Ara tricolor
L'ara rossa di Cuba (Ara tricolor Bechstein, 1811) è una specie estinta di pappagallo originaria di Cuba e dell'Isola della Gioventù, un'isola al largo delle coste occidentali di Cuba.[2]
Ara rossa di Cuba | |
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Un acquerello di Jacques Barraband (1800 ca.) | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittacidae |
Sottofamiglia | Psittacinae |
Tribù | Arini |
Genere | Ara |
Specie | A. tricolor |
Nomenclatura binomiale | |
Ara tricolor Bechstein, 1811 | |
Areale | |
Lunga circa 45–50 cm, era una delle più piccole specie del genere Ara[3]. È stata l'ultima specie di ara originaria delle isole dei Caraibi ad essersi estinta[1]. In alcuni musei se ne conservano alcune spoglie, ma nessun uovo è giunto fino a noi[3].
A partire dal 1760 ne venne allevata una coppia presso la ménagerie reale del Castello di Schönbrunn, a Vienna (Austria).
Descrizione
modificaL'ara rossa di Cuba era lunga circa 45–50 cm. Aveva una fronte rossa che sfumava prima in arancione e poi in giallo sulla nuca. Attorno agli occhi presentava un'area di pelle glabra bianca; il becco era marrone scuro, più chiaro all'estremità, e l'iride gialla. Faccia, mento, petto, addome e cosce erano arancioni. Le zampe erano marroni. La parte superiore del dorso era rosso brunastra, ma vi si trovavano anche delle penne verdi. Il groppone, il sottocoda e la parte inferiore del dorso erano azzurri. Le penne delle ali erano marroni, rosse e azzurro violacee. La faccia superiore della coda era di un rosso scuro che si faceva azzurro all'estremità, mentre quella inferiore era rosso brunastra. I maschi e le femmine adulti erano identici nell'aspetto[3].
Estinzione
modificaAttorno al 1800 l'ara rossa di Cuba era piuttosto comune a Cuba e probabilmente viveva anche sull'Isola della Gioventù (chiamata in passato Isola dei Pini)[3]. Agli inizi del XIX secolo la popolazione umana dell'isola aumentò notevolmente di numero e ciò portò ad una susseguente deforestazione su larga scala. Questo uccello veniva anche cacciato a scopo alimentare, nonostante la sua carne avesse un sapore sgradevole[4], e i suoi nidi venivano danneggiati o saccheggiati per catturare esemplari immaturi da tenere come animali da compagnia[1]. Fino al 1849 la specie sembrava cavarsela piuttosto bene almeno in alcune aree remote, ma in seguito la sua popolazione collassò e un suo recupero divenne impossibile. Ne rimangono solamente 19 esemplari impagliati, l'ultimo dei quali venne abbattuto nel 1864 a La Vega, nelle vicinanze della Palude di Zapata, area che sembra essere stata l'ultima roccaforte della specie[1][3]. Una serie di avvistamenti non confermati fanno presumere che questo uccello sia sopravvissuto almeno fino al 1885[1].
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) BirdLife International 2016, Ara tricolor, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittacidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
- ^ a b c d e Errol Fuller, Extinct Birds, Penguin Books (England), 1987, pp. 148–9, ISBN 0-670-81787-2.
- ^ Richard Ellis, No Turning Back: The Life and Death of Animal Species, New York, Harper Perennial, 2004, p. 166, ISBN 0-06-055804-0.
Bibliografia
modifica- Bechstein, Johann Matthäus (1811): [Description of Ara tricolor]. Johann Lathams Allgemeine Übersicht der Vögel 4(1): 64, plate 1
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'ara rossa di Cuba
- Wikispecies contiene informazioni sull'ara rossa di Cuba
Collegamenti esterni
modifica- World Parrot Trust Parrot Encyclopedia - Species Profile
- Ara tricolor skin.
- 3D view of specimen RMNH 110.095 at Naturalis, Leiden (requires QuickTime browser plugin).