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L'Ural (in russo Урал?, in kazako Жайык, Žajyq), conosciuto come Jaik prima del 1775, è un fiume della Russia sud-orientale. Scorre (nell'ordine) nella Repubblica autonoma del Baškortostan, nell'oblast' di Čeljabinsk (Siberia occidentale), nell'oblast' di Orenburg e nel Kazakistan (regione del Kazakistan Occidentale e regione di Atyrau). Insieme ai monti Urali, al Mar Caspio, alla depressione del Kuma-Manyč, al Mar Nero e agli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, segna il confine comunemente accettato tra Europa e Asia[1][2]. Fu la zarina Anna I di Russia, nel 1730, che adottò ufficialmente tale separazione tra i due continenti[2].

Ural - Урал
L'Ural ad Atyrau
StatiRussia (bandiera) Russia
Kazakistan (bandiera) Kazakistan
Suddivisioni (2)  Baschiria
  Čeljabinsk
  Orenburg
Lunghezza2 428 km
Portata media104 m³/s, a Orenburg;
400 m³/s a Kušum
Bacino idrografico231 000 km²
Nascemonti Urali
54°42′03″N 59°25′02″E
SfociaMar Caspio
46°53′02″N 51°37′01″E
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Percorso

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Nasce dal versante orientale degli Urali meridionali, non lontano dalla cittadina di Učaly e scorre inizialmente verso sud, percorrendo il pedemonte orientale della catena; in questo tratto forma alcuni laghi e tocca l'importante città industriale di Magnitogorsk.

All'altezza dell'altra grossa città di Orsk, compie una decisa svolta di circa 90° e volge il suo corso verso occidente, aggirando a sud gli Urali meridionali; attraversa una regione steppica debolmente rilevata, nella quale non tocca insediamenti di rilievo ad eccezione di Novotroick e Orenburg.

Costeggia per un breve tratto i bassi rilievi collinari dell'Obščij Syrt e, entrato in Kazakistan, bagna Oral (anche conosciuta con il nome russo di Ural'sk, dal nome del fiume) e torna nuovamente a dirigersi verso sud. Scorre in quest'ultimo tratto del suo corso in una regione pianeggiante e coperta da una magra steppa che si trasforma gradualmente nel semideserto; bagna le località di Čapaevo, Inderborskij e Atyrau prima di gettarsi nel Mar Caspio con un'ampia foce a delta, dopo 2.428 km di corso buona parte dei quali costituiscono, convenzionalmente, il confine tra Europa ed Asia.

Bacino idrografico

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Il fiume Ural drena un territorio di circa 231 000 km², molto più piccolo del territorio interessato dai bacini dei maggiori fiumi russi, e di conseguenza non ha affluenti di dimensioni rilevanti: i maggiori sono Irtek, Sakmara, Šagan, Guberlja, Tanalyk e Bol'šoj Kizil da destra, Utva, Bol'šoj Kumak, Or', Ilek, Suunduk, Gumbejka da sinistra. Una delle ragioni delle ridotte dimensioni del bacino è l'aridità del clima, che fa sì che alcuni fiumi (come Uil, Olenty e Kaldygajty) si esauriscano in alcuni bacini endoreici circostanti invece di affluire all'Ural.

Le zone interessate dal bacino del fiume hanno una bassissima densità di popolamento, in particolare le aree in territorio kazako, a causa del clima arido e sottoposto a forti escursioni termiche annue; la popolazione si addensa per la maggior parte nelle grandi città di Orenburg, Magnitogorsk, Orsk, Oral, Atyrau, Novotroick.

Lungo il fiume è sviluppata l'industria della pesca.

Il fiume Ural non ha portata d'acqua elevata, nonostante le sue dimensioni, a causa dell'aridità climatica delle zone attraversate: la portata media annua è intorno ai 100 m³/s presso la città di Orenburg, nel medio corso, e sale a circa 400 presso Kušum nel basso corso. Questi valori derivano da massimi che possono raggiungere, rispettivamente, i 12 000-14 000 m³/s e da minimi che possono scendere a 1,6  m³/s.

Come la maggior parte dei fiumi russi, i minimi si registrano alla fine del periodo di gelo, che va dai primi di novembre ai primi di aprile nell'alto corso e dalla fine di novembre a fine marzo nel basso corso; la stagione primaverile vede invece le massime piene, durante le quali l'Ural scarica circa l'80% della sua portata annua.

