Borgo Velino

comune italiano

Borgo Velino (denominato ufficialmente Borghetto fino al 1863; Borghittu in dialetto sabino[4]) è un comune italiano di 942 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio. Fino al 1927 faceva parte della provincia dell'Aquila, in Abruzzo e, dal 1233 al 1861, è stato parte integrante del giustizierato d'Abruzzo e della provincia Abruzzo Ultra II, nel distretto di Cittaducale, con capoluogo L'Aquila.[5]

Borgo Velino
comune
Borgo Velino – Stemma
Borgo Velino – Bandiera
Borgo Velino – Veduta
Borgo Velino – Veduta
Piazza Umberto I con la torre civica
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoEmanuele Berardi (Insieme Nella Continuità) dal 4-10-2021 (3º mandato)
Territorio
Coordinate42°24′N 13°04′E
Altitudine460 m s.l.m.
Superficie18,29 km²
Abitanti942[1] (31-1-2022)
Densità51,5 ab./km²
FrazioniColle Rinaldo
Comuni confinantiAntrodoco, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Fiamignano, Micigliano, Petrella Salto
Altre informazioni
Cod. postale02010
Prefisso0746
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057008
Cod. catastaleA996
TargaRI
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 202 GG[3]
Nome abitantiborghettani
Patronosan Dionigi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borgo Velino
Borgo Velino
Borgo Velino – Mappa
Borgo Velino – Mappa
Posizione del comune di Borgo Velino nella provincia di Rieti
Sito istituzionale

Si trova in prossimità del sito dell'antico centro sabino Viario situato nell'immediata collina alle falde sud-orientali del Terminillo, i cui rari resti sono stati rinvenuti nell'area orientale confinante ad un'antica torre medievale, ora occupata da un campo coltivato.

Geografia fisica

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Territorio

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A 460 m sul livello del mare, Borgo Velino è un paesetto medioevale situato nel piccolo tratto di pianura tra Castel Sant'Angelo e Antrodoco, all'imbocco est della Piana di San Vittorino. Nel territorio comunale insiste parte del gruppo montuoso del Monte Nuria.

È posto alla sinistra del fiume Velino, in un territorio che, sebbene in gran parte montuoso, è assai fertile e produce raccolti abbondanti di granaglie, di castagne e di uva. Molti sono i pascoli nei luoghi più montuosi.

Classificazione climatica: zona E, 2202 GR/G

Il primo antichissimo insediamento umano, che può essere ritenuto “antenato” di Borgo Velino, è Viario. Pare accertato che Viario sorse prima di Roma - o addirittura ai tempi dei Pelasgi - e fu rifugio a pastori provenienti dalla Sabina. Più tardi nacque così il “Borghetto".

Durante il periodo dei Flavi nei dintorni di Borgo Velino era presente una villa romana, dimora dei famosi imperatori. Oggi di quel periodo rimane il c.d. Ninfeo dei Flavi, importante monumento del I secolo, al tempo sicuramente arricchito di statue e mosaici.

Secondo una tradizione ormai consolidata, l'attuale abitato di Borgo Velino, fino al secolo scorso chiamato Borghetto, sarebbe stato fondato nel corso del XIV secolo dagli abitanti del castello di Forca Pretula. La tradizione vuole che a Borgo Velino, presso il Convento della Valle, dimorò San Francesco d'Assisi durante i suoi pellegrinaggi attraverso la Sabina. Il convento esisteva, ad ogni modo, già nei 1472, quando Sisto IV tassò per la somma di 3 once e 8 grana i poveri fraticelli del Borghetto.

Dal 1472 al 1624, fece parte del distretto di Cittaducale e divenne nel Cinquecento fu feudo di Margherita d'Austria. Proprio grazie a lei si ebbe un mutamento profondo della comunità di Borghetto, dovuto soprattutto all'eccessivo aggravio fiscale chiesto al feudo e all'introduzione dei Capitoli, una sorta di codice di comportamento che i Borghettani dovevano tenere nei confronti delle autorità e della cittadinanza stessa. La Madama fece redigere uno statuto speciale appositamente per “Borghetto”, i Capitoli. Alla morte di Margherita, avvenuta ad Ortona nel 1586, i suoi feudi passarono, per successione, ai Farnese, ai quali rimasero fino al 1731.

