Alessandria della Rocca

comune italiano

Alessandria della Rocca (IPA: [aleˈsːandrja ˈdelːa ˈrɔkːa], Lisciànnira in siciliano) è un comune italiano di 2 466 abitanti[2] del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia.

Alessandria della Rocca
comune
Alessandria della Rocca – Stemma
Alessandria della Rocca – Bandiera
Alessandria della Rocca – Veduta
Alessandria della Rocca – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Agrigento
Amministrazione
SindacoSalvatore Mangione (lista civica Alessandria futura) dal 9-6-2024
Data di istituzione1570
Territorio
Coordinate37°34′10.56″N 13°27′12.47″E
Altitudine533 m s.l.m.
Superficie62,24[1] km²
Abitanti2 466[2] (31-8-2022)
Densità39,62 ab./km²
Comuni confinantiBivona, Cianciana, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina
Altre informazioni
Cod. postale92010
Prefisso0922
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT084002
Cod. catastaleA181
TargaAG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona C, 1 311 GG[4]
Nome abitantialessandrini
PatronoMadonna della Rocca
Giorno festivoUltima Domenica di Agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Alessandria della Rocca
Alessandria della Rocca
Alessandria della Rocca – Mappa
Alessandria della Rocca – Mappa
Posizione del comune di Alessandria della Rocca nel libero consorzio comunale di Agrigento
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il clima è di tipo "mediterraneo" con temperatura media di 26 - 28 °C in luglio e agosto e con punte massime di 30 - 40 °C.

Origini del nome

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Il nome Alessandria della Rocca venne assegnato al paese il 10 maggio 1863, ai sensi del regio decreto 1196, che recepì la delibera del consiglio comunale del 7 novembre 1862. In precedenza, infatti, il Comune ebbe altri nomi. Il primo fu Alessandria della Pietra, nome dovuto all'antico proprietario del feudo, Alessandro Presti, e al vicino Castello della Pietra D'Amico, risalente al periodo saraceno. Nel 1713, divenuto Re di Sicilia Vittorio Amedeo II, vennero istituiti i Municipi: il comune agrigentino assunse il nome di Alessandria di Sicilia, per essere distinta dai comuni omonimi presenti nei vari stati d'Italia. L'appellativo richiama la Madonna della Rocca, patrona del paese.[6]

Alessandria della Rocca venne fondata nel 1570, quando il feudo Presti Alessandro venne elevato a dignità di Comune sotto il titolo di Alessandria della Pietra: il primo signore fu Carlo Barresi, investitosi della baronia di Pietra D'Amico il 20 giugno 1568.[6]

Simboli

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Stemma del Comune
 
Gonfalone del Comune

«Il Comune di Alessandria della Rocca ha un proprio gonfalone costituito da drappo in velluto di colore rosso bruno, sul quale è ricamato lo stemma del Comune così descritto: Aquila coronata portante in petto lo scudo inquartato: nel quarto superiore a destra vaiato; nel quarto superiore a sinistra tre stelle; in quello inferiore a destra una testa di leone; nel quarto inferiore a sinistra un giglio; nel centro un leone rampante.»

Lo stemma comunale è ispirato ai blasoni delle nobili famiglie siciliane Barresi (di vaio minuto d'argento e di rosso, a tre pali d'oro attraversanti[8]) e Di Napoli (d'azzurro, al leone d'oro, sormontato dal motto "Viro constanti" di nero, in fascia, con due stelle d'oro ed un giglio dello stesso, posti nel capo 2 e 1[9]).

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiese del passato
  • Chiesa della Pietà
  • Chiesa delle Alme Santa del Purgatorio
  • Chiesa di Santa Rosalia
  • Chiesa di San Marco
  • Chiesa di Sant'Anna
Chiese ancora presenti
  • Chiesa del Carmine (XVI-XVII secolo) e convento dei Carmelitani. Quest'ultimo è stato restaurato grazie all'intervento dell'amministrazione comunale presieduta dal sindaco Salvatore Mangione (2000). Oggi, all'interno del chiostro, nel periodo estivo, si svolgono varie attività di interesse culturale. Presso il polo monumentale è attestata la "Confraternita di Maria Santissima del Carmine".[6]
  • Chiesa Madre (XVII secolo);[6]
  • Chiesa dell'Immacolata Concezione (XVII secolo);
  • Chiesa del Crocifisso (XVII secolo);[6]
  • Chiesa di San Giovanni Battista (XVII secolo);[6]
  • Chiesa del Convento dei Frati Minori Osservanti Riformati (XVII secolo);
  • Santuario della Madonna della Rocca (XVII secolo).[6]

Architetture civili

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Architetture militari

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello della Pietra d'Amico.

