Capo Nord

falesia che si trova nella parte più settentrionale della Norvegia
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Capo Nord (Nordkapp in norvegese) è un promontorio che dà origine ad una falesia; si trova sulla punta nord dell'isola di Magerøya, nella parte più settentrionale della Norvegia, nella regione di Nord-Norge, compresa politicamente nella contea di Finnmark e più precisamente nel comune di Nordkapp.

Capo Nord
Nordkapp
Strapiombo a Capo Nord poco prima del tramonto
StatoNorvegia (bandiera) Norvegia
Coordinate71°10′21″N 25°47′04″E
Altitudine307 m s.l.m.
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Norvegia
Capo Nord
Capo Nord
Mappa del capo
Stemma della Contea di Finnmark
Stemma del comune di Capo Nord

Il suo nome è dovuto all'esploratore inglese Richard Chancellor che così lo battezzò, dopo esservi approdato nel 1553, durante la spedizione per la ricerca del passaggio a nord-est[1]. A Capo Nord è presente un centro turistico costruito nel 1988 sull'altopiano. Insieme ad esso sono presenti anche una caffetteria, un ristorante, un ufficio postale, un negozio di souvenir, un piccolo museo e un cinema[2][3].

Geografia

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La falesia, posta a 71° 10' 21" di latitudine nord ed a 25° 47' 04" di longitudine est, è alta 307 metri, con un caratteristico strapiombo che si affaccia sul Mare glaciale artico.

Capo Nord è comunemente considerato il punto più a nord dell'Europa, ma ciò è inesatto in quanto il promontorio di Knivskjellodden, situato sempre sull'isola di Magerøya, ad ovest di Capo Nord, visibile dalla falesia stessa, si trova ad una latitudine nord di 71° 11' 08", ovvero circa 1400 metri più a nord; tuttavia, trovandosi i due punti entrambi su di un'isola, il "punto geografico" più a nord dell'Europa continentale è da considerarsi il Capo Nordkinn, o Kinnarodden, situato sul confine delle municipalità di Gamvik e Lebesby, della contea norvegese di Finnmark (nella penisola di Nordkinn), e che si trova a 71° 08' 01" di latitudine nord e 27° 40' 09" di longitudine est, a circa 70 km a est da Capo Nord.

Il sole di mezzanotte e l'aurora boreale

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Con l'approssimarsi del solstizio d'estate, nelle regioni al di sopra dei circoli polari si verifica il fenomeno del sole di mezzanotte: in questi luoghi, il Sole non scende mai sotto l'orizzonte per almeno 20 ore e di conseguenza non cala mai la notte. Tale effetto è dovuto al fatto che l'asse di rotazione terrestre è inclinato di 23° e 27' rispetto al piano dell'orbita (eclittica).

Capo Nord si trova a poco più di 500 chilometri oltre il circolo polare artico[4], e quindi dall'11 maggio al 10 agosto è possibile ammirare il fenomeno del sole di mezzanotte; al contrario, nel periodo invernale, pur non sorgendo mai il sole al di sopra dell'orizzonte per circa due mesi e mezzo, il promontorio è estraneo al fenomeno della cosiddetta notte polare, in quanto il crepuscolo impedisce che si verifichi il buio totale.[5]

Inoltre, sempre nei mesi invernali, a Capo Nord - al pari di tutte le zone situate tra i poli magnetici e 10°-20° di distanza dai poli magnetici stessi[6] è possibile ammirare anche il fenomeno dell'aurora boreale.

Il primo straniero a raggiungere Capo Nord fu l'italiano Francesco Negri[7], un esploratore di Ravenna.

Dal 1929 Capo Nord è territorio protetto ed è proibita la raccolta delle piante presenti (la vegetazione dell'isola è piuttosto rara).

 
Latitudine di Capo Nord[8]

Il 26 dicembre 1943, al largo del promontorio, fu combattuta la battaglia di Capo Nord (o battaglia dell'Isola degli Orsi), ultimo scontro navale tra unità di superficie Alleate e tedesche durante la seconda guerra mondiale, che si concluse con la vittoria Alleata e l'affondamento dell'incrociatore da battaglia tedesco Scharnhorst[9].