Nel 1642, fa la sua prima comparsa sulla scena storica il brigante filo spagnolo Giulio Pezzola del Borghetto. La storia del Pezzola, tuttora incerta e per molti aspetti arricchita dalla fantasia popolare, ha fatto di lui il brigante che ha segnato una lunga pagina della storia borghettana.

La sicurezza dei confini del Regno di Napoli, dalle parti di Rieti, Norcia e Cascia, venne seriamente messa in discussione e poi violata dalle truppe francesi, nel dicembre del 1798. A subire i danni maggiori dell'invasione furono proprio le località lungo la Salaria, costrette a più riprese a ospitare gli accampamenti e a fornire vettovaglie e denari al nemico. Così sul finire del 1798, il quadro politico italiano vede la Francia quasi padrona di tutta la penisola (restano indipendenti la Sardegna e gran parte del Regno di Napoli).

Nel giugno del 1863, poco dopo l'Unità d'Italia, il comune cambiò nome da Borghetto a Borgo Velino.[6] Durante l'epoca fascista, Borgo Velino passò dalla provincia dell'Aquila alla neonata provincia di Rieti (1927) mentre l'anno seguente il comune di Borgo Velino fu abolito e reso frazione del comune di Antrodoco. Solo nel dicembre del 1957 Borgo Velino tornò ad essere comune autonomo.[6]

Simboli

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Lo stemma del comune di Borgo Velino è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 24 luglio 2004.[7]

«Di cielo, ai tre colli all'italiana uniti, il centrale più alto e più largo, isolati, posti in cuore, di verde; alla bordatura diminuita di rosso. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di cielo, il motto, in lettere maiuscole e lapidarie romane di nero, INSIGNA FIDELIS BURGHETTI. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di verde con la bordatura di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa di San Matteo apostolo

Impostato su due strade parallele con asse trasversale centrale (che prende il nome di Via degli Otto Cantoni), è caratterizzato da un forte addensamento di abitazioni, cinta murarie ad angoli arrotondati (esempio francese: Rabastens, 1306) e una grande porta turrita sull'asse centrale in direzione di Rieti, il capoluogo di Provincia. Tale impostazione urbanistica si può ricondurre a quello che era lo stile urbanistico angioino.

Architetture religiose

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La chiesa dei santi Dionigi, Rustico ed Eleuterio
  • Chiesa di San Matteo Apostolo (XVIII secolo)
  • Chiesa dei santi Dionigi, Rustico ed Eleuterio (detta di sant'Antonio) (XI secolo)
  • Chiesa di santa Lucia
  • ex Convento di san Francesco (chiamato Convento della Valle)
  • Santuario della Madonna Delle Grazie - Colle Rinaldo (XVII secolo)
  • Chiesa della Natività di Maria Santissima - Colle Rinaldo (XVI secolo)

Architetture civili

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  • Piazza Umberto I
  • Fontana Romanica (XI secolo)
  • Palazzo Pezzola (XVII secolo)

Architetture militari

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  • Resti della Torre del Cassero - Colle Rinaldo (XV secolo)
  • Torre Civica (XIX secolo)

Archeologia

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  • Ninfeo dei Flavi (I secolo): interpretato di solito come parte di una villa o come semplice cisterna; di recente si è affacciata l'ipotesi che sia il ninfeo di un santuario di Diana, a cui si collegherebbe una iscrizione murata nella chiesa dei santi Dionigi, Rustico ed Eleuterio.[8]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2013 la popolazione straniera residente era di 36 persone[10].

