Alice: Madness Returns

videogioco del 2011

Alice: Madness Return

Titolo originale

Alice: Madness Return

Ideazione American McGee
Sviluppo Spicy Horse
Pubblicazione Electronic Arts
Anno 2011
Genere avventura dinamica
Tema Dark fantasy, New Weird, Steampunk, Fantasy orientale
Piattaforma PlayStation 3, Xbox 360, Microsoft Windows
Preceduto da American McGee's Alice

Alice: Madness Returns, videogioco gotico ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.

  • Ancora un disastro, ovviamente. La sua famiglia arrostita come caldarroste di fronte ai suoi occhi. Dieci anni al manicomio di Rutledge, una perdita di tempo per tutti. Il dottor Bumby non farà di meglio. Tenta ancora di cavare fuori i suoi problemi. Il fuoco, i ricordi... faticoso! Mi merito un po' di rispetto, no? Chi le ha procurato dei nuovi vestiti? Chi le ha trovato un posto da Bumby? Dove sarebbe senza di me? Per strada, a vendere il didietro! Le piacciono i piccioni, però. Ha tirato fuori circa una o due sterline. Ma quello che so vale molto di più di questo. Ho mantenuto il suo segreto, no? L'ho sentita dire: "Sono morti tutti per colpa mia, non ho potuto fare nulla!" Le ho detto che poteva comprare il mio silenzio, a poco! Io sono una brava persona. Non come la sua balia, quella troia presuntuosa! O quell'avvocato, Radcliffe, che le ha portato via il suo stupido coniglio. Mi servono soldi. Le ho detto che avrei parlato con i poliziotti se non mi avesse aiutata tramite una donazione. Urla e va fuori di testa. Ci sono giorni in cui non ricorda il suo nome, da quello che so. (Infermiera)
  • Il Cappellaio ha sempre odiato i malfunzionamenti meccanici. Questo disastro o è opera sua o è il suo epitaffio. (Alice)
  • È fissato con il tempo. Trovalo. O a esser breve sarà il tuo di tempo. (Stregatto)
  • Datti una ripulita, ragazza! Il Cappellaio ti vedrà al meglio, dopotutto. (Stregatto)
  • Ciò che si cerca spesso si trova. Se è trovabile. (Stregatto)
  • Minacce, promesse e buoni propositi non fanno un'azione. (Stregatto)
  • Annienta ciò che minaccia di distruggerti. (Stregatto)
  • Nessuna melodia può lenire questo oltraggio. (Alice)
  • Il cinismo è una malattia, si può curare. (Re Bianco)
  • Arriva il treno dalle carrozze più belle. Sedili comodi e ruote di stelle. calmatevi, piccolini. Non abbiate timore. Lo sbuffo nel cielo è il vero motore. (Bumby)

Ricordi

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  • La nostra adorata biblioteca era una trappola di fuoco. Come una bomba che aspetta di esplodere!
  • Ero l'ultima in biblioteca la notte dell'incendio. Il ceppo che ho messo nel camino era spento quando sono andata a dormire con Oreste. Se non lo era, sarei responsabile della morte della mia famiglia.
  • Oreste mi ha salvata! Sono sopravvissuta perché... mi ha mostrato la via di fuga! Non ho lasciato la lampada in biblioteca e Oreste non l'ha rovesciata! Oreste e la lampada erano di sopra quando sono andata a letto. Lui era con me quando è scoppiato l'incendio!
  • Lizzie odiava le porte chiuse. La sua stanza era più lontana della mia dal fuoco. Non può essere morta per il fumo. Non chiudeva mai la porta a chiave! E poi, conosceva un'altra via di fuga: la finestra! Qualcuno ha stordito o ucciso Lizzie. Poi ha chiuso la porta, ha preso la lampada di sotto e ha appiccato il fuoco per nascondere il crimine! Il piano era ucciderci tutti!
  • Ho delle colpe per la morte della mia famiglia, ma non ho appiccato il fuoco. Non ci saranno centauri a Oxford, ma c'era un dottore. L'ho visto: uno studente borioso. Ora me lo ricordo! Quella è la chiave della stanza di Lizzie!

