Ateismo

posizione filosofica

Citazioni sull'ateismo e sugli atei.

La parola greca αθεοι (atheoi), "senza Dio" (Lettera agli Efesini, 2, 12)

Citazioni

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  • A me non piace la definizione di "ateo" perché ad affibbiarmela sono coloro che credono in Dio e guardano il mondo esclusivamente dal loro punto di vista, dividendolo in quanti credono o non credono. In questa etichettatura c'è tutta la prepotenza del loro schema mentale, che fa della loro fede la discriminante tra gli uomini. (Umberto Galimberti)
  • Ah! Potere incontrare un vero ateo, che cosa sublime, ma è così raro che non se ne trovano neppure fra i rabbini. (Adin Steinsaltz)
  • Alcuni, tratti in inganno dall'ateismo che portavano dentro di sé, immaginarono un universo privo di guida e di ordine, come in balìa del caso. (San Basilio)
  • Almeno in qualcosa dovremmo essere grati alla felicemente defunta Unione Sovietica. La quale, subito dopo la fondazione, creò a San Pietroburgo, che aveva ribattezzato Leningrado, il grande Istituto per l'Ateismo Scientifico, con migliaia di dipendenti e centinaia di professori universitari a contratto. Per settant'anni lavorarono sodo per dimostrare l'incompatibilità tra scienza e religione (e proprio così, Scienza e religione, si chiamava la loro rivista, diffusa gratuitamente in molte lingue, in tutto il mondo), per decenni, dunque, si diedero da fare per trovare la prova oggettiva, inconfutabile, scientifica appunto, dell'inesistenza di Dio. Quando tutto crollò, e quando Leningrado tornò a chiamarsi San Pietroburgo, la famosa Prova non era stata trovata: avrebbero potuto cercare altri settanta o settecento anni, ma non sarebbe saltata fuori lo stesso. Dunque, anche grazie ai miliardi di rubli investiti dall'ateismo di Stato, abbiamo la conferma oggettiva che la fede non è confutabile per via scientifica. (Vittorio Messori)
  • Ateismo e una sorta di seconda innocenza sono intrinsecamente connessi. (Friedrich Nietzsche)
  • Ateismo, materialismo e relativismo sono fenomeni perversi che minacciano la società, al pari dell'estremismo. (Franco Frattini)
  • Ateo
    Uno | che crede | nell'al di qua. (Marcello Marchesi)
  • Certo non vorrei aver a che fare con un principe ateo perché, nel caso si mettesse in mente d'avere interesse a farmi pestare in un mortaio, son ben certo che lo farebbe senza esitazione. Nemmeno vorrei, se fossi un sovrano, avere a che fare con cortigiani atei, che potrebbero aver interesse ad avvelenarmi... Quale conclusione trarremo da tutto ciò? Che se l'ateismo è estremamente pericoloso in quelli che governano, lo è pure negli uomini di studio, per quanto la loro vita possa essere pura, perché le loro idee possono uscire dal chiuso delle biblioteche e raggiungere le piazze; che l'ateismo infine anche se non è così funesto quanto il fanatismo, è quasi sempre fatale alla virtù. (Voltaire)
  • Che la morte di Dio appaia come un evento che è ormai alle nostre spalle e che ci lascia sostanzialmente indifferenti non è ateismo. È nichilismo. L'ateismo a suo modo tiene ferma l'idea di Dio. Non fosse che per distruggere e negare quest'idea, liquidando al tempo stesso ogni forma di trascendenza: sia la trascendenza della legge morale, sia la trascendenza del senso ultimo della vita. Tutte cose che dal punto di vista dell'ateismo costringerebbero l'uomo in uno stato di sudditanza e gli impedirebbero di realizzare la sua piena umanità. L'ateismo vede in Dio il nemico dell'uomo. Perciò gli muove guerra. (Sergio Givone)