Portate medie mensili

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Portata media mensile (in m³)
Stazione idrometrica: Kushum (1915-1994)
Fonte: Ural Basin Station: Kushum, UNH/GRDC
  1. ^ *(EN) Agenzia dell'Unione Europea per l'Ambiente, The continent - Extent and boundaries ("Il continente - estensione e confini".
    • Italia:
      • Enciclopedia Treccani, voce Russia;
      • Enciclopedia Treccani, voce Asia;
      • Enciclopedia Treccani, voce Caucaso;
      • Enciclopedia Treccani (1932), voce Europa, capitolo Confini ed area (alla voce più recente della stessa enciclopedia (Europa), invece, si elencano le varie convenzioni sul confine e poi si segue una linea non convenzionale proposta dall'autore della voce);
      • AA.VV., Il nuovissimo atlante del Touring, vol. 1, Touring Club Italiano, 1998, p. 85.;
      • Enciclopedia generale, Istituto geografico De Agostini, 1992 (p. 140);
      • Enciclopedia della geografia, voce Europa, Istituto geografico De Agostini, 1996 (p. 41);
      • Calendario Atlante De Agostini 2013, Istituto geografico De Agostini, 2012, ISBN 9788851117054 (pagina 80);
      • Europa, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 19 aprile 2021.
      • Atlante Geografico Mondiale, voce Europa, Istituto Geografico De Agostini, 1995 (in particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale);
      • Cultura generale, capitolo Europa, Hoepli, 2018 - ISBN 9788820382599.
    • Russia
    • Regno Unito
    • Spagna
      • Eva Mª Martín Roda, Aurelio Nieto Codina, Territorio y Turismo Mundial: Análisis geográfico, Editorial Universitaria Ramon Areces, 2014 (p. 130) ISBN 9788499611600.
    • Germania
      • Brockhaus Enzyklopädie, 21. Auflage. F. A. Brockhaus. Leipzig/Mannheim 2006, voce Europa: "Als Grenze Europas zu Asien gilt seit dem 18. Jahrhundert der Ural… Konventionelle Grenzen zu Asien bilden außerdem der Fluß Ural, das Kaspische Meer, die Manytschniederung, das Schwarze Meer, der Bosporus, das Marmarameer, die Dardanellen sowie das Ägäische Meer" ("Gli Urali sono il confine dell'Europa con l'Asia dal 18º secolo... I confini convenzionali con l'Asia sono formati anche dal fiume Ural, dal Mar Caspio, dalla valle Manych, dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dal Dardanelli e il Mar Egeo").
  2. ^ a b Sin dal 1958, la Società Geografica Sovietica raccomandò formalmente che il confine tra Europa e Asia fosse disegnato nei libri di testo seguendo la linea che va dal golfo Baydaratskaya, Mar di Kara, lungo il piede orientale dei Monti Urali, il piede orientale delle colline Mugodžary, il fiume Emba e alla depressione del Kuma-Manyč (cioè passando a nord del Caucaso). Vedi (RU) Можаев Б.Н. Где проходит граница между Европой и Азией, Вокруг света. 1959. № 4. С. 17 ("B.N. Možaev, Dov'è il confine tra Europa e Asia, in Il giro del mondo, 1959. n. 4. S. 17"), da cui si cita:
    «…Рекомендуется границу Европы и Азии проводить по восточной подошве Уральских гор и Мугоджар, затем по реке Эмбе, по северному берегу Каспия, по Кумо-Манычской впадине и Керченскому проливу… Азовское море следует считать европейским» ("Si consiglia di tracciare il confine tra Europa e Asia lungo il piede orientale dei monti Urali e delle colline Mugodžar, quindi lungo il fiume Emba, lungo la costa settentrionale del Mar Caspio, lungo la depressione di Kuma-Manyč e lo stretto di Kerč ... Il Mar d'Azov deve essere considerato europeo")
    Testo riportato in: (RU) Живём мы в Европе или Азии? ("Viviamo in Europa o in Asia?") (PDF). URL consultato il 9 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022)..

Bibliografia

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  • Istituto Geografico De Agostini, Enciclopedia geografica, edizione speciale per il Corriere della Sera, voll. 6-7, RCS Quotidiani, Milano, 2005, ISSN 1824-9280 (WC · ACNP).

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