Siti archeologici

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Necropoli di Gruttiddri[6]

Situata in contrada Chinesi, la piccola necropoli presenta tombe del tipo a "forno" o a "grotticelle" scavate ai fianchi di una montagna, chiamata montagna "di li gruttiddri".[10] Le numerose camerette sepolcrali sono di forma circolare, perlopiù con volta tondeggiante. L'assenza di elementi figurati all'interno di esse non permette di stabilire l'epoca. Il materiale rinvenuto all'interno delle grotte (ceramica grossolana impressa) rende l'immagine di una società agricolo-pastorale con insediamenti fissi dal II millennio a.C. Secondo Cesare Sermenghi la necropoli era in origine sicana.[11] Nei dintorni della necropoli sono stati rinvenuti frammenti di anfore e utensileria varia, riferibili a varie epoche (tardo-romanica e paleo-cristiana). Ritrovamenti molto comuni sono tegole caratterizzate da un impasto che va dal giallo, al rossastro, al grigio, sparsi tra gli alberi, a valle della necropoli Gruttiddri. Le tegole sono i resti di piccole abitazioni pastorali che insieme ai numerosi cocci di vasellame grezzo, sono segno di una probabile produzione locale, rapportabile ai sec. XI, XII e XIII. Pezzi di grande valore storico e artistico sono le lucerne romane e frammenti di esse, e le statuette fittili, raffiguranti divinità femminili, testimonianza di una probabile esistenza di spazi religiosi nel settore dell'abitato.

Necropoli sicana Lurdichedda[6]
Vestigia di insediamenti, che vanno dalla preistoria ai vari periodi della storia antica e medievale, sono state rinvenute anche in un altro luogo, poco distante dalla necropoli Gruttiddri e precisamente in contrada Lurdicheddra, dove è stata scoperta un'altra necropoli, più piccola di quella in zona Gruttiddri, ma dalle stesse caratteristiche, ovvero tombe, a forma di grotta, di dimensioni analoghe alle tombe della necropoli Gruttiddri. Nel sito e nella zona circostante sono stati rinvenuti cocci di vasellame, qualcuno di grosse dimensioni, di produzione indigena dei sec. VII e VI a.C.
Cozzo Turco
Alcuni reperti rinvenuti confermano che vi sorgeva un insediamento già nel periodo romano, che fu abitato dal I secolo a.C. al VI secolo. Nella stessa zona è inoltre presente una tomba a Tholos risalente all'VIII secolo a.C.[12].

Un'indagine effettuata da un team dell'istituto archeologico dell'Università Georg-August di Gottinga nel biennio 2009-2010 ha messo in luce circa 200 siti archeologici nei territori di Alessandria della Rocca e di alcuni comuni limitrofi[13].

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere

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Provenienza della popolazione straniera residente (2015)[15]
Romania 59
Nigeria 9

Cultura

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Istruzione

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Biblioteche

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Biblioteca comunale, sita in piazza Marconi.

  • Festa della Madonna della Rocca - ultima domenica di agosto (dal venerdì precedente al martedì successivo)
  • Festa di San Giuseppe - 19 marzo
  • Festival Musica Mediterranea (ultima settimana di agosto).
  • Festa in onore di San Giovanni Battista (24 giugno)

Geografia antropica

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Frazioni

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Al 15º censimento generale della popolazione e delle abitazioni dell'ISTAT (2011), il territorio di Alessandria della Rocca risulta così suddiviso:[16]

Nome Tipologia Abitanti Altitudine Coordinate
Alessandria della Rocca centro abitato / capoluogo comunale 2 979 533 37°34′10.56″N 13°27′12.47″E
Madonna della Rocca nucleo abitato 4 523 37°33′25.75″N 13°27′24.4″E
- Case sparse 135 - -
totale 1 centro abitato + 1 nucleo abitato 3 118 60/700

