Yamaha DX7
Il DX7 Yamaha è stata la prima tastiera musicale a controllo interamente digitale basata sulla Sintesi FM (in realtà una modulazione di fase e non di frequenza), concepita da John Chowning e commercializzata tra il 1983 ed il 1986, con una versione successiva nota come DX7II o DX7 mk II, dotata di floppy disk (nella versione FD), tra il 1987 ed il 1989. La versione compatta senza tastiera dello strumento è denominata TX7.
La serie DX comprende anche altri modelli basati sulla stessa sintesi del DX7. Tra questi: DX5 (versione con tastiera a 76 tasti), DX1 (versione con tastiera a 73 tasti pesati), TX816 (strumento a rack componibile da 8 moduli, ciascuno con le potenzialità di un DX7), o TX802 (versione a rack diretta discendente del DX7 mk II). Nello stesso periodo vennero prodotti, sempre con lo stesso metodo di sintesi ma con solo 4 operatori FM invece di 6, anche strumenti più economici, quali il DX9, il DX11, il DX21 (con tastiera non dinamica), la V50 (con drum machine e sequencer incorporati) o il TX81Z (versione a rack).
Struttura dello strumento
modificaLa Yamaha DX7 possiede:
- 6 oscillatori sinusoidali analogici per ognuna delle 16 voci di polifonia (definiti operatori)
- 1 LFO generale sincronizzazabile via master clock MIDI
- 6 generatori d'inviluppo per voce
- sensibilità alla velocità ed aftertouch controllata da un microcontrollore 6305 aggiuntivo
- È possibile programmare la sensibilità alla velocità in modo lineare (come gli strumenti acustici) o logaritmico per essere più adatta alla sensibilità uditiva
- Piccolo display di 2 linee da 16 caratteri alfanumerici
- 2 rotelle per la tonalità e per l'effetto (pitch e modulation wheel)
- 32 suoni di memoria per le sonorità preprogrammate, a cui si aggiungono quelle su cartridge contenente una EPROM 27(c)256 programmata dallo strumento stesso
- Porta MIDI priva della funzione OMNI, ancora non adottata all'epoca e con risposta alla velocità col livello massimo a 99 nonostante il limite MIDI sia 127
- I 2 integrati di sintesi, nella serie del Dicembre 1985, sono: YM2128 ed YM2129, il microcontrollore principale è il 6303 e sulla piastra di alimentazione di rete non ci sono protezioni contro le variazioni di tensione che è a 220 V.
Il modello MkII
modificaFra il 1987 e il 1989 furono prodotte tre versioni del modello Mark II:
DX7s, più simile al DX7 prima serie, ma con 64 locazioni di memoria per le patch e DAC a 15 bit, quindi timbrica meno rumorosa e maggiore dinamica
DX7-IID con le seguenti migliorie:
- Modalità layer e split
- Uscite stereo, con panning programmabile o automatico delle singole voci
- I delicati pulsanti a membrana sono sostituiti da pulsanti ad azione meccanica, più robusti
- Display alfanumerico da 2 righe di 40 caratteri, più doppio display a 7 segmenti per il numero delle patch
- Doppio slider per il data entry
- Fractional Scaling: possibilità di programmare una scalatura progressiva ogni tre note, per emulare gli strumenti acustici
- Temperamento, selezionabile fra equabile, naturale e pitagorico
- Unisono sia mono che polifonico fino a 4 voci, alterabili con detune per ottenere un suono più corposo
- Pitch bend programmabile per poter agire solo sulla nota più bassa o più alta; controllabile anche da aftertouch e breath controller
- Possibilità di memorizzare fino a 32 performances (combinazioni di patch e parametri espressivi)
- Glissando con intervalli programmabili da una nota ad una ottava
- 16 LFO con possibilità di funzionamento asincrono per effetti di ensemble più realistici
DX7-IIFD come il DX7-IID ma con in più un floppy drive da 3,5"
Musicisti
modificaSi tratta di uno strumento onnipresente nel pop degli anni ottanta. Di seguito solo alcuni esempi di musicisti che ne hanno fatto uso in prima persona o attraverso i loro tastieristi:
- A-ha
- Al Jarreau
- Alphaville
- Atmosphere
- Banco del Mutuo Soccorso
- Beastie Boys
- Bill O'Connell
- Bon Jovi
- Brian Eno
- Carla Bissi
- Chester D. Thompson dei Santana
- Chicago - (nel brano Hard Habit To Break tratto dall'album Chicago 17).
