (2011), p. 12.
- ^ Pieracci (2011), p. 23.
- ^ Pieracci (2011), p. 20.
- ^ Pieracci (2011), p. 24.
- ^ Ufficio federale di topografia, Fotografia aerea dell'area della stazione durante la costruzione dei palazzi, su api3.geo.admin.ch.
Bibliografia
modifica- Gionata Pieracci, Mesolcina: il treno ritrovato [ Mesolcina, il treno ritrovato, in Quaderni grigionitaliani, n. 2, 2011, pp. 8-32.
Altri progetti
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