  • Ci sono atei che negano Dio con tanto furore quasi che Dio li ispirasse. (Roberto Gervaso)
  • Ci sono persone che sanno tutto su Gesù, su Dio, ma sono atei che sanno molte cose su Dio. (Oreste Benzi)
  • Ci sono pochissimi uomini veramente atei, e che nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a forme deviate, false di religione. (Jean Daniélou)
  • Ci sono talora atei di un'asprezza feroce i quali, tutto sommato, si interessano di Dio più di certi credenti frivoli e leggeri. (Pierre Reverdy)
  • Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l'esistenza non è Dio, ma qualcos'altro. (Jacques Maritain)
  • Compiangere gli atei che cercano: infatti non sono abbastanza infelici? Inveire contro coloro che ne fanno ostentazione. (Blaise Pascal)
  • Di notte un ateo crede quasi in un Dio. (Edward Young)
  • Dio è ateo. (Giovanni Papini)
  • Dio è coscienza. È lo stesso ateismo degli atei. Perché, nel Suo infinito amore, Dio permette all'ateo di esistere. (Mahatma Gandhi)
  • Dirò solamente in generale che tutto quel che dicono gli atei per impugnare l'esistenza di Dio dipende sempre o dal fingere in Dio affezioni umane, o dall'aver attribuito ai nostri spiriti tanta forza e saggezza da far presumere di determinare e comprendere ciò che Dio può e deve fare. (René Descartes)
  • Distruggere la credenza in Dio vuol dire circoscriversi volontariamente ad una scienza monca ed imperfetta, e svisare il concetto del dovere e della virtù, in altre parole scalzare le basi d'ogni scientifica persuasione e d'ogni pratica bontà. (Felice Ramorino)
  • Dovendo fare un viaggio con qualcuno, preferirei mille volte la compagnia di un ateo che non quella di un religioso. Perfino il nostro Papa potrebbe crearmi dei problemi, se non altro per la conversazione. Sì, lo so: mi dicono che sia tanto una brava persona. Non può negare, però, di essere religioso. (Luciano De Crescenzo)
  • E cosa grida un ateo quando viene? Eccone un'altra. "Oh, casualità chimica! Casualità chimica!" (Bill Hicks)
  • È quello che dico sempre, anche essere atei, come essere credenti, è una fede perché io non posso dimostrare né che Dio c'è, né che non c'è. Io non credo perché non mi soddisfa l'idea di Dio, non posso pretendere di dimostrare che Dio non c'è. A me sembra assurda l'idea di Dio perché mi sembra infantile, ma questa è un'opinione personale. (Margherita Hack)
  • È strano che oggi proprio la scienza atea, nel suo sforzo di capire senza pregiudizi la natura del mondo e dell'uomo, sia meno lontana da una vera religione che l'aberrante dogmatismo dei Cristiani. (Alain Daniélou)
  • [Sull'ateo] Figura la cui psicologia mi sfugge, perché kantianamente non vedo come si possa non credere in Dio, e ritenere che non se ne possa provare l'esistenza, e poi credere fermamente all'inesistenza di Dio, ritenendo di poterla provare. (Umberto Eco)
  • Fratello ateo, | nobilmente pensoso | alla ricerca di un Dio | che io non so darti, | attraversiamo insieme il deserto. | Di deserto in deserto andiamo oltre | la foresta delle fedi, liberi e nudi | verso il nudo Essere e là, | dove la parola muore, | abbia fine il nostro cammino. (David Maria Turoldo)
  • Funziona così l'ateismo: non togli il dolore, togli soltanto la speranza. (God's Not Dead 2)
  • Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio. (Heinrich Böll)
  • Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l'anima sia materiale. (Blaise Pascal)
  • Gli atei quasi non esistono: chi non crede in se stesso? (Stanisław Jerzy Lec)
