Anton Hanak
Anton Hanak (Brünn, 22 marzo 1875 – Vienna, 7 gennaio 1934) è stato uno scultore austriaco.
Biografia
modificaAnton Hanak studiò presso Edmund von Hellmer all'accademia di belle arti di Vienna.[1] Fu un membro della Secessione viennese e della Wiener Werkstätte, nonché il fondatore dell'Österreichischer Werkbund. Le sue opere hanno quasi sempre un carattere simbolico e visionario, a volte vicino all'espressionismo, come L'ultimo uomo (Der letzte Mensch, 1917) o L'uomo che brucia (Der brennende Mensch, 1922).[1][2]
Negli anni 1920, adornò vari edifici di Josef Hoffmann, come la villa della famiglia Primavesi,[2] e altre residenze di Vienna. Egli creò vari busti e monumenti come il monumento ai caduti della prima guerra mondiale Schmerzensmutter (Mater Dolorosa) del cimitero centrale di Vienna, o il busto di Viktor Adler del monumento alla Repubblica. L'ultimo progetto al quale lavorò furono le grandi sculture del Güven Anıtı (che in turco significa "monumento alla fiducia") di Ancara, proposto e avviato da Clemens Holzmeister nel 1931.[2][3] Alla morte dello scultore era rimasto incompiuto e fu Josef Thorak che portò a termine l'opera nel 1936.[3]
Fu un professore all'università di arti applicate di Vienna e poi, nel 1932, dell'Accademia. Dei suoi studenti furono Karl Duldig,[4] Fritz Wotruba, Angela Stadtherr, Adolf Treberer-Treberspurg, Heinz Leinfellner, Gustav Resatz, Hilde Uray, Franz Hagenauer, Ilse Pompe-Niederführ, Jakob Adlhart, Severino Pose, Antonio Pena e Pepi Weixlgärtner-Neutra.[5]
Anton Hanak morì il 7 gennaio del 1934 e la sua tomba si trova al cimitero di Hietzing (gruppo 5, numero 120). Nel quartiere di Penzing, a Vienna, una via porta il suo nome. A Langenzersdorf, un museo è dedicato interamente alle sue opere.[6]
Galleria d'immagini
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Der letzte mensch, situato a Vienna.
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Il busto di Viktor Adler, dal monumento alla Repubblica di Vienna.
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Il Güven Anıtı, situato nei pressi del Güvenpark ancirano.
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La fontana della Magna Mater a Vienna.
Note
modifica- ^ a b (DE) Österreichisches Biographisches Lexikon und biographische Dokumentation, Hanak, Anton (XML), su ISBN 978-3-7001-3213-4, 2003. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ a b c (DE) Gedächtnis des Landes: Personen - Anton Hanak, su Gedächtnis des Landes. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ a b (TR) Güven Park ve Anıt, su libdigitalcollections.ku.edu.tr. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ (EN) Diane Langmore, Australian Dictionary of Biography, 1981-1990, The Miegunyah Press, 1966, ISBN 978-0-522-85382-7. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ (EN) Collection of prints by Pepi Weixlgärtner-Neutra, 1938-1960, su researchworks.oclc.org. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ (DE) Hanak Museum, su web.archive.org, 30 settembre 2009. URL consultato il 14 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2009).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anton Hanak
Collegamenti esterni
modifica- Hanak, Anton, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE) Anton Hanak (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di Anton Hanak, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72188567 · ISNI (EN) 0000 0000 6678 7070 · SBN DDSV128576 · Europeana agent/base/159483 · ULAN (EN) 500054670 · LCCN (EN) n84188565 · GND (DE) 118701312 · BNF (FR) cb131830871 (data) · J9U (EN, HE) 987007271096005171 · CONOR.SI (SL) 56515939 |
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