La Torre Druso o più propriamente Torre Treuenstein (Gscheibter Turm o Treuenstein in tedesco) è una torre cilindrica che sorge nel quartiere di Gries a Bolzano. È alta 20,10 metri ed ha un diametro interno di m 4,30. Alla sua base ci sono tracce di un muro di cinta. Si caratterizza per i merli a coda di rondine e per le strette feritoie.

Torre Druso / Torre Treuenstein
Gscheibter Turm - Treuenstein
Treuenstein-Torre Druso vista dal Lungo Talvera Destro
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàBolzano
Coordinate46°30′41.37″N 11°20′47.85″E
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Torre Druso
Informazioni generali
TipoTorre
Inizio costruzioneXIII secolo
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Deve il nome italiano a una mistificazione seicentesca del padre francescano Ferdinand Troyer di Bolzano (1648: Cronica der Stadt Bozen), secondo il quale si tratterebbe di una fortificazione fatta costruire da Druso maggiore, mito abilmente ripreso nel Novecento dal nazionalista italiano Ettore Tolomei.[1]

In verità si tratta di una costruzione del primo XIII secolo, menzionata la prima volta nel 1231 come Trowenstein[2], ovvero dei resti visibili dello scomparso Castello di Treuenstein (o Troyenstein, ted: Burg Treuenstein), costruito dall'omonima famiglia sui resti di una struttura difensiva preesistente, ma di cui non si è riusciti a stabilire la data di costruzione.[3] Nel 1497, in un documento di Massimiliano I, compare per la prima volta la denominazione zum Scheyblingen turn (torre rotonda) per il singolare mastio di castel Treuenstein.[4]

Adiacente alla torre si trova la cappella di Sant'Osvaldo (Oswaldkapelle), anch'essa duecentesca.

Nel 1862 il proprietario di allora, Karl Pieschl di Berlino, fece costruire, su disegno dell'architetto civico di Bolzano, Sebastian Altmann, il maniero in stile Tudor che si erge presumibilmente sui resti dell'ex castello.[5]

  1. ^ Elvira Migliario, Hannes Obermair, Roma sulle sponde del Talvera, in Elvira Migliario, Gianni Santucci (a cura di), «Noi figli di Roma». Fascismo e mito della romanità, Milano, Mondadori, 2022, ISBN 978-88-00-86287-5, pp. 135–159, qui p. 140 con nota 28.
  2. ^ Martin Bitschnau, Burg und Adel in Tirol zwischen 1050 und 1300, Vienna, Österreichische Akademie der Wissenschaften, 1983, p. 171 n. 148.
  3. ^ Paul Mayr, Friedrich von Treuenstein - Burghauptmann von Trient und Burggraf von Bozen, in «Der Schlern», 41, 1967, pp. 419-429.
  4. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Scritturalità e documentazione archivistica della città di Bolzano fino al 1500, vol. 2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, pp. 234-235, n. 1324, ISBN 978-88-901870-1-8.
  5. ^ Mayr, op. cit., p. 195.

Bibliografia

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  • (DE) Paul Mayr, Treuenstein und der Gscheibte Turm, in Oswald Trapp e Magdalena Hörmann-Weingartner (a cura di), Tiroler Burgenbuch, vol. 8, Bolzano/Innsbruck/Vienna: Athesia-Tyrolia, 1989. ISBN 88-7014-495-X, pp. 177–205.
  • Marcello Caminiti, Castelli dell'Alto Adige, Manfrini, 1988. ISBN 88-7024-350-8
  • I castelli del Trentino e Alto Adige, Trento, Kina Italia, ISBN 88-8180-032-2.

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