Famiglia Liddell

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  • Sei una mezza rana, Alice. Salti così bene! (Lizzie)
  • Se salti ancora una volta giù dal tavolo, Alice, mi verrà un colpo. Sei troppo sconsiderata, figliola. (Signora Liddell)
  • L'Amanita muscaria, Alice, è solo un fungo puzzolente. Di consistenza spugnosa, ma velenoso. (Signor Liddell)
  • Non mi sono mai divertita tanto da sola come sullo scivolo a Hyde Park. Papà ti ci porterà, Alice. (Lizzie)
  • Lizzie, ricordi quella volta che uno sbuffo di vapore ti ha fatto alzare il vestito? Proprio fuori da Harrods. Per fortuna avevamo appena lavato la biancheria. (Signora Liddell)
  • Il mio cuore è aperto, Alice. Mai chiuso, mai serrato. Non servono chiavi. (Lizzie)
  • I mattoni sono pietre, Alice. Una casa di mattoni, come Gibilterra, resiste al fuoco, al maltempo e all'occorrenza anche alle indecenze delle scimmie di Barberia. (Signor Liddell)
  • L'assurda devozione di tuo padre per la carta stampata ci farà friggere nel sonno, Alice. A questo mucchio di materiale infiammabile serve solo una scintilla per trasformare i nostri corpi in fumo e cenere. (Signora Liddell)
  • Col gas, Alice, andremo a Brighton con ciò che risparmieremo in candele di cera e olio. (Signor Liddell)
  • Ricorda, Alice. Non maledire il buio o il freddo quando sei nella biblioteca di notte. (Signor Liddell)
  • Se copri la gabbia, il canarino dorme, Alice. Si spegne come una candela. Dorme il sonno dei "giusti" come mamma e papà. Dopo le 10 svengono. (Lizzie)
  • Papà, la tua passione per la fotografia fa puzzare la biblioteca di frutta marcia. E sono sicura che quelle soluzioni sono tossiche! (Lizzie)
  • Chi ha detto:"Non esistono brutti libri perché in tutti c'è qualcosa di buono", non ha mia letto la "Filosofia proverbiale" di Martin Farquhar Tupper. (Signora Liddell)
  • Ti piacciono le mie creature marine, Alice? Le fotografie sono una sorta di imitazione. Un grande pittore cattura la vera somiglianza. Un dilettante vi si avvicina con la macchina fotografica. (Signor Liddell)
  • Molti spettacoli e teatri non sono adatti ai giovani. I battibecchi fra burattini non sono altro che volgari liti domestiche. (Signora Liddell)
  • Chiunque distrugga un'anima, distrugge il mondo. È una frase piena di saggezza, Alice. (Signor Liddell)
  • Ho fumato una sigaretta, Alice. Brutta esperienza. Proverò una pipa in argilla. (Lizzie)
  • Il povero Dodgson è un marinaio penoso e un capito anche peggiore. Ci saremmo arenati nel Tamigi se non avessi pre un remo.
  • Terremo accesa solo una lampada per la notte, Alice. Ma starà nel corridoio di sopra e solo finché avrai 12 anni. (Signora Liddell)
  • La musica placa il nostro lato selvatico, Alice. Esercitati! Il pianoforte non serve a tener fermo il tappeto! (Signora Liddell)
  • Quando papà mi puniva, mi calavo dal graticcio. Il ramo dell'albero crea un ponte e non è un salto enorme. Non dirlo a nessuno, Alice, o non sarai più mia sorella! (Lizzie)
  • Al fuoco, Alice. Al fuoco!
    Salvati. Svegliati, Lizzie! Lizzie, apri la porta.
    La chiave, Lizzie. Apri la porta. Brucerai viva!
  • Purtroppo la creatura deve morire perché l'immagine sia perfetta. I soggetti artistici soffrono spesso. (Signor Liddell)
  • ... Diceva che gli avevo rubato il cuore, che 'giocavo con i suoi sentimenti'. Viscido stronzo. Mi toccava... Ho detto a papà di non invitarlo più per il tè! (Lizzie)