  • Gli atei sono per lo più studiosi arditi e fuorviati che ragionano male e che, non riuscendo a comprendere la creazione, l'origine del male, e altre difficoltà, ricorrono all'ipotesi dell'eternità delle cose e della necessità. [...] Possiamo concludere che l'ateismo è un male mostruoso per coloro che governano; e anche per gli studiosi, anche se la loro vita è retta, perché con le loro opere possono influenzare chi è al governo; e che, anche se non è dannoso come il fanatismo, esso è quasi sempre fatale per la virtù. Ma soprattutto, lasciatemi aggiungere che ci sono meno atei oggi di quanti ce ne siano mai stati, perché i filosofi hanno compreso che non c'è vita senza germe, non c'è germe senza disegno, ecc. (Voltaire)
  • I veri atei sono pazzamente innamorati di Dio. (Miguel de Unamuno)
  • Il cinico sta allo scettico come l'ateo sta all'agnostico. (Roberto Gervaso)
  • Il mio scopo è sostenere che l'universo può essere nato ed esistere senza l'intervento di nessuno, e che non c'è nessun bisogno di invocare l'idea di un Essere Supremo in una delle sue numerose manifestazioni. (Peter William Atkins)
  • "Il primo effetto di non credere in Dio è che si perde il buonsenso e non si riescono più a vedere le cose come realmente sono. Qualsiasi cosa di cui si parli dicendo che c'è del vero, si estende all'infinito come una prospettiva in un incubo. E un cane è un presagio, un gatto un mistero, un maiale un portafortuna e uno scarafaggio uno scarabeo, il tutto a rievocare il serraglio del politeismo pagano dell'Egitto e della vecchia India; il Cane Anubis, il Grande Pasht dagli occhi verdi e i sacri Tori mugghianti di Bashan; tornare agli dèi bestiali dei primordi, rifugiarsi negli elefanti, nei serpenti e nei coccodrilli, e tutto perché si ha paura di cinque parole: Ed egli fu fatto uomo." (Padre Brown)
  • Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell'epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo. (Michel Onfray)
  • Il solo fatto che tanti uomini credano ancora utile fare professione di ateismo e giustificare la loro incredulità con argomenti quali, ad esempio, l'esistenza del male, lascia abbastanza vedere che la questione rimane ancora viva. Se la morte di Dio significa la sua morte finale e definitiva nello spirito degli uomini, la vitalità persistente dell'ateismo costituisce per l'ateismo stesso la sua più seria difficoltà. Dio sarà morto negli spiriti solo quando nessuno penserà più a negare la sua esistenza. Nell'attesa che l'ateismo finisca con lui, la morte di Dio rimane un rumore che aspetta ancora conferma. (Etienne Gilson)
  • Il non credente è sterile, il suo spirito è così pastorizzato che non vi cresce nulla; egli è la negazione, il meno, un'entità immaginaria, il rovescio, il saprofita che non vive di sé stesso ma delle radici di ciò che sta crescendo; egli manca di un'esistenza autonoma, perché per negare ha bisogno di un positivo da negare. (August Strindberg)
  • Io credo perché ho bisogno di credere in Dio e nel «dopo» che c'è oltre la vita. La fede, per me, è un dogma. Un valore assoluto. Che fa parte della vita di chiunque, anche di quelli che dicono di non credere. (Bud Spencer)
  • – Io sono ateo, monsignore.
    – Volete ripetere?!
    – Ho detto che sono ateo.
    – In altre parole negate l'esistenza di Dio!
    – Io non la nego, ma non riesco a convincermene. È una mia opinione personale.
    – Lo sapete chi sono io?
    – Sì, monsignore.
    – E vi permettete di venire qui in casa mia a propalare questa balordaggine?!
