Giorgio Moroder
produttore discografico, compositore e disc jockey italiano (1940-)
Giovanni Giorgio Moroder (1940 – vivente), produttore discografico, compositore e disc jockey italiano.
Premi Oscar vinti:
- Migliore colonna sonora (1979)
- Migliore canzone (1984)
- Migliore canzone (1987)
Intervista di Francesco Lo Torto, vanityfair.it, 5 luglio 2024.
- [La sua fame per le cose nuove l’ha guidata fin dagli esordi, anche quando ha pensato di inserire un nuovo sound elettronico nella musica pop, con Donna Summer.] Donna è stata la prima star internazionale con cui ho lavorato. Abbiamo fatto una settantina di canzoni insieme. I Feel Love è la prima in cui ho utilizzato il sintetizzatore. Nel brano, l'unico strumento "umano" è la cassa della batteria. All'inizio non ero ottimista sul risultato, e neanche la casa discografica. Ma ero certo che si trattasse di un'innovazione importante. Poi quando ho visto la gente ballare quel pezzo per la prima volta allo Studio 54 (la storica discoteca di New York, ndr) ho capito che poteva essere un successo.
- [Era «il suono del futuro»] Sì, questa è una bella cosa che disse [[Brian Eno[[ a David Bowie. Erano in studio a Berlino, stavano incidendo il nuovo album ed erano alla ricerca del giusto sound. David mi ha raccontato che un giorno Brian entrò nella sala e disse che potevano smettere di cercare il suono del futuro perché tanto lo aveva già trovato Giorgio Moroder.
- [È stata una rivoluzione per il mondo della musica e per il mercato discografico. Ora tutti usano gli strumenti digitali per produrre] Probabilmente in molti mi hanno odiato per questa cosa. Effettivamente molte professionalità sono venute a mancare. Il musicista è stato sostituito da una macchina, ma è vero anche che il computer non inventa le note. Devi essere tu a comporre, come un qualsiasi strumento. Solo che al posto di usare il pianoforte o la chitarra usi il computer. È più facile, ma se non c'è l'idea musicale non ti può aiutare. È vero anche però che ormai si fa quasi tutto con gli strumenti digitali e non con quelli veri, a parte la batteria e la chitarra. Chi suona gli archi, per esempio, ha visto ridursi molto il suo lavoro.
- [Ascolta ancora musica italiana?] Seguo sempre quello che succede in Italia, ascolto molti artisti giovani, soprattutto la trap. Mi piace molto Sfera Ebbasta. Non è solo rap, come per esempio quello classico americano, dove l'importanza è data solo alle parole. C'è anche una melodia che rende il pezzo più completo. Anche se devo dire però che non capisco benissimo i testi. Cosa che vale anche per Geolier. Anche lui mi piace molto.
- [Si ricorda la sua prima canzone?] Avevo 15 anni quando ho composto il primo pezzo. Avevo un amico un po' più grande di me che aveva un registratore. In quel periodo ce n'era uno in tutta la Val Gardena. Fu lui a chiedermi di comporre un brano. Io suonavo la chitarra, un altro amico il basso e infine c'era un ragazzo che simulava il suono della batteria. Da allora ho continuato sempre a comporre pezzi, anche se tra i 19 e i 26 anni ho fatto più il musicista che il compositore.
Voci correlate
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- Wikinotizie contiene l'articolo: Sanremo: premio alla carriera a Giorgio Moroder