Crimine

termine che nel linguaggio corrente indica un grave reato ma che nell'ordinamento italiano, al contrario che in altri, non ha significato giuridico

Citazioni sul crimine e sui criminali.

La scena del crimine

Citazioni

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  • Anche il più grande criminale ha il cinque per cento di bontà. (Robert Baden-Powell)
  • Ci sono persone stranamente congegnate. Criminali, per esempio, che lavorano come negri a dei piani che li portano in prigione e che, appena usciti, ricominciano da capo per approdare nuovamente in prigione. Se dedicassero la stessa perseveranza, la stessa intelligenza, lo stesso spirito di risorsa, ad attività oneste, guadagnerebbero senza dubbio molto denaro e raggiungerebbero posizioni importanti. Ma sono fatti così: amano il delitto. (William Somerset Maugham)
  • Ciò che è crimine per la moltitudine, è solo vizio per i pochi. (Benjamin Disraeli)
  • Crea la fame e chiunque diventerà un criminale. (Batman Begins)
  • Da un solo crimine conosci la nazione. (Virgilio)
  • Dietro ogni grande fortuna c'è un crimine. (Honoré de Balzac)
  • I criminali sono codardi e superstiziosi. (Batman)
  • I criminali sono interessanti per quanto riguarda l'azione, perché almeno per un certo periodo sono attivi, liberi di spirito, e non si piegano davanti a nessuno. (Patricia Highsmith)
  • I crimini, come le virtù, sono le ricompense a se stessi. (George Farquhar)
  • I fuorilegge sono apriscatole nel supermercato della vita. (Tom Robbins)
  • I grandi criminali portano con sé una specie di predestinazione che fa loro superare tutti gli ostacoli, li salva da tutti i pericoli, fino al momento che la Provvidenza, stanca, ha fissato come scoglio per la loro empia fortuna. (Alexandre Dumas padre)
  • Il criminale, cioè a dire un uomo doppiamente eroico che sfida non solo il pericolo dell'azione, ma anche quello della sanzione giudiziaria. (Alberto Savinio)
  • Il crimine comincia e finisce nel naso delle classi dominanti. (Arnaldo Jabor)
  • Il crimine è una cosa comune. La logica è rara. Tuttavia è sulla logica che dovresti insistere. (Arthur Conan Doyle)
  • Il crimine non può essere tollerato, i delinquenti sguazzano nella comprensiva indulgenza della nostra società. (Batman Begins)
  • Il genio e il criminale hanno molto in comune, essendo ambedue sfegatati individualisti. (Charlie Chaplin)
  • Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca. (George Orwell)
  • Il processo di creazione di un criminale... è un processo di etichettatura, definizione, identificazione e segregazione. (Frank Tannenbaum)
  • Io sono fatto per combattere il crimine, non per governarlo. Non è ancora giunto il tempo in cui gli uomini onesti possono servire impunemente la patria. I difensori della libertà saranno sempre dei proscritti finché la masnada dei furfanti dominerà. (Maximilien de Robespierre)
  • L'autorità deve punire il crimine: essa lo deve ai cattivi più ancora che ai buoni perché deve la giustizia prima della vendetta. (Louis de Bonald)
  • L'esperienza criminale è indispensabile in questa nostra vita di merda. (Mike Tyson)
  • L'Italia non è fusa nemmeno nel male; tra noi, più che altrove, anche la criminalità è regionale: essa è di corruzione e di astuzia nel Settentrione, di violenza e di miseria nel Mezzogiorno. (Giustino Fortunato)
  • La frustrazione è la madre del crimine: senza prostitute e film porno ci sarebbero molti più crimini. (Karl Lagerfeld)
  • La paura segue il crimine, ed è la sua punizione. (Voltaire)
  • La povertà diminuisce la gravità del crimine. (Nicolas De Chamfort)
  • La storia della politica del potere non è nient'altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell'assassinio di massa. (Karl Popper)
  • Le ragioni che fanno sì che ci si astenga dai crimini sono più vergognose, più segrete dei crimini. (Paul Valéry)
  • – Mitch conosce un sacco di gente a San Francisco e perlopiù sono dei delinquenti.
    – Cathy!
    – Be', mamma, è lui che lo dice per primo. Lui passa le giornate nelle prigioni del palazzo di giustizia.
    – In democrazia, Cathy, tutti hanno diritto a un giusto processo. Tuo fratello fa l'avvocato e...
    – Oh, mamma, ti prego, saranno delinquenti democratici, ma sempre delinquenti sono! (Gli uccelli)
  • Nel mondo irreale dei romanzi e dei film, si vedono criminali educati con bande incredibilmente efficienti ed eroi molto solitari e molto cafoni. Nella vita non succede niente di simile. I veri criminali sono di solito delle persone molto rudi, e ancora di più lo sono i loro seguaci. Napoleone e Hitler furono traditi dalla loro gente. (L. Ron Hubbard)
  • Ogni società ha il tipo di criminali che si merita. (Robert Kennedy)
  • – Ora che sei stato catturato e hai davanti a te una lunga pena da espiare, provi qualche pentimento all'idea di avere scelto la vita del criminale?
