The Weeknd in Japan

album di The Weeknd del 2018

The Weeknd in Japan è la seconda raccolta del cantante canadese The Weeknd, pubblicato il 21 novembre 2018 dalla XO e dalla Republic Records.[3]

The Weeknd in Japan
raccolta discografica
ArtistaThe Weeknd
Pubblicazione21 novembre 2018
Durata60:05
Dischi1
Tracce14
GenereAlternative R&B[1]
Darkwave[2]
New wave[2]
EtichettaXO, Republic
FormatiCD, download digitale, streaming
The Weeknd - cronologia
Album precedente
(2016)
Album successivo
(2020)

Descrizione

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Distribuito esclusivamente per il mercato giapponese, il disco è stato pubblicato con l'intento di celebrare il primo concerto in assoluto tenuto da The Weeknd in Giappone, precisamente presso il Makuhari Messe di Chiba il 18 dicembre 2018 nell'ambito del The Weeknd Asia Tour. La copertina dell'album ha ripreso, infatti, lo stile dei poster promozionali utilizzati per il tour asiatico.[4][5]

  1. Wicked Games – 5:25
  2. Wanderlust (Pharrell Remix) – 5:07
  3. The Hills – 4:02
  4. Can't Feel My Face – 3:33
  5. In the Night – 3:55
  6. Acquainted – 5:48
  7. Often – 4:09
  8. Might Not (Belly feat. The Weeknd) – 3:45
  9. Starboy (feat. Daft Punk) – 3:50
  10. I Feel It Coming (feat. Daft Punk) – 4:29
  11. Party Monster – 4:09
  12. Secrets – 4:25
  13. Call Out My Name – 3:48
  14. Wasted Times – 3:40
  1. ^ (EN) Jem Aswad, Music Review: The Weeknd's EP 'My Dear Melancholy,', su variety.com, Variety, 30 marzo 2018. URL consultato il 21 marzo 2021.
  2. ^ a b (EN) Mosi Reeves, Review: The Weeknd's 'Starboy', su rollingstone.com, Rolling Stone, 18 novembre 2016. URL consultato il 21 marzo 2021.
    «Kiss Land may have sounded like Trilogy redux, but at least it offered a thrilling reprise of Eighties underground darkwave»
  3. ^ (JA) The Weeknd in Japan, su music.apple.com, iTunes Store. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) The Weeknd - Live in Japan, su timeout.com, Timeout. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Poster-The Weeknd Asia Tour, su asialive365.com, Asia Live 365. URL consultato il 24 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2019).

Collegamenti esterni

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Note 2