Adel Taarabt

calciatore marocchino

Adel Taarabt (1989 – vivente), calciatore marocchino.

Adel Taarabt

Intervista di Alessandro Grandesso, Gazzetta.it, 26 dicembre 2012.

  • Il calcio inglese è il mio regno: gioco veloce, tecnico, fisico, stadi pieni.
  • In Italia non ci sono mai stato, ma a parte il San Paolo, vedo in tv che la maggioranza degli stadi sono tristi, vuoti.
  • Non cambio per farmi bello, e neanche per guadagnare un pacco di soldi, perché in fondo quando guadagni già bene basta e avanza, soprattutto per chi come me prima non aveva niente. Certo, mi aspetto un aumento di stipendio, ma la priorità è fare la Champions League e giocare.
  • Per Ferguson starei pure zitto in panchina e lavorerei duro.
  • Al Manchester City sono ossessionati dal successo immediato. Hanno talmente tanti soldi che se non decolli subito si possono permettere di svenderti. Al Milan, allo United, che hanno già vinto tantissimo, non succederebbe.
  • [Su Mario Balotelli] È un Taarabt all'ennesima potenza. Ma si sta bruciando. Che peccato vederlo così moscio nel derby più seguito al mondo. Si parla di lui solo per i gossip. Secondo me non ha amici. Se fossi suo amico cercherei di farlo riflettere.
  • [Sulla scelta di giocare per il Marocco piuttosto che per la Francia] Mio padre, marocchino, insisteva per i Bleus, ma a casa si mangia e si parla arabo. Mi sento francese, ma l'inno del Marocco mi fa vibrare più della Marsigliese. E la Francia ha un problema di razzismo. Se scoppiano casini in nazionale è sempre colpa dei neri, dei Nasri, Ben Arfa, Benzema, mai dei Menez che non è neanche un cognome francese. Allora tanto vale convocare solo bianchi.
  • [Sulla sua esultanza con la maglia con scritto "I love Allah"] Per replicare a chi insulta l'Islam con film ignobili. Prego cinque volte al giorno, faccio il Ramadan, non bevo, non fumo e rispetto tutti. L'Islam è tolleranza, però la Francia vieta il velo alle donne. Ma pure a Firenze, il mio amico El Hamdaoui è a disagio perché se sua moglie esce di casa velata la guardano male, e lui ha bisogno di sentirsi bene per dare il massimo.
  • In casa mia solo mia madre e una delle mie quattro sorelle portano il velo. A me però scandalizza di più una tipa che fa la mignotta in minigonna. In Occidente la paura dell'Islam genera odio che poi fomenta l'estremismo inaccettabile di Al Qaeda. Ho firmato la petizione contro gli Europei Under 21 in Israele di Kanouté perché non sopporto che a morire siano bambini palestinesi e che si parli soltanto delle vittime israeliane.
  • Ronaldo ha segnato e vinto tanto sia in Premier che in Liga. Magari fa il bello e la gente lo fischia. C'è un sacco di gente che lo odia, e lui replica con i gol. A me piacciono i personaggi così, di carattere ma anche generosi, che danno tutto. Messi ovunque va è apprezzato. Ma poi non so se farebbe altrettanto bene altrove: la prova è che in Champions League non ha mai segnato in Inghilterra.

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