  • Lo scopo di un'arma non è intrinseco. In fin dei conti, il suo valore è pari a quello della persona che la impugna. (Signor Liddell)
  • Una stanza chiusa è poco più di una gabbia, è una prigione! Io odio ogni tipo di ipocrisia. (Lizzie)
  • Aiutaci, Alice! Salvaci, Alice! Non lasciarci soli, Alice! Non abbandonarci, Alice! Resta con noi! (Signora Liddell)
  • Una volta mi ha seguita nei bagni della stazione di Waterloo. Ho dovuto chiamare la guardia. (Lizzie)
  • La sua mano era viscida, Alice, come un'anguilla del Tamigi. E il nome non è da meno: Bumby! Se mai dovesse diventare un dottore, dovrebbe migliorare i suoi modi con i pazienti. (Lizzie)
  • Tutti quegli universitari che pendono dalle labbra di papà. "Le reggo il copriteiera, signore?", "Posso versare, signore?". Branco di leccapiedi. (Lizzie)
  • Mio padre non vorrebbe che piangeste, ragazze. Ha vissuto a lungo e, come disse un poeta, "come un orologio che si consuma corrodendo il tempo, le ruote di una vista stanza si son fermate". (Signor Liddell)
  • Non sono un giocattolo! Cercava di farmi fare cose contro la mia volontà. (Lizzie)
  • Lo scopo di un fiore è semplice e immutabile. Lo scopo dell'uomo è volubile, perché schiavo della memoria. I ricordi vanno gestiti con rigore, Alice. Devi eliminare quelli improduttivi.
  • La ferrovia del Paese delle Meraviglie è affascinante, ma inefficiente. 'Rumore e fumo' invece di vapore e ciuf ciuf. Meglio dimenticare quel treno. Una falsa tartaruga come macchinista? Oh, no, non credo proprio possa funzionare.
  • Alcuni insetti si mangiano i piccoli, Alice. Hanno molto da insegnarci, da vivi e da morti.
  • Tristi notizie. La nave si è schiantata e l'equipaggio è perduto. Non era costruito per navigare i ghiacci artici. La recente corsa delle nazioni a organizzare spedizioni polari è solo un inutile spreco di vite umane.
  • Una sgradevolezza remota nel tempo e nello spazio è il solo potere che un vivido ricordo le concede.
  • Tieni guai e tormenti a distanza, dove possano essere facilmente dimenticati.
  • L'infermiera Witless disse:"Il fuoco sibilò all'interno, l'aggredì come un fantoccio di carta. Nessuno ha idea di come fece a sopravvivere... eccetto Alice. E lei è andata. Ricordi?"
  • Libera la mente da ciò che è sgradevole, Alice. Rigetta il dolore come faresti con repulsione e depravazione. Dimenticare è un'arte.
  • Gli amanti si scambiano spesso una ciocca di capelli come emblema delle loro promesse. Molte sono le chiavi per accedere al cuore umano.
  • Luce? La luce è inutile se ciò che illumina causa dolore e sofferenza. Meglio gettare cose nelle oscure profondità del Lete, il fiume dell'oblio.
  • Tutto ha una sua stagione, Alice. Un fiore sboccia e appassisce. Anche i ricordi hanno una vita. Dobbiamo eliminare quelli che fanno male.
  • Le persone problematiche si nutrono delle emozioni altrui, Alice. Delle loro forze... e debolezze.
  • Le prove sono evidenti. Ogni creatura ha uno scopo. È mio sacro dovere mostrare a ogni giovane la sua strada, che sia per ornamento o per utilizzo concreto. Leggi la tua storia! Leggi la tua mitologia.
  • Ogni bambino ha uno scopo. È dovere assoluto di un adulto erudito mostrare a ogni giovane la propria strada.
  • Ricostruire bambini. Crearli e distruggerli. Riaggiustarli, insegnargli cose nuove, fargli dimenticare le vecchie.

