Wim Vandekeybus (Lier, 30 giugno 1963) è un coreografo, regista, attore e fotografo belga.

Wim Vandekeybus

Biografia e carriera

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Vandekeybus studiò per un breve periodo psicologia alla Katholieke Universiteit Leuven. In seguito si avvicinò alla fotografia, al cinema, al teatro, e seguì lezioni di danza classica, contemporanea e tango. Dal 1985 al 1987 prese parte allo spettacolo The power of theatrical madness di Jan Fabre. Al termine della tournée si ritirò a Madrid per diversi mesi insieme ad alcuni danzatori con i quali lavorò a un progetto proprio.[1]

Nel 1987 fondò la compagnia Ultima Vez. Le prime coreografie, What the body does not remember (Quello che il corpo non ricorda) e Les porteuses de mauvaises nouvelles (I portatori di cattive notizie) si aggiudicarono il Premio Bessie di New York. Da questa partenza, seguì una notevole produzione di spettacoli di danza contemporanea e arti performative. Il suo nome si unì a quello di Jan Fabre, Alain Platel e Anne Teresa De Keersmaeker, definiti gli artefici dell'Ondata Fiamminga nella danza europea degli anni Ottanta, caratterizzata da una grande energia di corpi e potenza narrativa.[2]

Vandekeybus non collabora solo con ballerini, ma anche con artisti circensi, artisti visivi, attori, musicisti, e con non-artisti che seleziona dai paesi più diversi. L'esecutore entra a pieno titolo nel processo creativo del coreografo.[1] La sua fama è legata specialmente alle produzioni di danza ma si è dedicato anche alla regia di film. Nel 2015 ha realizzato il suo primo lungometraggio, Galloping Mind.[3]

Principali coreografie

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  • What the body does not remember (1987)
  • Les porteuses de mauvaises nouvelles (1989)
  • The weight of a hand (1990)
  • Her body doesn't fit her soul (1993)
  • Mountains made of barking (1994)
  • Exhaustion from dreamt love (1996)
  • Seven for a secret never to be told (1997)
  • The day of heaven and hell (1998)
  • In spite of wishing and wanting (1999)
  • Inasmuch as life is borrowed (2000)
  • Scratching the inner fields (2001)
  • It, con Sidi Larbi Cherkaoui (2002)
  • Sonic Boom (2003)
  • Puur (2005)
  • Spiegel (2006)
  • Menske (2007)
  • NieuZwart (2009)
  • Monkey Sandwich (2010)
  • Oedipus/bêt noir (2011)
  • Booty Looting (2012)
  • Fear not (2012)
  • Spiritual Unity (2013)
  • Talk to the Demon (2014)
  • Speak low if you speak love (2015)
  • Mockumentary of a contemporary saviour (2017)
  • TrapTown (2018)
  • Traces (2019)
  • Draw from within (2020)
  • Hands do not touch your precious Me (2021)
  • Scattered memories (2022)

Filmografia parziale

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  • Roseland (1990)
  • La Mentira (1992)
  • Bereft of a blissful union (1993)
  • Dust (1996)
  • Body, Body on the wall… (1997)
  • The last words (1999)
  • Silver (2000)
  • Blush (2005)
  • Monkey Sandwich (2011)
  • Galloping Mind (2015)

Riconoscimenti

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  • 1988 – Premio Bessie Danza e Interpretazione per What the body does not remember[4]
  • 1990 – Premio Bessie per Les porteuses de mauvaises nouvelles
  • 2007 – Choreography Media Honor ai Directors Guild of America Award
  • 2012 – Premio Keizer Karel alla carriera
  • 2013 – Premio Evens Arts per il contributo alla danza contemporanea europea[5]
  • 2020 – Premio Danza&Danza alla migliore creazione per lo streaming per Draw from Within[6]
  1. ^ a b Marius Creati, Wim Vandekeybus, su lapromenadecult.wordpress.com, La Promenade, 20 agosto 2011. URL consultato il 28 marzo 2023.
  2. ^ Giada Vailati, Wim Vandekeybus, l'eclettico artista belga che segna la storia della danza contemporanea, su harpersbazaar.com, Harper's Bazaar, 11 aprile 2022. URL consultato il 28 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Director: Wim Vandekeybus, su ita.nl, ITA-Academy. URL consultato il 28 marzo 2023.
  4. ^ (EN) Thomas H Green, 10 Questions for Choreographer Wim Vandekeybus, su theartsdesk.com, 7 maggio 2014. URL consultato il 28 marzo 2023.
  5. ^ (EN) Evens Arts Prize, su evensfoundation.be, Evens Foundation. URL consultato il 28 marzo 2023.
  6. ^ Premio Danza&Danza 2020, su raicultura.it, Rai Cultura. URL consultato il 28 marzo 2023.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN84255777 · ISNI (EN0000 0000 5654 3910 · LCCN (ENn97845329 · GND (DE1033568082 · BNF (FRcb146566315 (data) · J9U (ENHE987007411942305171
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