Titolo (onomastica)

appellativo riferito ad un individuo in base al ruolo che ricopre
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Il titolo è in onomastica un appellativo riferito ad un individuo in base al ruolo che ricopre, alla carica che esercita, al titolo nobiliare che detiene o per altri meriti.

Corona di Principe di Piemonte, titolo conferito all'erede presuntivo del Re d'Italia.

Esso viene spesso, e incorrettamente, usato come sinonimo di trattamento. I trattamenti erano stati distinti dai titoli nobiliari veri e proprî nell'ultimo Ordinamento dello stato nobiliare italiano,[1] al pari delle "qualifiche nobiliari".[2] In tale ordinamento, la distinzione tra "titolo" e "trattamento" non è tuttavia specificata, ma sul piano storico-giuridico i due termini si possono distinguere facilmente: il titolo indica una funzione, mentre il trattamento è un appellativo utilizzato nella vita sociale. Questa differenza tra i due piani è visibile e tuttora presente, ad esempio la differenza tra "re" (funzione pubblica, titolo) e "maestà" (appellativo onorifico, trattamento), così come tra "vescovo" (funzione pubblica, titolo) ed "eccellenza" (appellativo onorifico, trattamento), o anche tra "deputato" (funzione pubblica, titolo) e "onorevole".[2][3]

Gerarchia dei titoli

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La gerarchia dei titoli nobiliari ha subito un'evoluzione storica, in particolare sono stati creati sempre nuovi titoli, ma alcuni sono anche caduti in disuso, e inoltre ha subito una differenziazione geografica dovuta alle particolari vicende storiche e sociali di ciascuna nazione europea. Tuttavia, le gerarchie dei titoli nobiliari utilizzati nei vari stati europei possono essere ricondotte ad alcune tappe e ad alcuni modelli fondamentali.

La gerarchia dei titoli nobiliari venne elaborata nell'ambito del feudalesimo occidentale, che nacque nell'Impero Carolingio. Detta gerarchia, che si mantenne per circa tutto il Medioevo era, a grandi linee, la seguente:

  • imperatore era al vertice di un Impero, la più alta forma di monarchia esistente; deteneva il trattamento di "Sua Maestà Imperiale".
  • re era il sovrano di una nazione con il trattamento di "Sua Maestà".
  • principe il rango spetta ai figli o parenti prossimi di un monarca (principi reali) o loro stessi sovrani; spetta il trattamento di "Sua Altezza Reale".
  • arciduca era il titolare di un arciducato come stato indipendente o l'erede al trono di una monarchia (soprattutto nell'impero austriaco e nell'Austria-Ungheria)
  • duca era il feudatario di una regione (soprattutto in Francia e Germania) con il trattamento di "Sua Altezza"
  • marchese o margravio (in Germania) era il feudatario di una regione di confine; molti fino al 1797-1803 erano sovrani. Gli spetta il trattamento di "Sua Signoria".
  • conte era un funzionario di alto livello di una città o contea. In passato almeno fino al 1797-1803 potevano essere anche sovrani; gli spetta il trattamento di "Sua Signoria".
  • signore era un piccolo feudatario di una città.
  • cavaliere era colui che aveva ricevuto l'investitura da cavaliere.

Questa struttura si arricchì di nuovi titoli nobiliari, quali i delfini od i vidames in Francia, i langravi e i burgravi in Germania.

Ma soprattutto bisogna rilevare che per buona parte del Medioevo le espressioni "baroni del regno" (in Francia e nei regni normanni) e "principi dell'Impero" (nel Sacro Romano Impero) non costituivano ancora dei titoli nobiliari, bensì avevano un significato giuridico. Esse indicavano tutti i vassalli immediati del sovrano, qualunque titolo avessero, che avessero diritto di voto nel parlamento del regno.

La diversa evoluzione del feudalesimo nel tardo Medioevo e nel Rinascimento portò alla differenziazione delle gerarchie dei titoli nobiliari nelle diverse nazioni europee. Esse possono, tuttavia, essere ricondotte a due modelli principali, quello adottato nelle monarchie assolute, che si erano formate in questa fase storica; e quello utilizzato nel Sacro Romano Impero, dove i feudatari, invece, avevano assunto sempre più i caratteri di sovrani quasi indipendenti.

