Bradyporinae
Bradyporinae Burmeister, 1838 è una sottofamiglia di insetti ortotteri della famiglia Tettigoniidae.[1][2]
Bradyporinae | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Polyneoptera |
Sezione | Orthopteroidea |
Ordine | Orthoptera |
Sottordine | Ensifera |
Famiglia | Tettigoniidae |
Sottofamiglia | Bradyporinae Burmeister, 1838 |
Sinonimi | |
Bradyporidae | |
Tribù | |
vedi testo |
Descrizione
modificaLe specie della famiglia Bradyporinae hanno un aspetto tipico, sono tozze e lente, relativamente abbastanza grosse ma con le zampe posteriori, adibite al salto, decisamente corte e sottili rispetto agli altri componenti della famiglia Tettigoniidae. Il pronoto è caratteristico: più o meno concavo e rugoso, costellato di piccole fossette che gli danno un aspetto scabroso. Spesso hanno colorazione che varia dal verde al bruno, ma ci sono specie che possono anche averne di rossastre o vinaccia, ma anche bluastre, e non sono rari individui melanici per la maggior parte dei taxa; solitamente però la colorazione non è uniforme ed è molto variabile anche in una stessa specie, e molti individui possono essere molto appariscenti. Sia il maschio che la femmina sono in grado di produrre canti, anche se le femmine, che lo fanno solo in risposta i maschi, cantano di rado. La femmina è dotata di un ovopositore slanciato e a volte anche molto lungo, a basse solitamente molto ingrossata. I cerci dei maschi possono essere importanti segni distintivi delle varie specie. Sono tutte specie microttere e le ali servono solo a produrre il canto, non sono quindi in grado di volare. Le antenne sono collocate in mezzo agli occhi, leggermente verso il basso; sono più vicine al clipeo che al vertice del capo.[2]
Distribuzione e habitat
modificaSono presenti in Europa, Africa ed Asia.[1] Diffuse in tutto il Mediterraneo, in particolare modo quello occidentale, in Italia sono presenti parecchie specie, la gran parte endemiche, soprattutto dall'Appennino Tosco-Emiliano in giù. In alcuni anni in alcune località soprattutto in meridione risultano addirittura pullulanti, tuttavia non è uno dei raggruppamenti di ortotteri con specie più comuni in Italia.[2]
Biologia
modificaSono più che altro onnivori, talvolta si nutrono di altri ortotteri.[1][2]
Tassonomia
modificaLa famiglia comprende le seguenti tribù:[1]
- tribù Bradyporini Burmeister, 1838
- Bradyporus Charpentier, 1825
- Pycnogaster Graells, 1851
- tribù Ephippigerini Brunner von Wattenwyl, 1878
- Afrosteropleurus Barat, 2012
- Albarracinia Barat, 2012
- Baetica Bolívar, 1903
- Callicrania Bolívar, 1898
- Coracinotus Barat, 2012
- Corsteropleurus Barat, 2012
- Ephippiger Berthold, 1827
- Ephippigerida Bolívar, 1903
- Lluciapomaresius Barat, 2012
- Lucasinova Barat, 2012
- Neocallicrania Pfau, 1996
- Parasteropleurus Barat, 2012
- Platystolus Bolívar, 1878
- Praephippigera Bolívar, 1903
- Sabaterpia Barat, 2012
- Sorapagus Barat, 2012
- Steropleurus Bolívar, 1878
- Synephippius Navás, 1905
- Uromenus Bolívar, 1878
- tribù Zichyini Bolívar, 1901
- Damalacantha Bey-Bienko, 1951
- Deracantha Fischer von Waldheim, 1833
- Deracanthella Bolívar, 1901
- Deracanthina Bey-Bienko, 1951
- Zichya Bolívar, 1901
In Italia sono presenti i generi Ephippiger, Lucasinova, Praephippigera e Uromenus.[1][2]
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) D.C. Eades, D. Otte, M.M. Cigliano e H. Braun, Subfamily Bradyporinae Burmeister, 1838, in Ortoptera Species File Online. Version 5.0/5.0. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ a b c d e Massa B., Fontana P., Buzzetti F.M., Kleukers R., Odé B., Orthoptera, collana Fauna d'Italia, XLVIII, Calderini, 2012, pp. 293-305, ISBN 978-88-506-5408-6.
Altri progetti
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