    – Non ho fatto altro che rispondere a una vostra domanda. È la mia risposta sincera. Voi avete detto che apprezzate le persone sincere. (Le amanti di Dracula)
  • L'ateismo è così insensato e odioso per l'umanità che non ha mai avuto molti professori. (Isaac Newton)
  • L'ateismo è più sulle labbra che nel cuore dell'uomo. (Francis Bacon)
  • L'ateismo è stato spesso uno stato di transizione: gli ebrei, i cristiani e i musulmani furono chiamati «atei» dai loro contemporanei pagani perché avevano adottato una nozione rivoluzionaria di divinità e di trascendenza; l'ateismo moderno è in realtà una simile negazione di un «Dio» che non è più adeguato ai problemi del nostro tempo? (Karen Armstrong)
  • L'ateismo è un segno di forza di spirito, ma fino a un certo punto soltanto. (Blaise Pascal)
  • L'ateismo è una religione; perché l'essenza di questa sta nel preoccuparsi della realtà ultima, nel pensiero diretta a questa, in una affermazione intorno a questa nella quale sentiamo di racchiudere il nostro maggiore interesse mentale, e, quasi a dire, di porre in giuoco o decidere il nostro destino. (Giuseppe Rensi)
  • L'ateismo ha negato senza riserve Dio Padre, il Creatore, quale fondamento della dignità umana, ma in questo modo la fraternità proclamata dalla Rivoluzione francese, poi diventata una “fraternità socialista” tra gli uomini e i popoli, ha perso il proprio fondamento. Senza il Padre comune gli uomini non possono sentirsi fratelli! (Miloslav Vlk)
  • L'ateismo moderno è in gran parte la reazione contro un simile sapere e troppo sapere cristiani, e le due cose assieme, intese cristianamente, sono già dimenticanza di Dio. (Hans Urs von Balthasar)
  • L'ateismo non è quasi sempre la falsa risonanza di una fede? (Mario Missiroli)
  • L'ateismo non è soltanto macchinoso e raro, è anche un fenomeno recente, una bizzarria sostenuta da pochi e da poco tempo nel solo ambiente di certa intelligentia occidentale. (Jean Guitton)
  • L'ateismo, per me, non è un risultato, e tanto meno un avvenimento – come tale non lo conosco: io lo intendo per istinto. Sono troppo curioso, troppo problematico, troppo tracotante, perché possa piacermi una risposta grossolana. Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori – in fondo è solo un grossolano divieto che ci vien fatto: non dovete pensare! (Friedrich Nietzsche)
  • L'ateismo risulta, alla fine, una specie di variazione interna al tema di Dio. Sembra che per difendersi dall'idea di Dio non resti che una sola arma, forse oggi vincente: rifiutarsi di pensare. Se si pensa, anche contro di Lui, si è già caduti nella trappola. (Sergio Quinzio)
  • L'ateismo vorrebbe sostituire la fede in un mistero con la fede, più difficile ancora, in un assurdo. (Guido Sommavilla)
  • L'ateo, comportandosi mediamente come il credente in fatto di violazioni delle leggi umane e/o divine (escluse, è ovvio, quelle legate alla ritualità religiosa che il primo non riconosce e a cui è estraneo), non è per certo, sotto il profilo morale, meno degno di apprezzamento e stima. (Nando Tonon)
  • L'ateo che nega l'esistenza di Dio, in parte, afferma anche una verità di Dio; la non esistenza di Dio, nel senso in cui le altre cose esistono; e quello che i teologi chiamano la «trascendenza» di Dio. (Ernesto Cardenal)
  • L'ateo non ha alcuna predisposizione in più del credente per agire scorrettamente e, d'altro lato, le leggi divine non garantiscono affatto la buona condotta di chi crede in Dio. (Nando Tonon)
  • L'etica laica e, in particolare, l'etica degli atei, che non credono in nessuna entità superiore non meglio definita, ma solo nel dato di fatto dell'esistenza della materia che origina le strutture presenti nell'Universo, da cui si originano anche gli esseri viventi, dai più semplici ai più complessi, si basa sul rispetto del prossimo, uomo o animale che sia e può essere riassunta dai comandamenti di Cristo, che certo non era figlio di Dio, ma una delle più grandi figure dell'umanità, che ha preceduto i suoi tempi di molti secoli: "Ama il prossimo tuo come te stesso" e "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". (Margherita Hack)
