Trapa natans

specie di pianta della famiglia Trapaceae

Trapa natans (L., 1753), comunemente nota come castagna d'acqua, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae, diffusa in Eurasia e Nordafrica[2].

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Castagna d'acqua
Trapa natans
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi II
OrdineMyrtales
FamigliaLythraceae
SottofamigliaTrapoideae
GenereTrapa
SpecieT. natans
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineMyrtales
FamigliaTrapaceae
GenereTrapa
SpecieT. natans
Nomenclatura binomiale
Trapa natans
L., 1753
Nomi comuni

Castagna d'acqua

Descrizione

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Castagne d'acqua

Pianta annua, acquatica. Si radica al fondo melmoso mediante radici avventizie o galleggia sull'acqua; fusto lungo sino a 2 metri.

Le foglie formano una specie di rosetta; hanno forma romboidale e margine dentellato e sono ricoperte inferiormente da peluria.

I fiori sono piccoli, solitari e bianchi. Nascono all'ascella delle foglie della rosetta. Sono tetrameri, hanno 4 sepali, 4 petali, 4 stami; ovario a 2 logge.

I frutti coriacei hanno forma di piramide triangolare.[3]

Distribuzione e habitat

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T. natans è una specie annuale, acquatica e galleggiante, cresce in acque lente profonde fino a 5 m. La specie è nativa delle aree a clima temperato caldo dell'Eurasia e dell'Africa. In Italia la pianta è particolarmente diffusa nei laghi di Mantova, dove il frutto, commestibile, è noto con il nome locale di trìgol (trìgoi al plurale).

Nel Lago Maggiore è presente la sottospecie endemica Trapa natans verbanensis[4].

 
Castagne d'acqua bollite

L'uso alimentare della castagna d'acqua è simile a quello della castagna di montagna.

Il frutto si consuma fresco, lessato o arrostito, come le castagne. Un tempo i semi bianchi e farinosi, dolci e dal sapore di nocciola, venivano raccolti, essiccati e conservati per ottenerne farina. Principi attivi sono presenti nelle foglie, mucillagini, tannini, saponosidi, resine, acidi organici e sali minerali e nei frutti, amido, proteine, grassi, sali minerali, tannini, resine. I frutti sono leggermente astringenti e antidiarroici. Le foglie si usano per cataplasmi rinfrescanti.[5]

  1. ^ (EN) Trapa natans, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Trapa natans L., su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  3. ^ AA.VV., La riva del lago superiore: materiali per una ricerca sull'ambiente naturale, pp. 58-59.
  4. ^ Ecosistemaverbano
  5. ^ Giovanni Negri, Erbario illustrato, Editore Enrico Hoepli , Milano 1979, p. 202.

Bibliografia

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  • AA.VV., La riva del lago superiore: materiali per una ricerca sull'ambiente naturale, testi di Dario A. Franchini, Magda Luppi, Cesare Martignoni, Giorgio Persico, Mantova 1984.
  • Giovanni Negri, Erbario illustrato, Editore Enrico Hoepli , Milano 1979,

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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