Trailer

breve filmato promozionale di un film, videogioco o libro di prossima uscita
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Il trailer (dall'inglese, lett. "rimorchio", poiché in origine era proiettato alla fine del film),[1] in italiano promo[2] o lancio, è un breve filmato promozionale di un film di prossima uscita. In passato chiamato provino o prossimamente,[3] in quest'ultimo caso per via della scritta «prossimamente su questi schermi» che appariva quasi sempre al termine del medesimo, il suo scopo è quello di suscitare interesse e aspettativa verso il nuovo film da parte del pubblico potenziale, mostrandone alcune sequenze selezionate, spesso le più eccitanti, divertenti o interessanti.

Il formato del trailer di un film è stato successivamente adottato come strumento promozionale anche per libri, programmi televisivi, videogiochi, concerti ed eventi teatrali.

Il trailer di un film

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Fin dagli inizi della storia del cinema i gestori delle sale si resero conto della necessità di utilizzare delle forme di promozione per attirare il pubblico: la prima bobina promozionale fu proiettata a Parigi dallo stesso Méliès all'esterno del suo Théâtre Robert-Houdin nel 1898, mentre negli Stati Uniti il primo trailer fu quello di The Quest of Life, film diretto nel 1916 da Ashley Miller e interpretato, fra gli altri, da Rodolfo Valentino.

Fino agli anni cinquanta lo stile dei filmati promozionali era praticamente lo stesso per tutti i film: gli spezzoni più significativi della pellicola venivano legati insieme da una stentorea voce fuori campo che ne descriveva le caratteristiche salienti; facevano seguito delle brevi sequenze contenenti i primi piani dei protagonisti e le loro battute più allusive, spesso con i nomi degli attori in sovrimpressione, per terminare quasi inevitabilmente con la frase «prossimamente su questi schermi».

In genere a occuparsi della realizzazione del trailer era la casa di produzione o di distribuzione. Solo in rarissimi casi era lo stesso regista a girare il trailer del proprio film: i due cineasti più famosi che vollero firmare in prima persona la presentazione delle proprie opere al pubblico furono Cecil B. DeMille e Alfred Hitchcock. Quest'ultimo prese l'abitudine di utilizzare, assieme a sequenze tratte dal film, materiale originale girato appositamente per il trailer, nel quale spesso compariva di persona. Per il trailer de Gli uccelli, ad esempio, egli girò un cortometraggio originale di circa cinque minuti in cui era il protagonista di una ironica conferenza sul tema; il filmato si conclude con un finale angoscioso e ricco di suspense.

Col tempo i trailer hanno acquisito uno stile più moderno, anche se ancora oggi talvolta ricorre il classico format con la voce fuori campo, le scene più significative e le battute clou dei protagonisti. Accanto alla loro presentazione nelle stesse sale in cui sarà proiettato il film, hanno acquisito sempre maggiore importanza i trailer trasmessi in televisione e quelli diffusi sul web, talvolta montati in maniera diversa o addirittura creati appositamente per il mezzo utilizzato, e sono considerati uno dei principali strumenti pubblicitari dell'industria cinematografica.

Internet è ormai il mezzo più efficace di promozione di un film, tanto che di circa dieci miliardi di video che vengono visti online ogni anno, i trailer cinematografici sono al terzo posto, dopo le notizie e i video amatoriali.[4]

Questa situazione potrebbe però cambiare almeno in Italia dopo che la SIAE ha reso noto che la pubblicazione sul web di trailer cinematografici, anche se tramite embed di filmati provenienti da altri siti, richiede il rilascio da parte della SIAE stessa di un'apposita licenza con costi a partire da mille euro annui.[5] La comunicazione ha sollevato molte perplessità e molte critiche, anche da parte di noti registi e attori e il ritiro polemico di tutti i video da parte di alcuni siti.[6]

Caratteristiche

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Tipologia standard

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In pochi minuti (spesso in meno di due, ma a volte si arriva pure alla decina), il trailer cerca di presentare la storia del film nella maniera più attraente possibile, senza svelarne il finale. Alcuni trailer sono così ben fatti che riescono persino a ingannare lo spettatore, facendogli credere che il film reclamizzato sia migliore di quello che effettivamente è.

Elementi comuni alla maggiore parte dei trailer sono:

  • eventuali avvertenze sui divieti ai minori;
  • il logo della casa di produzione e/o del distributore del film;
  • una voce narrante che introduce le immagini fornendo le eventuali premesse o dando informazioni sulla storia (indispensabili se il montaggio è assai frenetico);
  • alcune delle musiche incluse nella colonna sonora del film (anche se spesso si usano brani popolari facilmente riconoscibili);
  • i nomi degli attori principali, tramite delle scritte in sovrimpressione (o elencati dalla voce narrante), spesso in abbinamento a una carrellata di immagini che ne mostra il volto; spesso sono menzionati i precedenti film di successo ai quali hanno preso parte e/o i premi vinti;
  • se il regista è ben conosciuto, il suo nome potrebbe essere messo in evidenza al pari di quello degli attori (anche in questo caso si possono menzionare i film precedenti e i premi);
  • la data (o, quanto meno, la stagione) di uscita del film nelle sale.

Alcuni di questi elementi non erano presenti nei trailer risalenti al periodo del cinema muto, dove venivano usate le didascalie.

In alcuni casi i trailer mostrano scene che non sono presenti nel film poiché tagliate in fase di montaggio o perché sono state girate appositamente per essere incluse solo nel trailer (queste ultime sono dette special shoot). Bisogna inoltre ricordare che la realizzazione del trailer inizia spesso quando il film è ancora in lavorazione, utilizzando direttamente tutto il materiale girato (i cosiddetti giornalieri). Quindi il montatore del trailer potrebbe scegliere di utilizzare una delle tante riprese di una stessa scena (ossia uno dei ciak), mentre la scelta del montatore del film potrebbe ricadere, in seguito, su una ripresa differente. Questi particolari trailer sono molto ricercati dai collezionisti, specialmente se riguardano i grandi classici del cinema.

Il teaser trailer

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Il teaser trailer non mostra una serie di brevi sequenze, ma una sola sequenza di grande effetto. Questo tipo di trailer è generalmente di brevissima durata (dai trenta secondi al minuto).

Altre tipologie

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Da qualche decennio a questa parte, per la promozione dei grandi blockbuster si utilizzano soventemente anche due nuovi generi di trailer: le featurette (brevi filmati di retroscena) e dei veri e propri "speciali" televisivi con interviste al cast e al regista (o magari al responsabile degli effetti speciali che illustra le tecniche impiegate).

Il trailer di un libro

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Book trailer.

Nella lingua inglese, il trailer promozionale di un'opera letteraria viene specificatamente chiamato book trailer.

Il trailer di un programma televisivo

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Il trailer di un videogioco

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Il trailer di un concerto

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Il trailer di un evento teatrale

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  1. ^ Gfactor, Why are they called "trailers" if they're shown before the movie?, su straightdope.com, The Straight Dope, 6 novembre 2007. URL consultato il 23 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2008).
  2. ^ Lemma "promo" nel Nuovo De Mauro.
  3. ^ Lemma "prossimamente" nel Nuovo De Mauro.
  4. ^ AWFJ Opinion Poll: All About Movie Trailers, su awfj.org, AWFJ, 9 maggio 2008.
  5. ^ Comunicato SIAE, su siae.it.
  6. ^ Fantascienza.com rimuove i video

Voci correlate

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