Il grande dittatore

film del 1940 diretto da Charlie Chaplin

Il grande dittatore

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Adenoid Hynkel durante un discorso

Titolo originale

The Great Dictator

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1940
Genere commedia, drammatico, guerra, satirico
Regia Charlie Chaplin
Sceneggiatura Charlie Chaplin
Produttore Charlie Chaplin
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Doppiaggio originale

Primo ridoppiaggio (1972)

Secondo ridoppiaggio (1988)

Il grande dittatore, film statunitense del 1940 diretto e interpretato da Charlie Chaplin.

[Alla fine dei titoli di testa]

NOTA:
QUALSIASI SOMIGLIANZA
TRA IL DITTATORE HYNKEL
E IL BARBIERE EBREO È
PURAMENTE CASUALE


[schermata successiva]

Questa storia si svolge
tra due guerre mondiali,
un arco di tempo in cui la follia prese
il sopravvento, la libertà fu calpestata
e l'umanità
messa in discussione.

Citazioni

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Durante l'ultimo anno della grande guerra la Tomania cominciò a indebolirsi. All'interno era scoppiata la rivoluzione. I suoi diplomatici chiedevano la pace, mentre al fronte l'esercito continuava a combattere, sicuro che la sua macchina bellica avrebbe sconfitto il nemico. Quel giorno la grande Bertha, un cannone con una gittata di centosessanta chilometri, doveva fare il suo debutto sul fronte occidentale e seminare il terrore nel cuore del nemico. A cento chilometri di distanza era il suo bersaglio: la cattedrale di Notre Dame. (Voce narrante)
  • Rivolta in Tomania: il partito hynkeliano si impadronisce del potere. Nel frattempo il soldato ebreo ha perso la memoria ed è rimasto ricoverato in un ospedale militare per molti anni, ignora il profondo cambiamento avvenuto in Tomania. Il dittatore Hynkel governa col pugno di ferro. Sotto l'emblema delle croci accoppiate la libertà è stata bandita e l'unica voce che si ode è quella di Hynkel. (Voce narrante)
  • Adenoid Hynkel ha detto: "Ieri la Tomania era a terra oggi è risorta." [Hynkel ricomincia a parlare] "La democrazia fa schifo. La libertà fa schifo. La libertà di parola fa schifo. La Tomania ha il più grande esercito del mondo. La più grande marina del mondo. Ma per restare grandi dobbiamo sacrificarci. Dobbiamo stringerci la cinta." Il fui parla ora al maresciallo Herring, ministro della guerra. Ora si rivolge al ministro dell'interno Garbitsch. Sua eccellenza ricorda le prime lotte sostenute insieme ai suoi fedeli camerati. Sua eccellenza ha vantato le doti della razza ariana. Sua eccellenza ha fatto qualche apprezzamento sulla razza ebraica. In conclusione il fui ha osservato che nei riguardi del resto del mondo egli nutre soltanto intenzioni pacifiche. (Heinrich Schtick, traduttore) [voce fuori campo]
  • Sua eccellenza sembra compiaciuto dall'accoglienza di un gruppo di bambini tomanici con le loro madri. Una madre gli porge la sua bambina. La piccina sorride e sembra voler dimostrare il proprio entusiasmo. [quando Hynkel lascia la bambina si ritrova con la mano sporca] Sua eccellenza lascia la scena del suo trionfo e rientra alla cancelleria per la Hynkel Straße dove troneggiano i capolavori della Tomania: la Venere di oggi e il Pensatore di domani. [si vedono le versioni della Venere di Milo e de Il pensatore di Rodin che fanno il saluto romano] (Heinrich Schtick, traduttore) [voce fuori campo]
  • Dobbiamo far sì che il popolo li odi. Secondo me la violenza contro gli ebrei può far dimenticare lo stomaco vuoto. (Garbitsch)
  • Oh, dovrò lavare tutto di nuovo! Porci! (Hannah) [dopo che le camicie grigie le hanno lanciato i pomodori addosso]
  • Il palazzo di Hynkel è il centro di una gigantesca organizzazione impegnata a costruire la più grande macchina bellica del mondo. Motore di essa: la dinamica energia di Adenoid Hynkel. La sua attività incessante lo tiene occupato in ogni momento della giornata. (Voce narrante)
 
