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egli potuto fermare lo spirito, non fosse che un istante, su un progetto così disgustoso, degno di uscire dal cervello di «quella vipera?»

Aveva delirato? Colei era riuscita ad imporglisi ancora una volta, impietosendolo con le sue lagrime?

Aveva ancora potuto crederla capace di un sacrificio, capace di dimenticare il proprio egoismo? Gonzo!

Colei non pensava che a sè. La trovata di quel matrimonio era una suprema astuzia: un colpo di genio.

Mai, mai!...

Albeggiava. Una densa nebbia copriva le rive del fiume, allargandosi sul borgo e sulla campagna.

Leopoldo entrò nella chiesetta appena aperta; piena d’ombra e di mistero. Due preti recitavano mattutino nel piccolo coro.

Suonava la prima messa.

Le solite pinzocchere, i soliti campagnuoli arrivavano alla spicciolata.

Era domenica.

Leopoldo tornò fuori senza aspettare la messa. Il suo animo non era disposto nè alla musica, nè alla preghiera. L’amarezza soffocata gli gonfiava il cuore. Traversò il borgo dove le finestre si aprivano lentamente e gli usci sbadigliavano.

Passando davanti a casa Celanzi vide uscirne tre donne, poi un’altra. Tagliarono la strada diagonalmente

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