Infermiera Witless

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  • Sarebbe potuta andare così, Alice. Ricordi il povero signor Krook? È morto, non è vero? Il dottor Wilson non accetta l'autocombustione, ma io mi fido del signor Dickens.

Dottor Wilson

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  • Guarda com'è diventata piccola. Tutta rannicchiata, è quasi sparita. Come una volpe nella tana.
  • Lottare o fuggire, implica una scelta continua. Ma spesso "fuggire" significa rimandare la lotta a un altro giorno. Scegli le tue battaglie con saggezza, Alice.
  • Ormai sono passati anni, Alice. Basta essere infantile.
  • ...L'epidermide era ustionata fino al terzo strato e il resto della pelle era fragile come le squame di una carpa.
  • ... È malata. Immagina cose strane e soffre del "complesso dell'eroe": un desiderio di aiutare gli altri, pur non potendo aiutare se stessi. Un impulso a migliorare il mondo. Cerca di "accedere" al vero significato della sua vita, ma non sa chi ha le chiavi.
  • Finite la zuppa, ragazze. I vitelli sono morti per questo.
  • Se passassi lo stesso tempo che passi nel "Paese delle Meraviglie", saresti la prossima Sullivan, o Gilbert. Una di loro.
  • Ogni figura racconta una storia. Da bambina non sopportavi i libri senza immagini.

Avvocato Radcliff

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  • Sofferenza, decadenza e rovina nutrono l'industria, Alice. Ha trasformato l'East End in una latrina! Perché non ci prendiamo una fattoria, in Australia magari. Potremmo liquidare ciò che resta della tua eredità.
  • Il colpevole sconosciuto e l'innocente colpevolizzato hanno lo stesso destino. Prigioni e catene presentano forme diverse.

Frasi durante il caricamento del gioco

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  • I ricordi forniscono importanti frammenti del passato.
  • Se il desiderio aumenta con l'assenza, cosa fa la presenza?
  • Se si può parlar male dei vivi, perché non poterlo fare anche dei morti?
  • Whitechapel non è il ventre molle di Londra. È la sua testa... e tutte le zone basse.
  • Al manicomio di Rutledge ci siamo guadagnati le nostre allucinazioni! E le abbiamo pagate.
  • A che serve, in fondo, star fermi ad aspettare?
  • Bisogna trovare il responsabile di questa depravazione e vietarne le cariche.
  • Il castello della Regina ha pagato pegno nel corso del tempo. Pur sempre un pegno giusto.
  • Stai all'erta! Ascolta e fai attenzione ai grugni!
  • Muoviti velocemente per evitare le onde d'urto della Bambolina nei combattimenti ravvicinati.
  • Distruggi pareti e pavimenti sottili per scoprire nuovi sentieri.
  • Quando la paura bussa alla porta, la verità esce fuori dalla finestra.

