Alta commissione alleata

L'Alta commissione alleata (nota anche come Alta commissione per la Germania occupata) fu creata il 21 settembre 1949[1] per regolare e supervisionare lo sviluppo della vecchia trizona divenuta la Repubblica Federale Tedesca (all'epoca nota anche come "Germania Ovest").

Descrizione

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È stata creata dopo la rottura tra Stati Uniti, Regno Unito, Francia e URSS nel 1948 nella Commissione alleata di controllo che era allora con sede a Berlino. La commissione si stabilì quindi al Petersberg Hotel vicino a Bonn e cessò le sue funzioni ai sensi delle convenzioni Bonn-Parigi il 5 maggio 1955.[2]

Lo statuto di occupazione definì le prerogative degli alleati occidentali nei confronti del governo tedesco e conservò il diritto di intervenire nei settori militari, economici o di politica estera. Tali diritti sono stati rivisti dall'accordo di Petersberg, firmato diverse settimane dopo.

Con l'istituzione della Repubblica Federale Tedesca (RFT) e l'istituzione dell'Alta commissione, gli incarichi di governatori militari furono aboliti. Al loro posto, i tre alleati occidentali nominarono ciascuno un alto commissario per servire nell'alto commissariato.

Nel maggio 1955 termina la ratifica degli Accordi di Parigi, che ripristina la RFT nella sua sovranità totale.

Alti commissari

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Paese Nome Mandato
  Francia André François-Poncet 21 settembre 1949 – 5 maggio 1955[3]
  Regno Unito Sir Brian Robertson 21 settembre 1949 – 24 giugno 1950
Sir Ivone Kirkpatrick 24 giugno 1950 – 29 settembre 1953
Sir Frederick Millar 29 settembre 1953 – 5 maggio 1955
  Stati Uniti John J. McCloy 2 settembre 1949 – 1º agosto 1952[2]
Walter J. Donnelly 1º agosto 1952 – 11 dicembre 1952
Samuel Reber ad interim 11 dicembre 1952 – 10 febbraio 1953
James Bryant Conant 10 febbraio 1953 – 5 maggio 1955
  1. ^ Satzung der Alliierten Hohen Kommission (1949), su www.verfassungen.de. URL consultato il 28 giugno 2024.
  2. ^ a b Alta commissione alleata, su dodis.ch.
  3. ^ Botschafter in Deutschland seit 1955 - Frankreich in Deutschland, su web.archive.org, 21 luglio 2015. URL consultato il 28 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2015).

Voci correlate

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