Aurana

frazione agricola croata

Aurana[1][2] (in croato Vrana), è una frazione agricola di Poschiane (Croazia, regione zaratina). Il paese, non lontano dalla costa dell'Adriatico, si trova nei pressi del lago omonimo, il più esteso di Croazia, assai poco profondo e oasi avifaunistica.

Aurana
insediamento
(HR) Vrana
Aurana – Veduta
Aurana – Veduta
Localizzazione
StatoCroazia (bandiera) Croazia
Regione Zaratina
ComunePoschiane
Territorio
Coordinate43°57′21.6″N 15°33′43.2″E
Superficie65,9 km²
Abitanti778 (31-8-2021)
Densità11,81 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale23210
Prefisso023
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Aurana
Aurana

Il monastero benedettino di San Gregorio, fondato nei primi anni dell'XI secolo da Béla re d'Ungheria e Croazia, fu in seguito ceduto ai cavalieri Templari che lo trasformarono in fortezza, imponente struttura ancora visibile. Con la soppressione dell'Ordine (1312) il castello, che aveva acquisito giurisdizione sulle importanti città di Sebenico, Nona, Clissa, Cattaro, fu trasferito al Priorato dei Cavalieri di San Giovanni (di Rodi e poi di Malta) trovandosi al centro di importanti vicende internazionali. Nel corso del XIV secolo si alternarono l'autorità di Venezia e ungherese e nel 1386, Gianko Palisna (di origini provenzali), priore di Aurana, volle coinvolgersi nella disputa tra gli Angioini di Ungheria e il principe elettore Sigismondo di Lussemburgo, imprigionando nel vicino castello di Novegradi Elisabetta, vedova di Luigi I d'Ungheria, e Maria loro figlia, destinata sposa a Sigismondo; Elisabetta morì durante l'inverno mentre la figlia Maria venne liberata da una flotta veneta. Nel 1409 Aurana fu acquisita dai veneziani mentre alla fine del secolo principiarono le incursioni ottomane che occuparono il castello nel 1538, nuovamente in mano veneziana nel 1647; le dominazioni turche e veneziane continuarono successivamente ad alternarsi.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il caravanserraglio detto di Maskovic (1644) quasi di fronte all'antico castello, è conservato e restaurato; è il caravanserraglio ottomano più occidentale d'Europa di grande interesse artistico e architettonico, fortemente evocativo.
Sulla strada che costeggia il lago di Aurana[3], a oriente, si trovano, quasi l'uno di fronte all'altro, due importanti siti archeologici di epoche assai diverse.

  1. ^ Touring Club Italiano, Croazia. Zagabria e le città d'arte. Istria, Dalmazia e le isole. I grandi parchi nazionali, Borgaro Torinese (TO), Touring Editore, 2004, p. 27.
  2. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, 2008, pp. 560-569.
  3. ^ Marco Antonio Alberti, Rappresentazione di un tratto di costa adriatica e verso l'interno, il lago e l'abitato di Aurana con l'ubicazione di un costruendo edificio (veduta) Archiviato il 25 dicembre 2014 in Internet Archive., 1644. Archivio di Stato di Venezia, Provveditori da Terra e da Mar, filza 460, disegno 1, neg. 13953, foto 200.

Bibliografia

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  • David Alberto Murolo, Storie della Vrana: destini incrociati tra arte e guerra: Luciano e Francesco Laurana, Giovanni Vrana, Yusuf Maskovic, Ancona, REMEL, 2016 - [1]
  • B. Homan, Gli Angioini di Napoli in Ungheria, Roma, 1938.
  • G. Praga, Storia di Dalmazia, Varese, 1981.

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