Camillo Pilotto

attore italiano (1890-1963)

Camillo Pilotto (Roma, 6 febbraio 1888Roma, 27 maggio 1963) è stato un attore italiano.

Camillo Pilotto nel 1939

Biografia

modifica

Fu uno dei più importanti caratteristi sul palcoscenico della prima metà del Novecento. Figlio d'arte – suo padre Libero Pilotto era attore e autore teatrale, sua madre Antonietta Moro era attrice – debuttò sulle scene teatrali nella compagnia di Ermete Novelli nel 1903, a soli 15 anni, e apparve nelle compagnie più famose fino alla fine degli anni cinquanta. Rimarchevole il personaggio di Cotrone da lui interpretato nel secondo dopoguerra ne I giganti della montagna di Pirandello - autore al quale fu personalmente legato e per il quale recitò nella compagnia da lui diretta - per la regia di Strehler[1].

Il suo esordio sul grande schermo avvenne durante il periodo muto, nel film Il sopravvissuto (1916), diretto da Augusto Genina, e per un decennio comparve in un buon numero di pellicole. Con l'avvento del sonoro divenne uno degli esponenti più in vista del cinema dei telefoni bianchi e anche nel dopoguerra prese parte a numerosissimi film, talvolta nel ruolo di protagonista.

Comparve nel primo film sonoro italiano, La canzone dell'amore (1930), diretto da Gennaro Righelli, ma i ruoli più interessanti li ottenne come valido caratterista nei film Il Passatore (1947) di Duilio Coletti e Penne nere (1952) di Oreste Biancoli.

Insieme all'attività cinematografica (oltre 100 film interpretati) negli ultimi anni fece alcune presenze in televisione, dove comparve in diversi sceneggiati di successo, tra i quali Piccolo mondo antico (1957) di Silverio Blasi, Canne al vento (1958) di Mario Landi, Il mulino del Po (1963) di Sandro Bolchi e Le anime morte (1963) di Edmo Fenoglio, l'ultima sua apparizione assoluta mandata in onda postuma.

Filmografia parziale

modifica
 
Camillo Pilotto in Tempo massimo (1934)
 
Camillo Pilotto e Luisa Ferida in Tutta la vita in una notte (1939)

Televisione

modifica

Doppiaggio

modifica

Fu doppiato a sua volta da:

Prosa radiofonica Rai

modifica
  1. ^ a.l., È morto a Roma Camillo Pilotto (PDF), su l'Unità, 28 maggio 1963, p. 7.

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN44208499 · ISNI (EN0000 0000 5937 1675 · SBN RAVV089839 · LCCN (ENnr97043399 · GND (DE1061396266 · BNE (ESXX1285736 (data) · BNF (FRcb14216151w (data) · J9U (ENHE987007447855405171
  NODES
Note 2