Titoli sovrani

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(fr: empereur, en: emperor, de: Kaiser, sp: emperador, nl: Keizer)
(fr: roi, en: king, de: König, sp: rey, nl: Koning)
(fr: grand-duc, en: grand duke, de: Großherzog / Großfürst, sp: gran duque, nl:Groothertog /Grootvorst)
(fr: archiduc, en: archduke, de: Erzherzog, sp: archiduque, nl: Aartshertog)
(fr: Landgrave, en: landgrave, de: Landgraf, sp: Landgrave)

Titoli nobiliari in Italia

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(fr: prince, en: prince, de: Fürst / Prinz, sp: príncipe, nl: Vorst / Prins)
(fr: duc, en: duke, de: Herzog, sp: duque, nl: Hertog)
(fr: marquis, en: margrave / marquis / marquess, de: Markgraf / Marquis, sp: marqués, nl: Markies / Markgraaf)

Comparabile al titolo di marchese è quello di margravio utilizzato soprattutto nel Sacro Romano Impero.

(fr: comte, en: earl / count[4], de: Graf, sp: conde, nl: Graaf)

Comparabile al titolo di conte è quello di langravio, utilizzato soprattutto nel Sacro Romano Impero.

(fr: vicomte, en: viscount, de: Vizegraf, sp: vizconde)
(fr: baron, en: baron, de: Baron / Freiherr, sp: barón, nl: Baron)
(fr: noble, en: noble, de: edel, sp: noble ne : Jonkheer)
(fr: patricien, en: gentry / esquire, de: patrizisch, sp: patricio)
(fr: chevalier, en: knight, de: Ritter, sp: caballero)

Titoli nobiliari in Europa

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Nei regni di Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Scozia, Sardegna, Sicilia, Napoli, e nello Stato Pontificio la gerarchia utilizzata era, ed è tuttora, la seguente:

I titoli di marchese e visconte si diffusero solo nel Cinquecento sul modello francese. Così come nella stessa epoca i signori vennero elevati a baroni fino a completa scomparsa dei primi, eccetto che in Spagna, in Sardegna, in Scozia e in Sicilia.

Invece nel Sacro Romano Impero, dove i feudatari avevano assunto caratteri di sovranità, anche se non assoluta, la gerarchia che si formò, e che rimase vigente negli stati tedeschi e austriaci fino alla caduta delle monarchie nel 1918, è la seguente:

Portogallo:

Spagna

Francia

Inghilterra

Scozia

Belgio

Paesi Bassi

Danimarca

Svezia

Altri titoli

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(fr: prince-électeur, en: elector, de: Kurfürst, sp: príncipe elector, nl: Keurvorst)
(fr: comte de l'Empire, en: count of the Empire, de: Reichsgraf, sp:)
(fr: libre comte, en: free count, de: Freigraf, sp:)
(fr: comte princier, en: princely count, de: Gefürsteter Graf, sp:)
(fr: comte palatin, en: count palatine, de: Pfalzgraf, sp:)
(fr: margrave, en: margrave, de: Markgraf, sp:)
(fr: bourgrave, en: burgrave, de: Burggraf, sp:)
(fr:, en: rhinegrave, de: Rheingraf, sp:)
(fr:, en: altgrave, de: Altgraf, sp:)
(fr:, en: wildgrave, de: Wildgraf, sp:)
(fr:, en: Raugrave, de: Raugraf, sp:)
(fr: baronnet, en: baronet, de: Edler, sp:)
(fr: chevalier, en: knight, de: Ritter, sp: caballero, nl: Ridder)
(fr: écuyer, en: esquire e gentleman, de: Edler e Junker, sp: hidalgo, po: fidalgo, ne: jonkheer)
(fr: vidame, en:, de:, sp:)

Titoli nobiliari nella Cina antica

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Nella Cina di epoca feudale erano presenti i seguenti titoli nobiliari (in ordine gerarchico):

  • () - Imperatore
  • (wáng) - Re
  • (gōng) - Duca
  • (hóu) - Marchese
  • () - Conte
  • () - Visconte
  • (nán) - Barone
  • (shì) - Signore

Titolazione nobiliare di cortesia

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Trattamento (nobiltà).
  1. ^ Regio decreto del 7 giugno 19 n. 651 (articoli 38 e 39)
  2. ^ a b Studio araldico genealogico Guelfi Camaiani, Trattamenti e qualifiche nobiliari, in Il portale dell'araldica. URL consultato il 1º marzo 2013.
  3. ^ vds pure Alessandro Gentili, Titoli nobiliari e cavallereschi sammarinesi, in Rivista Nobiliare, n. 2, pagg. 3 e ss., Accademia Araldica e Nobiliare Italiana, Firenze, 2017
  4. ^ Earl è il conte per gli ordinamenti inglese, scozzese, di Gran Bretagna e del Regno Unito, mentre count è il conte straniero. Il femminile è sempre countess.
  5. ^ L'unico titolo di principe, in senso proprio, è quello di principe di Galles, che spetta all'erede al trono. Più genericamente sono principi i membri della famiglia reale.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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