Popolo

insieme delle persone fisiche che sono in rapporto di cittadinanza con uno Stato

Citazioni sul popolo.

Citazioni

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  • Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. (Benedetto Croce)
  • Ben io ti dico, che mia patria è quella | Che nel popolo sta. (Vincenzo Monti)
  • Chi disse uno populo disse veramente uno pazzo; perché è uno monstro pieno di confusione e di errori, e le sue vane opinione sono tanto lontane dalla verità, quanto è, secondo Ptolomeo, la Spagna dalla India. (Francesco Guicciardini)
  • Come da uno giudice incapace e imperito non si possono aspettare sentenze rette così da uno popolo che è pieno di confusione e di ignoranza non si può aspettare, se non per caso, elezione o deliberazione prudente o ragionevole. (Francesco Guicciardini)
  • Come fare di un popolo il padrone di se stesso, se non è sottomesso a Dio? (Alexis de Tocqueville)
  • Come il popolo è l'asino: utile, paziente e bastonato. (Francesco Domenico Guerrazzi)
  • Dappertutto infiammano i popoli e chiedono libertà, uguaglianza e felicità, pretendono ascolto e diritti anche gli ultimi tra i cristiani, il mondo ribolle di passioni e lotte, di battaglie e rivolte. (Flavio Soriga)
  • E il popolo, che non sa contenersi giammai ne' debiti limiti, dalla servitù, che venia di soffrir sotto i grandi, appena restituito in libertà, trascorse immantinenti sotto un principe buono quasi in una certa licenza. (Rosario Gregorio)
  • È molto meglio per un popolo l'avere un ordinamento cattivo che non essere ordinato affatto. (Napoleone Bonaparte)
  • È questo il costume del popolo: oggi ti va contro, ma domani t'appoggerà. (Lucio Pomponio)
  • Fino a oggi, tutti i popoli sono periti per mancanza di generosità: Sparta sarebbe sopravvissuta più a lungo se avesse interessato gli iloti alla sua sopravvivenza. (Marguerite Yourcenar)
  • Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti; giudica, più che dall'intento, dalla fortuna; chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l'onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre. (Ugo Foscolo)
  • Guai al popolo che per la speranza di una grandezza impossibile o per semplice disperazione giunge a considerare il suo «Capo» come un essere provvidenziale e sacro, dotato di un potere magico e di un'onnipotenza miracolosa. Di sacro non c'è altro che il diritto naturale della persona umana. (Karl Jaspers)
  • I capi vanno e vengono, ma il popolo rimane. Solo il popolo è immortale. (Iosif Stalin)
  • I popoli festeggiano un giorno quegli stessi che lapidano in un altro. (Mariano José Pereira da Fonseca)
  • I popoli non hanno morale. Se ne è mai visto uno sacrificarsi per un altro? Quando hanno potenza si impongono sui più deboli, come la natura riempie il vuoto. (Emanuele Severino)
  • Il fatto è che a forza di saggezza dei popoli, i popoli sono sempre morti di fame. (Prima della rivoluzione)
  • Il giudizio della coltura d'un popolo, riferito alle diverse epoche della sua storia, non dipende già dal catalogo de' suoi dotti, ma dalla conoscenza del gusto o sia della tempera che le facoltà dell'animo hanno preso ne' diversi gradi del diloro sviluppo. (David Winspeare)
  • Il più importante di tutti è il popolo, poi viene lo Stato: l'imperatore è quello che conta meno. (Mencio)
  • I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello. (Papa Paolo VI)
  • I popoli, al pari degli individui, tanto possono quanto sanno. (Aristide Gabelli)
  • I popoli, come gli individui, hanno particolari inclinazioni: alcuni sono portati all'ira, altri all'audacia, altri alla viltà. (Tito Livio, attribuita ad Astimede)