Economia

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Il territorio del comune è compreso nella zona di produzione del Pistacchio di Raffadali D.O.P.[17]

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
01/1980 06/1981 Ciro Andrea Messina Sindaco [18]
06/1981 06/1983 Alfonso Leto Sindaco [18]
06/1983 06/1985 Ciro Andrea Messina Sindaco [18]
06/1985 11/1985 Giuseppe Gandolfo Sindaco [18]
01/1985 01/1987 Giuseppe Di Girgenti Sindaco [18]
01/1987 06/1988 Ciro Andrea Messina Sindaco [18]
2 giugno 1988 24 maggio 1990 Giuseppe Gandolfo Partito Socialista Italiano Sindaco [19]
24 maggio 1990 5 giugno 1993 Giuseppe Gandolfo Partito Socialista Italiano Sindaco [19]
21 luglio 1993 10 febbraio 1994 Salvatore Mangione Democrazia Cristiana Sindaco [19]
1º luglio 1994 30 agosto 1995 Filippo Arcuri ind.sin. Sindaco [19]
4 dicembre 1995 25 maggio 1998 Salvatore Mangione centro-destra Sindaco [19]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Salvatore Mangione Polo per le Libertà Sindaco [19]
18 giugno 2002 27 maggio 2003 Calogero Gambino Comm. straordinario [19]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Giuseppe Vaccaro centro-sinistra Sindaco [19]
17 giugno 2008 11 giugno 2013 Giulio Luigi Mulè lista civica Sindaco [19]
11 giugno 2013 29 aprile 2019 Alfonso Frisco Sindaco [19]
29 aprile 2019 9 giugno 2024 Giovanna Bubello Sindaco [19]
9 giugno 2024 in carica Salvatore Mangione lista civica Alessandria futura Sindaco [19]

Gemellaggi

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Altre informazioni amministrative

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Il comune di Alessandria della Rocca fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:

Ad agosto si svolge una gara di go kart la Crono gara Go Kart "Città di Alessandria".

  1. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato l'8 luglio 2014.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Clima Sicilia, in Dati Confedilizia. URL consultato il 7 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2002).
  6. ^ a b c d e f g h i j k l Storia di Alessandria della Rocca (PDF), su comune.alessandriadellarocca.ag.it. URL consultato il 13 maggio 2021.
  7. ^ Comune di Alessandria della Rocca, Statuto comunale (PDF), su dait.interno.gov.it, art. 9 Stemma e gonfalone. URL consultato il 13 maggio 2021.
  8. ^ Antonio Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, vol. 2, 1915-1917, p. 30.
  9. ^ Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 2, Presso la direzione del Giornale araldico, 1888, pp. 195-196.
  10. ^ Guerreri, p. 23.
  11. ^ Sermenghi, pp. 133-162.
  12. ^ Sanzeri, 76.
  13. ^ Giornale di Sicilia, pagina 37 del 9 ottobre 2010.
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Dati Istat 31-12-2015, su demo.istat.it. URL consultato il 5 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  16. ^ Alessandria della Rocca - linkedopendata, su datiopen.istat.it. URL consultato il 3 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  17. ^ Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 20 novembre 2020
  18. ^ a b c d e f Sindaci di Alessandria della Rocca, su webcache.googleusercontent.com.
  19. ^ a b c d e f g h i j k l http://amministratori.interno.it/
  20. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato l'8 luglio 2011.

Bibliografia

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  • Associazione Culturale "Alessandria nel Mondo", Guida Turistica e Paesaggistica di Alessandria della Rocca, Comune di Alessandria della Rocca, 2002.
  • Lorenzo Guerreri, Da Eraclea Minoa a Cattolica. La Civiltà Minoica nella Valle dei Platani, Booksprint, 2020, ISBN 8896344948. URL consultato il 13 settembre 2020.
  • Nino Raineri, Alessandria della Rocca: Storia-Tradizioni-Immagini, Comitato per i festeggiamenti in onore della Madonna della Rocca, 1991.
  • Nino Raineri, ...e nacque Alessandria, Comune di Alessandria della Rocca, 2000.
  • Sanzeri Paolo, Sant'Antonino di Cianciana, storia di una Città di nuova fondazione, 2007, Santo Stefano Quisquina.ISBN non esistente
  • Cesare Sermenghi, Mondi minori scomparsi, Palermo, Il Vertice.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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