  • La forma più pericolosa ed inaccettabile di ateismo non consiste nell'affermare che Dio non esiste, ma nel credersi Dio. L'ateismo di Stalin o di Mao è uno scherzetto rispetto all'ateismo di Bush o di Bin Laden, che si sono installati nella divinità e parlano a suo nome. (Costanzo Preve)
  • La grande tentazione, o prova, o apostasia della nostra epoca non è l'ateismo. Il ribelle cerca Dio a modo suo. Di fronte al dolore del mondo c'è un ateismo compassionevole che ripete, a modo suo: "Elì, Elì, lemà sabactàni". (Ermes Ronchi)
  • La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. [...] Lo stato d'animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l'incredulità, ma l'indifferenza, il non saper che farsene di queste domande. Ma l'indifferenza è veramente la morte dell'uomo. (Norberto Bobbio)
  • La natura, voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio. In altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto. (Paul Henri Thiry d'Holbach)
  • La polemica tra teismo e ateismo alcune volte non va alla sostanza del discorso religioso. Non per nulla i primi cristiani erano presi per atei, perché non parlavano di Giove, ma di Cristo. (Aldo Capitini)
  • La psicoanalisi mi sembra una forma moderna dell'ateismo. (Julien Green)
  • L'impero patologico della pulsione di morte si cura [...] con un lavoro filosofico su di sé. Un'introspezione ben condotta ottiene che arretrino i sogni e i deliri di cui si nutrono gli dèi. L'ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata. (Michel Onfray)
  • L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo. (Denis Diderot)
  • Mi è stato più facile pensare un mondo senza creatore, che un creatore pieno di tutte le contraddizioni del mondo. (Simone de Beauvoir)
  • Molta parte dell'ateismo non era negazione del Dio vivente della Bibbia, ma dell'idolo che si era introdotto al suo posto in molti settori del pensiero e della vita. (Raniero Cantalamessa)
  • Molte persone si dicono atei, ma sembrano ignorare di quale Dio sono atei. Spesso si fanno un'immagine di Dio, consolatore e potente, per esempio, e quando non trovano né consolazione né potenza visibile di questo Dio nel mondo, allora si dicono atei. Ma il loro ateismo vale solo per l'immagine che si sono fatti di Dio. Spesso l'assenza sensibile di Dio è vissuta come l'inizio positivo per celebrare il proprio modo di vivere lontano da lui. Non vi è nessuna lacerazione spirituale in questo ateismo. Non dico che tutti gli atei rivelano questo ateismo, ma dirsi atei è un'affermazione che dovrebbe sapersi misurare con esigenze difficili. (Catherine Chalier)
  • Molto spesso si parla dell'ateismo come di una scelta basata sul rigore logico, sull'analisi razionale. Ma ciò che molti non comprendono è che esiste una limitazione intrinseca al rigore logico nell'ambito dell'immanente, del tangibile. L'ateo, nell'affermare che non può credere in Dio per rigore logico, si basa su un'unica forma di ragionamento, quella che opera all'interno del mondo concreto e misurabile. Tuttavia, è importante comprendere che questo tipo di rigore logico non è in grado di dimostrare in modo definitivo l'inesistenza di Dio. Ecco quindi emergere l'Antinomia dell'Ateismo: la contraddizione intrinseca nella pretesa di negare l'esistenza di Dio attraverso un'analisi limitata all'immanente. Questo non significa che l'ateismo sia sbagliato o invalido, ma piuttosto che la questione della fede va oltre il semplice rigore logico razionale. È importante riflettere su queste tematiche con mente aperta e spirito critico, riconoscendo le limitazioni della nostra comprensione umana di fronte al mistero dell'esistenza. (Antonino Zichichi)
  • Nell'ateismo non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole. (Aleksandr Sergeevič Puškin)
  • Nell'opinione corrente l'ateo non era, qual è semplicemente, una persona che non trova risposte sufficienti e convincenti dalle ipotesi formulate sull'esistenza di un'Entità Superiore che tutto sa, dispone e regola, bensì una sorta di ribelle, insofferente, presuntuoso, pronto a irridere e calpestare i fondamenti della convivenza umanain nome di una presunta immunità autoconcessa. (Nando Tonon)