  • I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. (V per Vendetta)
  • I popoli puramente pastori non sono stati in tutt'i tempi e non sono anche oggigiorno, se non orde di briganti, e di ladri. Nella loro vita vagabonda essi riguardano tutti i frutti della terra come loro appartenenti di dritto: essi non hanno idea alcuna delle proprietà territoriali, di cui le leggi primitive sono la base, o la sorgente di quasi tutte le leggi civili; essi ignorano soprattutto queste convenzioni posteriori, che sono venute bentosto nelle società agricole e commercianti, a consacrare indistintamente ed in una maniera eguale tutti i generi di proprietà. (Pierre Jean Georges Cabanis)
  • I repubblicani [...] sono umani e sensibili. Soltanto i despoti sostengono che la pena di morte è un attriburo necessario all'autorità. Il popolo sovrano un giorno l'abolirà. (Anatole France)
  • Il carattere dei popoli può rilevarsi dalle forme più caratteristiche delle loro religioni. (William Boyd)
  • Il popolo è come il bambino che impara a camminare dopo molte cadute. (Luigi Settembrini)
  • Il popolo freme, sussurra, si accalca, brontola, strepita, acclama, fischia, deride, dileggia, minaccia, ondeggia, schiamazza, si indigna, avanza. E poi torna a casa per cena. (Alfredo Accatino)
  • Il popolo ha perduto il suo proprio carattere, la sua originalità razziale e culturale ed è diventato un immenso serbatoio di stupidi intrighi, cui si aggiunge un minuscolo semenzaio di futuri borghesi. (Georges Bernanos)
  • Il popolo può essere tiranno di se stesso: e spesso è stato così. (Karl Ludwig Börne)
  • Il vulgo sciocco | Vuol sempre a parte d'ogni cosa i Dei. (Scipione Maffei)
  • L'oppio è ormai la religione dei popoli. (Ennio Flaiano)
  • La giustizia fa onore ad una nazione, ma il peccato segna il destino dei popoli. (Bibbia, Proverbi)
  • La grandezza d'un popolo dovrebbe saper entrare in ogni suo membro. (Stanisław Jerzy Lec)
  • La grandezza morale di un popolo si misura dal coraggio con cui esso subisce le avversità della sorte, sopporta le sventure, affronta i pericoli, trasforma gli ostacoli in alimento di propositi e di azione, va incontro al suo incerto avvenire. (Enrico De Nicola)
  • La natura de' popoli prima è cruda; dipoi severa, quindi benigna, appresso dilicata, finalmente dissoluta. (Giambattista Vico)
  • Lasciamo il '48 – fece Bakunin – Dio non fa parte delle nozioni umane, e la sovranità del popolo è la più sottile delle gherminelle politiche. (Riccardo Bacchelli)
  • Nei popoli piccoli, dal regnante al pastore-cantante, su ogni punto trema e si spezza qualcosa che sta tra due equilibri, uno che si perde e l'altro che si viene a creare. Nei piccoli popoli è in atto quello che la storia dell'arte chiama Rinascimento e che invece le scienze naturali chiamano molto meglio: elementi degli eventi. I popoli piccoli, infatti, sono materiale più cosmico che europeo, il quale per volontà divina può entrare in un attimo in nuovi eventi, diventare nuovo mondo; ovviamente, per volontà divina può anche essere sospinto più in profondità tra gli elementi. È un gioco sul filo di lama, è un risplendere e spegnersi in una goccia di rugiada. È la poesia del popolo piccolo, dappertutto e quindi anche nella pittura. (Isidora Sekulić)
  • Nella sua semplicità popolare il cittadino non sofisticato, passando dinanzi al parlamento o ai ministeri, è talora indotto a porre il dubbio se sia proprio lì che si governi l'Italia. (Giulio Andreotti)