Dialoghi

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  • Stregatto: Era anche ora, Alice.
    Alice: Dannato gatto! Non fare il prepotente! Sono davvero al limite.
    Stregatto: Perrrfetto. Quando non sei al limite hai sempre troppo margine.
    Alice: Non sei affatto d'aiuto.
    Stregatto: Ma sai che posso esserlo...
    Alice: Mi spaventerò da sola quando sarà necessario, grazie tante. Speravo di evitare tutto questo.
    Stregatto: Abbandona la speranza! C'è una nuova legge nel Paese delle Meraviglie. È una giustizia molto approssimativa. Qui siamo in pericolo. Tu... stai in guardia!
  • Alice: Ci sono già passata. Il vino più buono sta nella botte piccola.
    Stregatto: Benché senza costume da bagno, è necessario un tuffo nella pozza.
    Alice [si bagna e inizia a rimpicciolire]: Oh, Cielo! La pozione mi sta rimpicciolendo! Scomparirò?
    Stregatto: Quasi. Ma il vantaggio è che così potrai vedere cose praticamente invisibili quando sei grande.
    Alice [ritorna grande]: Ah! Ho capito. Credo! Dovevo solo cambiare punto di vista. La miopia non è solo questione di prospettiva.
  • Stregatto: La Lama Vorpale è agile e affilata. E sempre pronta a servire.
    Alice [prende in mano la Lama Vorpale e se la rigira]: Non sono tornata in cerca di sangue.
    Stregatto: Davvero? Peccato. Perché qualcuno è in cerca di te.
  • Duchessa: Ah, sei ancora tu, Alice. Avvicinati pure.
    Alice: Perché dovrei farlo? Tu vuoi mangiarmi!
    Duchessa: Già, beh, tu mi hai insegnato le buone maniere e ora non mangio più le matte, ora seguo una stretta dieta suina. Con la pancetta tutto è più buono, non trovi? Ma certo che sì. Ora, ci sono grugni di maiale tutt'intorno. Ne ho sentiti alcuni dietro casa: vai a prendermeli. Ma occupati delle pesti che ti bloccano la strada. Pepali un po', se lo fanno. Gli serve un po' di gusto e tu sei il piatto... ehm... la ragazza giusta per insaporirli. Il macinapepe ti sarà utile.
    Alice: Perché non te li insaporisci da sola?
    Duchessa: Questione di priorità. La mia pelle di alabastro va protetta dalle disgustose creature che scorrazzano nei dintorni. Ma poi viene un certo languorino... Senti, dovrai solo prestare attenzione al grugnito e poi sparare al grugno. Ti piacerà. A me di sicuro.
    [Alice recupera il grugno]
    Duchessa: Grazie infinite per il grugno. Ora vattene.
  • Alice: Il Dominio del Cappellaio. Quasi come lo ricordavo.
    Stregatto: Le apparenze, come sai meglio di altri, possono ingannare, Alice. È cambiato molto dalla tua ultima visita.
    Alice: Per il dottor Bumby il cambiamento è "costruttivo", "diverso" è buono.
    Stregatto: "Diverso" non significa né buono né cattivo, ma di certo vuol dire "non uguale". Trova il Cappellaio, Alice. Ne sa più di te sul significato di "diverso".
    Alice: Ma cosa sa a proposito della differenza tra buono e cattivo?
    Stregatto: Cerchi amici, Alice? Sei casualmente letale e totalmente confusa come al solito.
    Alice: Finora ce l'ho fatta senza di te, Stregatto. Torna nel buco che ti fa da casa. Ti chiamerò, se mi servi.
    Stregatto: Prevedibilmente avventata. Non è "se", Alice, ma "quando". Ora, aspetta e, come si dice, "stai zitta".
    [Lo Stregatto scompare]
    Alice: Tipico.
  • Alice: Cappellaio, ricordo di averti lasciato in pessima condizioni, ma non a pezzi.
    Cappellaio: Oh, povero me!
    Alice: Cos'è successo qui? Hai perso il cappello e... ti mancano alcune parti.
    Cappellaio: Mancano, davvero. Però, per come stanno le cose... ci bado a malapena. Quel che è successo... dovresti saperlo meglio di me. Il posto è tuo, dopotutto. Io conosco il mio posto.
    Alice: Quando mai hai conosciuto o hai saputo stare al tuo posto? Ora, cosa succede qui?
    Cappellaio: Ahhhh. Quello, succede qui. E intorno e su e giù, nelle mie orecchie, tra i miei occhi e per le mie narici, giù nella gola e nelle mie budella...
    Alice: Mio padre era un appassionato di treni. A me non piacciono molto.
    Cappellaio: Questo non ti piacerà. Non è come quando Falsa Tartaruga era a capo delle Ferrovie dello Specchio. Questa linea è un dannato caos. La puzza è atroce. La luce accecante, il rumore infernale, il...
    Alice: Ah, basta, Cappellaio. Ho capito, un pessimo treno.
    Cappellaio: Il mondo è sottosopra. I pazienti dirigono il manicomio... senza offesa. E peggio ancora... Sono a corto di tè.
    Alice: Tragico. Se io aiuto te, tu aiuterai me?
    Cappellaio: Croce sul cuore, se ne avessi uno. Trova i miei arti e gettali nello scivolo. Le macchine faranno il resto. Vai, ora. Che brava ragazza. Esci dal Quadrante dell'Orologio.

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