Nulla

assenza o inesistenza di un qualcosa

Citazioni sul nulla.

Citazioni

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  • Al nulla manca per giunta uno che l'osservi. (Friedrich Georg Jünger)
  • Amo parlare del nulla, padre. È la sola cosa di cui so tutto. (Oscar Wilde)
  • C'è in questa idea del nulla qualcosa di sorprendentemente affascinante, di improvvisamente nuovo, di irresistibilmente attraente. Perché rifiutare il Nulla? Sento con una chiarezza che mi traversa tutto il corpo, sento con lo stomaco, con le punte dei piedi, l'eroico, il bello, il dolce del Nulla. E una commozione immensa m'irrora di lui che si avvia al Nulla. Fortunato! Quale trasformazione! Quale novità! È un sole nero che attira con la sua luce negativa. Una luce alla quale non si resiste, non si resiste, non si resiste. (Alberto Savinio)
  • Che cos'è il Tutto? Nient'altro che il Nulla: esso si strozza da sé, e giù s'ingoia voracemente: ecco a che si riduce la perfida ciarlataneria secondo la quale esisterebbe qualcosa! Se infatti una sola volta lo strozzamento sostasse, il Nulla balzerebbe evidente agli occhi degli uomini, da farli inorridire; i folli chiamano eternità questo fermarsi! – ma no, è proprio il Nulla invece, la morte assoluta – poiché la vita consiste solamente in un ininterrotto morire. (Ernst August Klingemann)
  • Ci sono più spiegazioni che non portano a nulla, e sono definitive, di altre che portano a qualcosa ma rimangono aperte. E così, che resta di tutto il dolore che ho creduto di soffrire? Niente, soltanto delle reminiscenze contraffatte, delle fiabe apocrife. (Aldo Busi)
  • – Cosa è il nulla?
    – A ben riflettere, è tutto il passato dove si è riversata l'essenza delle cose. (Giuseppe Bonaviri)
  • E magari vai a scavare il niente e scopri che li sotto non c'è niente, e allora guardi sotto quel niente e sotto c'è dell'altro niente, così continui a guardare un niente e un altro niente tutta la vita perché continui a pensare che sotto tutto quel niente qualcosa ci deve pur esser, ma tutto quello che trovi è il niente. (BoJack Horseman)
  • Essere nulla per essere al proprio vero posto nel tutto. (Simone Weil)
  • I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto. (Giacomo Leopardi)
  • Il culmine della follia non è forse pensare che l'essere è il nulla? E «nichilismo» non è forse, innanzitutto, pensare che l'essere è nulla? E non è forse per questo antico pensiero che possono esser maturate tutte le radicali distruzioni che scandiscono la storia dell'Occidente? (Emanuele Severino)
  • Il nulla è l'ombra di Dio. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Il nulla fa la sua apparizione più scontata in fisica nello spazio vuoto, introdotto in Oriente dal taoismo. Nel Tao Tze Ching (XI) si afferma che l'utilità delle cose, dai vasi alle abitazioni, sta non in esse, ma nei vuoti che delimitano. [...] Il vuoto è unanimemente considerato sia il principio ultimo della realtà, che il fine ultimo della saggezza, in molti classici orientali: nella Chandogya Upanishad induista si legge che «brahman è il vuoto». (Piergiorgio Odifreddi)
  • Il nulla non vale come risultato ma come punto di partenza del pensiero. (Franz Rosenzweig)
  • Il nulla per il buddhismo (a dire il vero per l'Oriente in generale) non comporta il significato leggermente sinistro che gli attribuiamo noi. Coincide con un'esperienza-limite della luce o, se si vuole, con uno stato di eterna assenza luminosa, di vuoto radioso: è l'essere che ha trionfato su tutte le sue proprietà, o piuttosto un non-essere supremamente positivo che dispensa una felicità senza materia, senza substrato, senza alcun appoggio in qualsiasi mondo. (Emil Cioran)