«Aut Caesar, aut nullus. Imperatore del mondo. Mh, il mio mondo!» (dittatore Adenoid Hynkel)
  • Aut Caesar, aut nullus. Imperatore del mondo. Mh, il mio mondo! [ride] (Hynkel)
  • Schultz, vi serve una vacanza: aria fresca, un po' di ginnastica all'aperto... vi mando in campo di concentramento! (Hynkel)
  • Guardi quella stella. Non è meravigliosa? Lo sa? Hynkel con tutto il suo potere non potrà mai toccarla. (Hannah) [al barbiere ebreo]
  • Al maresciallo Herring. All'invasione dell'Ostria. (Hynkel) [brindisi]
  • Hynkelino! (Bonito Napoloni) [salutando Hynkel]
 
Hynkel e Bonito Napoloni
  • Ah, be', io me ne frego! (Bonito Napoloni)
  • Corona veniet electis. La vittoria premierà i meritevoli. Oggi democrazia, libertà ed uguaglianza sono parole inconcepibili. Nessuna nazione può progredire con tali idee. Esse sono d'intralcio all'azione, quindi onestamente le aboliamo. In futuro ognuno servirà gli interessi dello Stato in assoluta obbedienza e guai a quanti rifiutano di farlo. A tutti gli ebrei e agli altri non ariani verranno tolti i diritti di cittadinanza. Si tratta di esseri inferiori e pertanto nemici dello Stato. È dovere di ogni buon ariano odiarli e disprezzarli. Da oggi in poi questa nazione farà parte dell'Impero Tomanico e il popolo di questa nazione obbedirà alle leggi imposte dal nostro grande condottiero, il dittatore di Tomania, il conquistatore dell'Ostria, il futuro imperatore del mondo! (Garbitsch) [annunciando il discorso di Hynkel]

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

 
Il barbiere ebreo e Schultz sottosopra
  • [Nel 1918 durante la prima guerra mondiale, su un aeroplano sottosopra]
    Schultz: Che c'è là sotto?
    Barbiere ebreo [guardando giù (in realtà verso il cielo)]: Si direbbe il sole.
    Schultz: Il sole?
    Barbiere ebreo: Sembra che splenda alla rovescia.
    Schultz: Ah, che sete! Com'è la benzina?
    Barbiere ebreo: Orribile, non le consiglio di berla!
  • Schultz: Che strano. Avevo pensato che tu fossi ariano.
    Barbiere ebreo: Sono vegetariano.
  • Professor Herr Kibitzen [indossando un'uniforme antiproiettile]: Eccellenza, l'azione vale più delle parole: un'uniforme a prova di pallottola.
    Herring. Assolutamente perfetta, al 100%!
    Professor Herr Kibitzen [si mette davanti a Hynkel e gli porge una pistola pronunciando le sue ultime parole]: Sparate!
    Hynkel [spara a Kibitzen, che stramazza a terra]: Va perfezionata.
  • Hynkel: Che cos'è?
    Herring: Un paracadute. Il più pratico del mondo! Si porta come un cappello. Si apre in appena dieci metri. Dimostrate, professore.
    Professore: [ultime parole] Heil, Hynkel! [si butta giù dalla finestra, ma il paracadute non si apre]
    Hynkel: Herring, perché mi fai sciupare il tempo così?
  • Hynkel: Garbitsch, che significano questi stanziamenti? Venticinque milioni per campi di concentramento. Mi sembra leggermente esagerato.
    Garbitsch: Ho dovuto fare qualche arresto.
    Hynkel: "Qualche"? Quanti?
    Garbitsch: Niente di astronomico. Cinque o diecimila.
    Hynkel: Oh.
    Garbitsch: Al giorno.
    Hynkel: Al giorno?!
    Garbitsch: Alcuni insoddisfatti, eccellenza.
    Hynkel: Di cosa insoddisfatti?
    Garbitsch: Orario di lavoro, le paghe ridotte, poi i cibi sintetici, la qualità della segatura nel pane...
    Hynkel: Ma che pretendono? È del migliore legname che esista al mondo!
    Garbitsch: Cionondimeno la situazione si va facendo pericolosa. Il popolo è stanco, bisogna distrarlo.
    Hynkel: Il popolo? Bah!
    Garbitsch: Potremmo spingerci oltre con gli ebrei, bruciare un po' delle loro case. Un assalto spettacolare al ghetto sarebbe un ottimo diversivo.
    Hynkel: Faremo qualcosa di più drammatico: è il momento di invadere l'Ostria. Quando possiamo esser pronti?
    Garbitsch: Secondo Herring fra 3 mesi.
    Hynkel: Non posso aspettare tanto, e poi Napoloni potrebbe invadere l'Ostria prima di me. Devo agire ora.
    Garbitsch: Dovremo fare un debito cospicuo.
    Hynkel: Facciamolo, facciamolo!
    Garbitsch: Le banche estere ce lo rifiutano, ma forse c'è un uomo che potrebbe finanziarci: Epstein.
    Hynkel: Epstein? È ebreo, no?
    Garbitsch: Sì.
    Hynkel: Be', saremo lunganimi. Prenderemo i quattrini da Epstein.
    Garbitsch: Potrebbe essere difficile, data la nostra politica verso il suo popolo.
    Hynkel: Allora cambieremo politica nei riguardi del suo popolo. Di' al comandante Schultz che in futuro le persecuzioni contro gli ebrei devono cessare, almeno... finché non avremo il prestito.
 