- Chris Ingles degli Shadow Gallery
- Christine McVie dei Fleetwood Mac
- David Paich
- David Sancious
- Depeche Mode
- Devo
- Dire Straits
- Earth, Wind & Fire
- Eiffel 65
- Electro Reverse
- Enya
- Fabio Badalamenti
- Franco Battiato
- Front 242
- Geddy Lee dei Rush
- Gen Rosso
- George Duke
- Harold Faltermeyer nel brano Axel F
- Herbie Hancock
- Howard Jones (soprattutto nel primo album)
- I Nomadi
- Jan Hammer usò il DX7 per la colonna sonora della serie Miami Vice
- Jean-Michel Jarre usò il DX7 nel suo album Zoolook
- Jens Johansson degli Stratovarius
- Joe Vannelli (per Gino Vannelli)
- John Lawry dei Petra
- Jordan Rudess dei Dream Theater
- Kavinsky
- Kitaro
- Kim Wilde
- Kool & The Gang
- Kraftwerk
- Les Misérables (musical)
- Max MC Costa
- Madonna
- Magne Furuholmen degli A-ha
- Matia Bazar
- Matt Bianco
- Michael Jackson
- Midge Ure
- Midnight Star[1]
- Mike Lindup dei Level 42
- Mike Post
- Nine Inch Nails (usarono il DX7 sia in studio sia durante le esibizioni live)
- Observe & Control
- Patrick Moraz dei The Moody Blues
- Paul Young e Adrian Lee dei Mike + The Mechanics
- Pet Shop Boys
- Pete Bardens usò il DX7 nel suo album Seen One Earth
- Phil Collins
- Philip Glass nel 2°, 3° e 5° movimento di Glassworks
- Pooh
- Queen
- Richard Tandy degli Electric Light Orchestra
- Rocco Tanica
- Ryūichi Sakamoto
- Scooter
- Steve Porcaro
- Stevie Wonder
- Sting
- Stock, Aitken & Waterman
- Stratovarius
- Sun Ra
- Talking Heads
- Tangerine Dream
- The Cure
- Thompson Twins
- Tina Turner (soprattutto nell'album Private Dancer)
- Tom Coster
- Tony Banks dei Genesis
- Tony Kaye degli Yes
- Toto (che collaborarono addirittura alla produzione di una cartridge con alcuni dei loro suoni)
- citato in "Cool Dry Place" dei Traveling Wilburys
- U2
- Ultravox
- Underworld
- Van Halen
- Whitney Houston (tutti i suoi grandi successi usano la DX7 come intro, outro e accompagnamento generale)
- BBC Radiophonic Workshop
- Startled Insects
- VOCALOID Si vede nel PV di Kocchi Muite Baby che Hatsune Miku prende un DX7 della Yamaha
- Rhianna Piper
- Yes (nell'album 90125 del 1983 la DX7 viene utilizzata copiosamente)
- 99 Posse Si vede nel video Cattivi Guagliuni
- Sesax Dee Dj Produttore
Curiosità
modificaNel film Mostri contro alieni il presidente degli Stati Uniti, come primo contatto, esegue con una DX7 prima il tema di Incontri ravvicinati del terzo tipo, steccando l'ultima nota, e poi il tema di Beverly Hills Cop. Il vestito di Hatsune Miku raffigura elementi riconducibili a questo modello di Yamaha oltre alla DX100
Note
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Yamaha DX7
Collegamenti esterni
modifica- DX7 page on Vintage Synth Museum Archiviato il 7 luglio 2007 in Internet Archive. Foto, samples dei suoni DX7 ed alcuni dettagli tecnici.
- Dave Benson's DX7 Page Il principale sito sul DX7, con manuali di servizio, schemi, e software.
- Yamaha DX7 Resource Centre - Sito dedicato principalmente alla 1ª versione del DX7
- welcome at the DX1 world - sito sul DX1
- Roundsquare - biblioteca del DX7 per Mac OS X.
- Les Miserables Keyboard Research Blog entry explaining use of DX7 and its patches in the musical Les Miserables.
- DX7 on Yamaha Black Boxes - dettagli, foto da brochure, patch e manuali.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2002004079 · GND (DE) 4205988-4 · J9U (EN, HE) 987007537325705171 |
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