  • La parola più vera, la parola più esatta, quella più densa di significato è la parola «nulla». (Jules Renard)
  • La vista stessa del mio nulla, anziché affliggermi, mi aiuta a dimenticarmi e a pensare soltanto a colui che è tutto. (Charles de Foucauld)
  • Nulla può causare più problemi del nulla. (Ian Stewart)
  • Nulla viene dal nulla, come nulla ritorna nel nulla. (Marco Aurelio)
  • Per arrivare a essere tutto | non voler essere nulla in nulla. (Giovanni della Croce)
  • O Dea, ciò in cui tutti i fenomeni sono distrutti [perdendo la loro natura fenomenica] quello è considerato essere nulla. (Svacchanda Tantra)
  • Perché non c'è potrebbe anche essere una ragione sufficiente per scrivere un libro sul nulla, soprattutto se l'autore ne ha già scritto uno sul tutto. Ma, fortunatamente, vi sono ragioni migliori per farlo. Se si considerano i problemi cruciali che hanno stimolato il progresso lungo le direttrici più antiche e battute della ricerca umana, si ritrova il nulla, di volta in volta adeguatamente travestito da qualcosa, sempre prossimo al centro delle questioni. (John David Barrow)
  • Riposare nella perfezione è il sogno di chi tende all'eccelso, e non è forse il nulla una forma di perfezione? (Thomas Mann)
  • Se il nulla fosse pensabile sarebbe come cancellare l'esistenza del Dio Creatore e questo è impossibile perché la sua creazione è sotto gli occhi di tutti. (Raffaele La Capria)
  • «Siamo pieni di niente» dicevano «e per noi niente è pieno...». (Charles Bukowski)
  • Visto a partire dalla metafisica (cioè a partire dal problema dell'essere [Seinsfrage] nella forma: che cos'è l'ente?), l'essenza nascosta dell'essere (il rifiuto) si rivela come il mero non-essente, il nulla. Ma il nulla come nulla [Nichthafte] dell'ente è la più radicale controparte del semplice niente [Nichtige]. Il nulla non è mai un mero niente, come non è affatto qualcosa, alla stregua di un oggetto; il nulla è l'essere stesso, la cui verità sopravverrà all'uomo quando si sarà oltrepassato come soggetto, cioè quando non si rappresenterà più l'ente come oggetto. (Martin Heidegger)
  • È possibile farsi dal nulla, ma quel "nulla" dev'essere di prima qualità.
  • Il nulla assume talvolta forme molto concrete.
  • Il nulla è grande! Quanti filosofi ci abitano!
  • Il nulla è molto capiente.
  • Il nulla occupa troppo spazio nel mondo.
  • La conoscenza che il non essere è migliore dell'essere, o che la vita è un inferno e che la dolce quieta notte della morte assoluta è l'annullamento di questo inferno.
  • Poi Dio è di fatto passato dal sovraessere, attraverso il divenire, nel non-essere; Egli, attraverso il processo del mondo ha trovato ciò che, impedito dalla sua stessa essenza, non poté raggiungere immediatamente, il non-essere. Ora la regione del trascendente tramonta – ora (nel nostro pensiero) è tramontata anche quella immanente; e noi, secondo la nostra Weltanschauung lo vediamo rimosso, ovvero profondamente liberato nell'assoluto nulla, l'assoluto vuoto, nel nihil negativum. Ormai è totalmente compiuto.
  • Questo mondo è per la mia dottrina un singolare immenso processo, che non è né una ripetizione né può avere ripetizioni; poiché prima di esso esisteva il sovraessere trascendente e dopo di esso il nihil negativum. E quest'ultimo non è nessuna vana affermazione. La deduzione di ciò è del tutto logica, e tutto in natura conferma il risultato, secondo il quale giustamente uno spirito debole e tremante dovrebbe andare in rovina, anche se il saggio tremerà nel suo profondo solo di gioia sino ad allora. Niente sarà più, niente, niente, niente! – Oh, quale sguardo nel vuoto assoluto!

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