Hannah e il barbiere ebreo nella scena della "rasatura"
  • Hannah: Sogna mai ad occhi aperti? Io sì. Sono gli unici momenti di felicità per me. Sognare...
    Barbiere ebreo: Si appoggi.
    Hannah [si appoggia al sedile da barbiere]: A volte mi distraggo e rimango con la testa fra le nuvole. A lei capita? Lo sa che ci somigliano noi due?
    Barbiere ebreo: Davvero?
    Hannah: Sì, tutti e due siamo distratti!
    Barbiere ebreo: Lei crede?
    Hannah: Eh, sì! [intanto il barbiere senza rendersi conto di quello che sta facendo le spalma la schiuma da barba sul viso] La gente distratta mi piace.
    Barbiere ebreo: Mh-mh.
    Hannah: Come quello che metteva l'orologio nell'acqua calda tenendo l'uovo in mano!
    [Ridono]
    Barbiere ebreo: Naa! L'uovo in mano!
    Hannah: Dicono che tutti i geni siano distratti. È assodato, pare. I miei dicevano di no. Certo, per lei c'è un motivo: è stato ferito in guerra. Io sono nata così! [si mette a canticchiare mentre il barbiere le "rade" una guancia] Chissà perché alle donne non crescono i baffi...
    Barbiere ebreo: Mh-mh. ...Cosa?! [si rendono conto]
  • Garbitsch: I bruni sono turbolenti, peggio degli ebrei.
    Hynkel: Sterminiamoli.
    Garbitsch: Lentamente, non così in fretta. Ci sbarazzeremo prima degli ebrei, poi dei bruni.
    Hynkel: Non ci sarà pace finché non avremo la pura razza ariana! Che meraviglia, la Tomania... una nazione di biondi dagli occhi blu.
    Garbitsch: Perché non un'Europa, un'Asia, un'America bionde?
    Hynkel: ...un mondo biondo.
    Garbitsch: Unico bruno: il dittatore.
    Hynkel: Dittatore del mondo!
    Garbitsch: Perché no? Aut Caesar, aut nullus. Il mondo è debole, esausto, impaurito. Nessuno oserà opporsi a voi.
    Hynkel: Dittatore del mondo!
    Garbitsch: È il vostro destino: stermineremo gli ebrei, elimineremo i bruni e creeremo finalmente la pura razza ariana!
    Hynkel: Bellissimi biondi ariani!
    Garbitsch: Vi ameranno, vi adoreranno, vi venereranno come un Dio!
    Hynkel: Ah, non dire così! Mi fai avere paura di me stesso!
 
Il barbiere ebreo, scambiato per il dittatore Hynkel, pronuncia il suo discorso

Barbiere ebreo [nei panni di Hynkel]: Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca a far le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti; la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico: non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!
Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di San Luca è scritto: "Il Regno di Dio è nel cuore dell'uomo".[1] Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse, e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!
[La folla lo acclama. Quindi, durante l'ultima parte del discorso viene inquadrata Hannah, che sta ascoltando il messaggio alla radio e ha riconosciuto la voce del barbiere]
Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Hannah: le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce, e vivremo in un mondo nuovo: un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto, Hannah: l'animo umano troverà le sue ali, e finalmente comincerà a volare. A volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro... il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.
Signor Jaeckel: Hannah, hai sentito che ha detto?
Hannah: Ascoltate...

