odio (  approfondimento) m sing (pl.: odi)

  1. (sociologia) (psicologia) sentimento di forte inimicizia nei confronti di qualcuno o qualcosa
  2. (per estensione) espressione negativa di estremo risentimento con contrarietà e, spesso, vessazione nonché grave rancore immotivato
  3. (per estensione) infimo senso di potenziale vendetta
  4. (per estensione) gelosia negativa contro qualcuno per le sue ricchezze, gli onori a lui fatti, il suo benessere e le sue virtù
  5. (per estensione) volontà di danneggiare ripetutamente qualcuno sino a compiacersi nel vederlo sofferente in modo continuo

odio

  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di odiare
ò | dio

IPA: /ˈɔdjo/

dal latino odium, derivazione di odisse ossia "odiare"

 
«È l'odio che unisce gli esseri umani, mentre l'amore è sempre individuale »
 
«Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.„ »
 
«L'odio suscita litigi, l'amore ricopre ogni colpa »
 
«io odio e amo; forse chiederai come questo può essere. Non so, ma sento che è così: sento e ne soffro.„ »








  • chi semina odio raccoglie tempesta: chi fa del male riceverà un'offesa danno maggiore di quella che ha fatto
sentimento di forte inimicizia
prima persona singolare dell'indicativo presente di odiare

odio m

  1. odio

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