  • Nessuno è ateo in trincea. (Marcello Marchesi)
  • Niente rivela maggiormente un'estrema debolezza di mente quanto il non conoscere che cosa sia l'infelicità di un uomo senza Dio; niente denota maggiormente una cattiva disposizione del cuore quanto il non desiderare la verità delle promesse eterne; niente è così stupido quanto il fare il gradasso con Dio. (Blaise Pascal)
  • Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché «ateismo» significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court. (Richard Dawkins)
  • Non ci sono che tre tipi di uomini: quelli che, avendo trovato Dio, lo servono; quelli che, non avendolo trovato, s'impegnano a cercarlo; e gli altri, che trascorrono la vita senza trovarlo e senza averlo cercato. I primi sono ragionevoli e felici, gli ultimi sono folli e infelici, quelli in mezzo sono infelici ma ragionevoli. (Blaise Pascal)
  • Non è tanto l'asprezza del cuore, non sono le malvagie intenzioni a guidare all'ateismo gli uomini pensanti, quanto piuttosto una scrupolosa onestà e rigore intellettuale. (Steve Allen)
  • Non vi sono atei fra voi: se ve ne fossero, sarebbero degni non di maledizione, ma di compianto. Colui che può negare Dio davanti ad una notte stellata, davanti alla sepoltura de' suoi più cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o grandemente colpevole. Il primo ateo fu senz'alcun dubbio un uomo che avea celato un delitto agli altri uomini e cercava, negando Dio, liberarsi dell'unico testimonio a cui non poteva celarlo e soffocare il rimorso che lo tormentava. (Giuseppe Mazzini)
  • Occorre constatare che l'eredità negativa del vocabolo [Ateo], lungamente sedimentata e assorbita nel tempo, manifesta ancora qualche effetto: così che seguendo l'odierna tendenza all'uso di eufemismi prudenti si preferisce comunque usare nel linguaggio ordinario la locuzione sinonimo «non credente», quasi si desideri far apparire meno aspra l'antinomia. (Nando Tonon)
  • Ogni panteismo si trasforma facilmente in ateismo. (Ralph Waldo Emerson)
  • Penso che solo un idiota possa essere ateo. Dobbiamo ammettere che esiste una potenza o una forza incomprensibile, con una lungimiranza e una conoscenza illimitate, la quale ha dato principio all'intero universo in un primo luogo. (Christian Anfinsen)
  • Per essere atei non è necessario possedere un cervello. (Dwight D. Eisenhower)
  • Per me è impensabile che un vero ateo possa essere uno scienziato. (Robert Millikan)
  • Per quanto l'ateismo possa esser stato logicamente sostenibile prima di Darwin, soltanto Darwin creò la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale. (Richard Dawkins)
  • Platone, nelle sue Leggi, espone tre specie di credenze oltraggiose a proposito degli dèi: che non ci siano affatto; che non si occupino delle nostre faccende; che non rifiutino niente ai nostri voti, alle nostre offerte e ai nostri sacrifici. Il primo errore, secondo lui, non è mai rimasto immutabile in un uomo dall'infanzia fino alla vecchiaia. Gli altri due possono essere durevoli. (Michel de Montaigne)
  • Quando qualcuno si proclama ateo, il Dio in cui dice di non credere forse non ha niente a che fare con quello in cui crede una matura fede cattolica. (Tony Blair)
  • Ringrazio il buon Dio di avermi fatto diventare ateo. (Georg Christoph Lichtenberg)
  • Se c'è un Dio, l'ateismo deve sembrargli una minore ingiuria che la religione. (Edmond e Jules de Goncourt)
  • Se la filosofia è, in obbedienza alla sua etimologia, amore per la sapienza, passione per il sapere accertabile, dunque critica di ogni superstizione, di ogni pensiero magico, di ogni religio semplicemente tramandata, insomma attività di dis-incantamento, allora l'ateismo dovrebbe essere, già da molto tempo, l'orizzonte "normale" e addirittura ovvio della filosofia. (Paolo Flores d'Arcais)
  • Senza Dio, senza vita futura? Dunque, sarebbe tutto permesso, allora adesso si potrebbe fare tutto? (I fratelli Karamàzov)
Senza Dio e senza vita futura? Tutto è permesso dunque, tutto è lecito?