  • Nessuno pensi di piegarci senza avere prima duramente combattuto. Un popolo geloso del suo onore non può usare linguaggio, né avere atteggiamento diverso! (Benito Mussolini)
  • Noi non scriviamo per il popolo. Qualsiasi tipo di arte si rivolge solo all'aristocrazia intellettuale di una nazione. (Guy de Maupassant)
  • Non c'è riposo per i popoli liberi: il riposo è un'idea monarchica. (Georges Clemenceau)
  • Ogni popolo è autonomo; o con altri vocaboli, ogni Stato vero è libero ed inviolabile inverso tutti i popoli e tutti gli Stati. (Terenzio Mamiani)
  • Perché la colpa de' regnanti, o Padre, | Negli innocenti popoli è punita? (Vincenzo Monti)
  • Popolo ingiusto è popolo tiranno; Ed io l'amore de' tiranni abborro. (Vincenzo Monti)
  • Quando il popolo ha paura del governo, c'è tirannia. Quando il governo ha paura del popolo, c'è libertà. (Thomas Jefferson)
  • Quanto è più libero il popolo, tanto più è grande, attivo e amante del suo governo, e più volentieri contribuisce al di lui mantenimento. (Bernardo Tanucci)
  • Si rivolga al Popolo. Lasci che sia lui a guidarla. In perfetto silenzio, di solito riesce a farlo. Ma deve dirgli la verità, nuda e cruda. (L'ora più buia)
  • Sono convinto che i popoli sono come il vento: sono dappertutto, hanno voce e sono pieni di energia; ma oggi i popoli non hanno i migliori dirigenti. Costruiamoli! (Isaías Rodríguez)
  • Un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia. (Benito Mussolini)
  • Un popolo corrotto non può tollerare un governo che non sia corruttore. (Mariano José Pereira da Fonseca)
  • Il popolo non elegge chi lo cura, ma chi lo droga.
  • Il popolo sopporta di essere derubato, purché non si smetta di adularlo.
  • L'amore per il popolo è vocazione aristocratica. Il democratico lo esercita soltanto in periodo elettorale.
  • Non appena le norme che ci rendono civili si allentano, il popolo servile, che grugnisce in ciascuno di noi, scatena i suoi torvi appetiti.
  • Il popolo molte volte desidera la rovina sua, ingannato da una falsa specie di bene: e come le grandi speranze e gagliarde promesse facilmente lo muovono.
  • Perché in ogni città si trovano questi duoi umori diversi, e nascono da questo, che il popolo desidera non esser comandato né oppresso da' grandi, e i grandi desiderano comandare e opprimere il popolo; e da questi duoi appetiti diversi surge nelle città uno de' tre effetti, o Principato, o Libertà, o Licenza.
  • Quello del popolo è più onesto fine che quel de' grandi, volendo questi opprimere, e quello non essere oppresso.
  • Dove c'è popolo, è confusione. (proverbio toscano)
  • Guardati da furor di popolo.
  • Il popolo è una palla, che va dov'è spinta.
  • Il popolo piange quando il tiranno ride.
  • Il popolo, il fuoco e l'acqua non si possono domare.
  • La miglior cautela di un popolo libero è di non credere ad alcun tiranno.
  • Nel diritto, nel trono e nel lavoro sta la forza del popolo.
  • Non disprezzare mai la voce del popolo: esso è in molti, e tu sei solo.
  • Odio di popolo, vetro tagliente; favor di popolo, nebbia evanescente.
  • Ogni popolo ha la sua canzone.
  • Pane e feste tengono il popolo quieto.
  • Voce di popolo, voce di Dio.
  • Carna màera, caccia èrasse.[1]
  • Chi a popolo fa trimore d' popole agge timore.[2]
  • Ndò sput' lu pópil' s' fac' na funtàn' ca nun assécch' mai'.[3]
  1. Da carne magra vien fuori il grasso, cioè sul popolo pesano tutti i balzelli.
  2. Chi al popolo dà tremore, del popolo abbia paura.
  3. Dove sputa il popolo sgorga una fontana che non essicca mai.

Bibliografia

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Voci correlate

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