Citazioni su Il grande dittatore

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  • Benvenuti nella macchina del tempo! Vi porteremo indietro nel tempo nel passato, all'anno 1939, quando Charlie Chaplin e il suo malvagio regime Nazista resero schiava l'Europa e tentarono di conquistare il mondo! Ma poi emerse una forza più grande, le Nazioni Unite, che si unirono per disunire i Nazisti! Per sempre. (Idiocracy)
  • Più che in qualunque trovata comica, credo che il fascino di Chaplin stia nella sua capacità di riaffermare la verità – soffocata dal fascismo e anche, fatto piuttosto comico, dal socialismo – che vox populi è uguale a vox Dei e che i giganti sono vermiciattoli. (George Orwell)
  • Se avessi conosciuto gli orrori dei campi di concentramento tedeschi non avrei potuto fare Il dittatore; non avrei certo potuto prendermi gioco della follia omicida dei nazisti. (Charlie Chaplin)

Frasi promozionali

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  • Ancora una volta il mondo intero ride.
Once again the whole world laughs.[2]
  • Charlie Chaplin nel suo più grande ruolo.
Charlie Chaplin in his greatest role.[3]
  • Il capolavoro della commedia!
The comedy masterpiece![4]
  • Il mondo ricomincerà presto a ridere.[5]
  • Il più grande comico del mondo è tornato.
World's greatest Comedian-is back![6]
  • Molti hanno cercato di imitarlo, qualcuno ci prova ancora.[7]
Trailer in inglese
  • Vi ricorda qualcosa? Be', certamente l'avrete riconosciuto. È Adenoid Hynkel, il fui di Tomania. Scommetto che riconoscete anche lui. È Charlie. Il meraviglioso, straordinario Charlie Chaplin. Per uno strano caso lo spietato dittatore e Charlie si assomigliano come due gocce d'acqua, eccetto per il fatto che Adenoid Hynkel fa tremare milioni di persone, mentre Charlie le fa morire... dalle risate. E ora gli altri grandi personaggi della nostra storia: Bonito Napoloni, dittatore di Batalia; [...] il maresciallo Herring, braccio destro di Hynkel; il signor Garbitsch, suo braccio sinistro; e per finire il piccolo barbiere e Hannah, l'adorabile coraggiosa Hannah. Il grande dittatore, capolavoro di Charlie Chaplin. Il film più divertente mai realizzato.
Does this remind you of anything? Well, of course you recognise him. It's Adenoid Hynkel, the fui of Tomania. I bet you recognise him too. It's Charlie. The wonderful, the extraordinary Charlie Chaplin. By a strange pick of fate the ruthless dictator and Charlie resemble each other like two peas in a pod, except that while Adenoid Hynkel make millions of people tremble, Charlie makes them die... of laughter. And now for the other great characters in our story: Benzino Napoloni, the dictator of Bacteria; [...] marshall Herring, Hynkel's right hand; Herr Garbitsch, his left hand; and finally the little barber and Hannah, the lovely brave Hannah. "The Grat Dictator", Charlie Chaplin's masterpiece. The funniest film ever made.[8]
  1. Cfr. Gesù, Lc, 17, 21: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!»
  2. Dalla locandina in inglese. Cfr. (EN) Pictures & Photos from Il grande dittatore (1940), IMDb.com
  3. Dalla locandina in inglese. Cfr. (EN) Pictures & Photos from Il grande dittatore (1940), IMDb.com
  4. Dalla locandina in inglese. Cfr. (EN) Great Dictator Poster, movieposter.com
  5. Dalla locandina in italiano della versione restaurata. Cfr. Locandina restauro Il grande dittatore, ilcinemaritrovato.it
  6. Dalla locandina in inglese. Cfr. (EN) Great Dictator Poster, movieposter.com
  7. Dalla locandina in italiano. Cfr. Locandina Il grande dittatore, comingsoon.it
  8. Dal trailer in inglese. Cfr. The Great Dictator trailer (1940).webm

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