    – Io credo che il delitto alla lunga renda bene e... insomma offra soddisfazioni, le ore di lavoro non sono molte, non dipendi da nessuno, viaggi, conosci gente interessante... Insomma è un buon lavoro in generale.
    – Cos'è avvenuto dei tuoi colleghi? Che fine hanno fatto coloro coi quali ti sei associato nelle tue imprese?
    – Oh, alcuni sono diventati – chiedo scusa – omosessuali, altri invece sono entrati in politica e in affari. (Prendi i soldi e scappa)
  • Poi finiamo per somigliarci noi poliziotti coi delinquenti: nelle parole, nelle abitudini, e qualche volta perfino nei gesti. (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto)
  • – Quello è abbastanza astuto. Ha già fatto sparire tutto.
    – È mia opinione che nessun criminale sia abbastanza astuto da poter essere completamente sicuro. (L'ispettore Derrick)
  • – Qui bisogna smettere di fare le bambinaie e farci rispettare come polizia.
    – Sono ragazzi!
    – "Ragazzi"! È il pretesto più scemo di questo mondo. Ogni criminale è stato ragazzo una volta. (Fluido mortale)
  • Sotto ogni criminale può nascondersi un sovversivo, sotto ogni sovversivo può nascondersi un criminale. Nella città che ci è stata affidata in custodia sovversivi e criminali hanno già steso i loro fili invisibili che spetta a noi di recidere. Che differenza passa tra una banda di rapinatori che assaltano un istituto bancario e la sovversione organizzata, istituzionalizzata, legalizzata? Nessuna! Le due azioni tendono allo stesso obiettivo, sia pure con mezzi diversi e cioè al rovesciamento dell'attuale ordine sociale. (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto)
  • Spesso i sociologi, quando studiano il crimine [..] si chiedono e domandano agli altri: "Perché le persone delinquono? Perché non si fermano?". Così lo studio del crimine perde le sue connessioni con la corrente principale dello sviluppo sociologico e diviene una vera e strana deformazione della sociologia, disegnata per scoprire perché le persone fanno cose cattive anziché per comprendere l'organizzazione dell'interazione in una certa sfera di vita. Il mio approccio al problema è stato quindi differente, simile al modo in cui ho imparato a fare ricerca mentre mi occupavo di sociologia del lavoro e delle organizzazioni. Se qualcuno, nel 1954, mi avesse chiesto quale fosse la mia specialità, probabilmente avrei risposto psicologia sociale o, più probabile, sociologia del lavoro e delle professioni. Cosi il mio approccio alla devianza è stato quello di studiare persone la cui occupazione, potremmo dire, era sia il crimine sia catturare i criminali. (Howard Saul Becker)
  • Spogliato delle razionalizzazioni etniche e delle pretese filosofiche, un crimine è una qualunque cosa, che chi comanda, proibisce. (Alfred Adler)
  • Se i grandi criminali dicessero la verità – ma essendo grandi criminali non la dicono – racconterebbero molto raramente di aver lottato contro il delitto. Lottano per compierlo. Essi tengono testa alle onde avverse, per raggiungere la riva sanguinosa, non per fuggirla.
  • E questa è un'altra delle disgrazie a cui va incontro un criminale. Ci sono cinquanta porte aperte alla scoperta del suo delitto. Egli si preoccupa con infinita cura di sbarrarne saldamente quarantanove, e non si accorge della cinquantesima che resta spalancata.
  • Il criminale che riesce a tenere a bada il rimorso della sua coscienza che grida vendetta, non può sfuggire a una tortura più lenta che consiste nel ripetere incessantemente il delitto, nella sua immaginazione, mille e mille volte, e sempre in modo più perfetto. Nelle dichiarazioni che gli assassini fanno a loro difesa e nelle loro pretese confessioni, si può rintracciare attraverso tutte le loro bugie il filo di questa tortura che li perseguita. Se avessi fatto quello di cui mi si accusa, si può immaginare che avrei fatto questo sbaglio e quest'altro? Se avessi fatto quello di cui mi si accusa, avrei lasciato quello spiraglio per il quale ha deposto ignobilmente contro di me quel testimonio falso e malvagio? Lo stato del miserabile che continuamente trova i punti deboli del suo delitto quando non si può cambiar più niente, e cerca di rafforzarli, è uno stato che aggrava l'offesa perché ripete il delitto mille volte, ma è anche uno stato che infligge alla trista, spietata natura del colpevole la punizione di un tormento inimmaginabile.
  • Il crimine cresce in modo assai strano. A volte le radici affondano molto in alto, i frutti invece nella terra...
  • Il crimine è modesto, gli basta un angolino.
  • Il romanticismo del crimine sparisce lentamente. Diventa un classico della quotidianità.
  • La stupidità è madre del crimine. Ma i padri sono spesso geniali.
  • Quanto prima si commette un crimine, tanto prima esso cadrà in prescrizione.

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