Videogioco di sopravvivenza
I videogiochi di sopravvivenza sono un sottogenere di videogiochi d'azione ambientati in un ambiente ostile e open world dove i giocatori iniziano generalmente con il minimo equipaggiamento e hanno il compito di raccogliere risorse, creare utensili, armi e ripari, e sopravvivere il più a lungo possibile. Molti videogiochi di sopravvivenza sono basati su ambienti generati casualmente o in maniera predefinita e procedurale; giochi di questo genere prodotti di recente sono spesso giocabili online, il che permette a più giocatori di interagire in un unico mondo. Giochi di questo genere sono generalmente senza un obiettivo fisso, e sono spesso correlati ai survival horror, nel quale il giocatore deve sopravvivere a un'ambientazione dell'orrore.
Tra i maggiori esponenti di questo genere di giochi, secondo IGN, troviamo Minecraft, Miasmata, Don't Starve, Lost in Blue 2, Rust e Fallout: New Vegas (in Hardcore Mode).[1]
Presentazione e meccaniche
modificaMolti videogiochi di sopravvivenza si presentano in una prospettiva in prima persona che aiuta il giocatore a immergersi nel gioco. Esistono anche altri metodi di presentazione, come una vista bidimensionale laterale per Terraria e Starbound, o degli sprite renderizzati in una proiezione isometrica tridimensionale per Don't Starve. Inoltre, anche se i videogiochi di sopravvivenza sono considerati videogiochi d'azione, vi sono altri generi che hanno caratteristiche di sopravvivenza, come Dead State e NEO Scavenger, entrambi giochi di ruolo a turni, o la serie di sparatutto in prima persona S.T.A.L.K.E.R..[2] Inoltre, le meccaniche di sopravvivenza, in particolare la raccolta di risorse, la caccia e la creazione di utensili, diventano elementi di videogiochi di genere principalmente diverso dalla sopravvivenza, ad esempio Tomb Raider del 2013 e la serie di Far Cry.
Note
modifica- ^ (EN) Keza MacDonald, 6 of the Best Survival Games, su IGN, 21 settembre 2017. URL consultato il 22 settembre 2019.
- ^ (EN) GB Burford, Most Survival Games Have Problems That S.T.A.L.K.E.R. Solved Long Ago, su kotaku.com.au, Kotaku AU, 4 febbraio 2015. URL consultato il 10 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2015).