  • Se siete in crisi, vi sbattete in ginocchio e pregate il Signore, i santi e la Madonna che vi vengano a tirar fuori. Noi atei, al contrario, non ci possiamo attaccare a nessun Santissimo. Per le nostre colpe dobbiamo rivolgerci solo alla nostra coscienza. (Dario Fo)
  • Si è detto perfino che la più alta glorificazione di Dio consiste nella sua negazione da parte dell'ateo, che trova la creazione così perfetta che può fare a meno di un creatore. (Marcel Proust)
  • Siamo tutti atei. Rispetto a quasi tutte le religioni. [...] Qualcuno, come me, è ateo rispetto a tutte, e qualcuno è ateo rispetto a tutte meno una. (Piergiorgio Odifreddi)
  • Sono atea. Non so cosa si intenda per credere in Dio. (Rita Levi-Montalcini)
  • [Gli atei fanatici] Sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lunga lotta. Essi sono creature che – nel loro rancore contro il tradizionale "oppio dei popoli" – non sopportano la musica delle sfere. (Albert Einstein)
  • Sono i paesi atei o filosofi che fanno pagar cara la vita umana a quelli che la turbano, ed hanno ragione, poiché essi non credono che alla materia, presentemente! (Honoré de Balzac)
  • Stato laico non significa per niente affatto «stato ateo», anzi esclude recisamente questo concetto. Per le ragioni stesse per cui lo Stato non può professare una confessione religiosa, esso non può professare neppure l'ateismo. E, s'intende, neppure farne propaganda, diretta o indiretta. (Luigi Salvatorelli)
  • Un ateismo metodologico è appunto un modo di vivere come se Dio non ci fosse, o prescindendo da Dio, o prescindendo da coloro che pretendono di imporre i loro valori in nome di Dio. (Giulio Giorello)
  • Un ateo deve sapere molto di più di quello che so io. Un ateo è qualcuno che sa che Dio non esiste. Secondo alcune definizioni, l'ateismo è molto stupido. (Carl Sagan)
  • Un ateo è un uomo che non ha mezzi invisibili di sostentamento. (John Buchan)
  • Un po' di filosofia porta la mente degli uomini all'ateismo, ma molta filosofia riporta le menti degli uomini verso la religione. (Francis Bacon)
  • Un vero ateo è un uomo che sente atrocemente la presenza di Dio, mentre un «credente» la sente in modo delizioso e atroce al tempo stesso. E quell'ateo vive nello stesso mondo del mistico, un mondo popolato di esseri di prodigiosa concretezza spirituale; è il mondo di Santa Teresa e di San Paolo, ma ribaltato; il mondo dell'escatologia giudaico-persiana e di san Giovanni dell'Apocalisse. È soprattutto l'orizzonte esatto dell'Apocalisse. (Pierre Drieu La Rochelle)
  • Va rimproverato agli atei di non essere ciò che loro pretendono di essere. Un ateo è qualcuno "senza dio", uno che deve disfarsi di tutti gli idoli, sforzandosi di non rendere il proprio ateismo un idolo. Sarebbe triste liberarsi della religione di Cristo per fabbricarsene una dell'ateismo. È quanto capita nella maggior parte dei casi. Essere veramente atei rappresenta qualcosa di veramente difficile. (Fabrice Hadjadj)
  • Vi sono due specie di atei ben distinti: i primi, coerenti nei loro principi, proclamano senza esitare che non vi è alcun Dio e, di conseguenza, nessuna differenza tra il bene ed il male. Gli altri sono i "galantuomini" dell'ateismo, gli ipocriti dell'incredulità; personaggi assurdi, che, con falsa soavità, arriverebbero a tutti gli eccessi per sostenere la loro teoria: vi chiamerebbero "fratel mio" nell'atto stesso di scannarvi; hanno costantemente in bocca la morale e l'umanità; e sono tre volte più malvagi, perché uniscono ai vizi dell'ateo l'intolleranza del settario e l'amor proprio del'autore. (François-René de Chateaubriand)
  • Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto.