Tradizioni e folclore

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  • Festa Maria SS Del S. Amore (quarta domenica di settembre)
  • Festa S. Dionigi (9 ottobre)
  • Festa della Natività di Maria S.S. (Colle Rinaldo, seconda domenica di settembre)

Cultura

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Istruzione

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  • Museo comunale, che si compone di tre sezioni, una dedicata al mondo contadino, una alla flora e fauna locale ed un'altra ad affreschi e oggetti d'arte sacra

Economia

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Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[11]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Borgo Velino 56 0,57% 0,01% 139 0,61% 0,01% 57 142 57 149
Rieti 9 765 2,14% 22 908 1,49% 10 044 23 834 10 407 25 272
Lazio 455 591 1 539 359 457 686 1 510 459 464 094 1 525 471

Nel 2015 le 56 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,57% del totale provinciale (9 765 imprese attive), hanno occupato 139 addetti, lo 0,61% del dato provinciale (22 908 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,28).

Infrastrutture e trasporti

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La strada provinciale 14 nei pressi di Piazza Umberto I

Poco fuori dall'abitato di Borgo Velino scorre la Strada statale 4, l'antica Via Salaria, che collega il comune da una parte a Rieti e Roma, e dall'altra a L'Aquila e Ascoli Piceno.

Il centro storico del paese sorge lungo la strada provinciale 14, il vecchio percorso della Salaria, sostituito dalla variante esterna al centro abitato negli anni Cinquanta.

Ferrovie

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La stazione di Antrodoco-Borgo Velino

Borgo Velino è attraversato dalla linea secondaria Terni-Rieti-L'Aquila ed è servito dalla stazione di Antrodoco-Borgo Velino, posta a circa un chilometro dal centro storico.

Tale linea avrebbe dovuto essere prolungata da un lato verso Roma e dall'altro verso Ascoli Piceno, formando la cosiddetta Ferrovia Salaria, ma tale progetto (più volte approvato sin dalla fine dell'Ottocento) non venne mai realizzato. La costruzione della ferrovia Fara Sabina-Rieti, che completerebbe almeno il tratto Borgo Velino-Rieti-Roma, è prevista dalla legge obiettivo[12] ed è tuttora oggetto di discussione.

Amministrazione

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Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Borgo Velino passò dalla provincia dell'Aquila a quella di Rieti.

Nel 1928 viene aggregato al comune di Antrodoco, dal quale viene separato nel 1957.

Periodo Primo Cittadino Partito Carica Note
1993 1997 Ivano Pompei lista civica Sindaco
1997 2001 Ivano Pompei lista civica Sindaco 2º mandato
2001 2006 Pietro Graziani lista civica Sindaco
2006 2011 Pietro Graziani lista civica Sindaco 2º mandato
2011 2017 Emanuele Berardi lista civica Sempre Uniti per Crescere Sindaco
2017 2021 Emanuele Berardi lista civica Avanti Insieme Sindaco 2º mandato
2021 in carica Emanuele Berardi lista civica Insieme Nella Continuità Sindaco 3º mandato

Altre informazioni amministrative

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Fa parte della Comunità montana del Velino

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 92, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Comuni reatini pronti a lasciare il Lazio - Cronaca - il Centro, su ilcentro.gelocal.it. URL consultato il 6 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2016).
  6. ^ a b Comune ISTAT "057008 Borgo Velino (Rieti)" - Codice Catastale "A996", su Variazioni Amministrative dei comuni dall'Unità d'Italia. URL consultato il 6 settembre 2017.
  7. ^ Borgo Velino (Rieti) D.P.R. 23.07.2004 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e araldica, 2004. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  8. ^ Simone Nardelli, Sabina Archeologica - Itinerari archeologici lungo la via Salaria, Rieti, Amarganta, 2018, p. 66.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  10. ^ Dati ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 7 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2015).
  11. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  12. ^ Nuova linea ferroviaria Passo Corese-Rieti (scheda n. 68), su Sistema Informativo Legge Opere Strategiche. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2016).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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