  • La cosa che noi temiamo di più è un labirinto senza centro. [...] Ecco perché l'ateismo è soltanto un incubo. (La saggezza di Padre Brown)
  • Rossetti sottolinea — con amarezza ma con grande verità — che il peggior momento per un ateo è quando gli viene espressa estrema gratitudine ed egli non ha nessuno cui mostrare riconoscenza. L'inverso di questa affermazione è altrettanto vero; come è vero che tale gratitudine produceva, in uomini simili a quelli che stiamo qui considerando, i momenti più puramente gioiosi che l'uomo abbia mai conosciuto. (Gilbert Keith Chesterton)
  • In primo luogo [il cattolicesimo] è una fede non cristiana! [...] Questo in primo luogo, e in secondo luogo il cattolicesimo di Roma è ancora peggio dell'ateismo stesso, ecco qual è la mia opinione! Sì, proprio questa è la mia opinione! L'ateismo si limita a predicare il nulla, ma il cattolicesimo va oltre: esso predica un Cristo travisato, un Cristo calunniato e oltraggiato, un Cristo interpretato addirittura a rovescio! Il cattolicesimo predica l'Anticristo, glielo giuro, gliel'assicuro! Questa è la mia opinione personale ormai da lungo tempo, un'opinione che a me stesso ha causato molto tormento... Il cattolicesimo romano crede che la chiesa non possa esistere su questa terra senza fondarsi sul dominio temporale universale, e proclama: 'Non possumus!'. Secondo me, il cattolicesimo romano non è neppure una fede religiosa, bensì semplicemente l'erede e il continuatore dell'Impero romano d'Occidente, e in esso tutto è subordinato a quest'idea, a cominciare dalla fede. Il papa si è impossessato della Terra, si è assiso su un trono terreno e ha impugnato la spada; e fin da allora tutto è continuato così, soltanto che alla spada ha aggiunto la menzogna, l'intrigo, l'inganno, il fanatismo, la superstizione, il crimine, ha giocato con i sentimenti più santi, più giusti, più semplici e più ardenti del popolo, e tutto, tutto ha barattato per denaro, per il vile potere temporale. E tutto ciò non sarebbe una dottrina anticristiana?! E come non avrebbe potuto dare origine all'ateismo? L'ateismo ha preso origine da loro, dallo stesso cattolicesimo romano! L'ateismo è derivato in primo luogo proprio da loro, giacché come potevano loro credere a se stessi? E poi ha preso sempre più piede per l'avversione da essi destata; esso è una creazione della loro menzogna e impotenza spirituale! (L'idiota)
  • L'assoluto ateismo si trova sul penultimo gradino della scala verso la fede perfetta (che faccia o no l'ultimo passo), mentre l'indifferenza non ha nessuna fede, ma soltanto una stolida paura.
  • Gli uomini rimasti orfani prenderebbero subito a stringersi l'un l'altro con più forza e amore; si afferrerebbero per la mano, comprendendo di esser rimasti soli l'uno per l'altro. La grande idea di immortalità sarebbe svanita e la si dovrebbe sostituire; e tutto quel precedente eccesso di amore per colui che era anche l'immortalità, in tutti si rivolgerebbe verso la natura, verso il mondo, verso la gente, verso ogni erbetta. Prenderebbero ad amare la terra e la vita irresistibilmente e nella misura in cui si renderanno gradualmente conto della propria transitorietà e caducità, e di un amore particolare, diverso dal precedente. Si metterebbero a osservare e scoprirebbero nella natura fenomeni tali e tali segreti che prima non avevano neppure supposto giacché guarderebbero la natura con nuovi occhi, con lo sguardo dell'innamorato verso l'amata. Svegliandosi correrebbero a baciarsi I'un l'altro, affrettandosi ad amare, coscienti che i giorni sono brevi e che ciò è tutto quel che rimane loro. Lavorerebbero l'uno per l'altro, e ognuno darebbe a tutti il suo, e sarebbe felice solo di questo. Ogni bambino saprebbe e sentirebbe che ciascuno sulla terra è per lui come un padre e una madre. "Sia pure domani mio ultimo giorno" penserebbe ciascuno guardando il sole al tramonto "fa lo stesso: morirò io, ma rimarranno tutti loro, e dopo di loro i loro figli", e questo pensiero, che rimarranno gli altri a continuare ad amarsi e a trepidare l'uno per l'altro, sostituirebbe quello dell'incontro dopo la morte. Oh, si affretterebbero ad amare per soffocare la grande tristezza dei loro cuori. Sarebbero orgogliosi e audaci per se stessi, ma diventerebbero timorosi l'uno dell'altro; ognuno trepiderebbe per la vita e la felicità dell'altro. Diventerebbero dolci l'uno con l'altro, senza vergognarsene, come ora, e si accarezzerebbero l'un l'altro come bambini. Incontrandosi si guarderebbero l'un l'altro con uno sguardo profondo e comprensivo, e nei loro sguardi ci sarebbe amore e tristezza...
  • Vivere senza Dio è un rompicapo e un tormento. L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti ad un idolo.

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