Turismo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Raid a Capo Nord.

Capo Nord è stato occasionalmente visitato (via mare e tramite brevi salite sulle rocce) fin dal XVII secolo. Nel 1798 il primo a raggiungere il Capo via terra fu Giuseppe Acerbi[10]. Poi, più frequentemente, a partire dalla fine del XIX secolo diventando una vera e propria meta turistica, e, tra i suoi visitatori più famosi, i cui viaggi ebbero anche significati politici e simbolici, vi furono il Re Oscar II di Svezia nel 1873, ed il Re di Thailandia Chulalongkorn nel 1907.

Primo turista a Capo Nord viene considerato il ravennate Francesco Negri per il viaggio affrontato nel XVII secolo. A partire dagli anni sessanta Capo Nord è divenuto meta ogni anno di numerosissimi "pellegrinaggi" da parte di turisti ed amanti dell'avventura, e frequenti sono i viaggiatori che intraprendono il viaggio in moto. Data la costante mole di turisti, anche Capo Nord ha subito un sempre crescente sfruttamento commerciale. Si calcola che Capo Nord venga visitato in media da circa 200.000 turisti all'anno.[senza fonte]

Sul promontorio è stato costruito un grande edificio rettangolare in legno, la Nordkapphallen, una struttura informativa e turistica che al suo interno comprende: un ristorante, alcuni negozi di souvenir, mostre permanenti relative alla storia del Capo, il Royal North Cape Club, dove è possibile ottenere un diploma che attesta la presenza al Capo[11] una sala cinematografica con schermo a 270° che proietta immagini sulla natura del Capo, un piccolo museo thailandese (in ricordo della visita di Chulalongkorn) ed una galleria scavata nella roccia (a circa metà del percorso vi è una piccola cappella) che termina in una sala dove, al di qua di una enorme vetrata, è possibile ammirare il sole di mezzanotte comodamente seduti[12].

Monumenti

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Sul promontorio sono presenti tre monumenti:

  • il Globo, scultura in ferro che rappresenta un mappamondo;
  • la rappresentazione Bambini del mondo, sette medaglioni in pietra con disegni di bambini di sette nazioni diverse;
  • una scultura che raffigura una madre e suo figlio; la madre tiene vicino a sé il bambino, il quale indica con la mano sinistra il monumento "Bambini del mondo", dinnanzi a lui.

Pedaggio

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Nel 2011 il governo norvegese ha richiesto che il costo per accedere all'area venisse ridotto. Al momento il costo è di 282,50 corone norvegesi (circa 30€) a persona.

Collegamenti

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Il cartello della strada europea E06.

Capo Nord è raggiungibile con autoveicoli o motoveicoli percorrendo la strada europea E06[13] e, una volta arrivati a Olderfjord, continuando per gli ultimi 129 km sulla strada europea E69. Tale strada attraversa un tunnel sottomarino, il Tunnel di Capo Nord (in norvegese: Nordkapptunnelen) - della lunghezza di circa 7 chilometri, ad una profondità di 212 metri sotto il livello del mare - che collega l'isola di Magerøya alla terraferma. Tra il 1º novembre e il 30 aprile, la porzione più settentrionale della strada è chiusa ai veicoli privati[14].

In alternativa, è possibile prendere un traghetto che unisce Kåfjord a Honningsvåg, sull'isola. Il porto di Honningsvåg, infatti, è compreso tra gli scali previsti dai battelli Hurtigruten[15].

Utilizzando il treno è utile conoscere che la linea ferroviaria norvegese, a causa dei ghiacci invernali, ha il suo capolinea a Bodø, oltre il quale, per proseguire verso il nord del paese, è previsto un servizio di autobus e di pullman.

Esiste anche un collegamento aereo da e per la città di Hammerfest, con scalo all'aeroporto di Lakselv.

Ben tre itinerari del progetto EuroVelo hanno come tappa finale Capo Nord: EV1, EV7 ed EV11.

Gemellaggi

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Dal 2013, grazie al record del mondo su ultraleggero del dottor Giuseppe Alabiso, è nato il gemellaggio tra l'estremo nord e l'estremo sud d'Europa (Gela e Capo Nord)[16][17][18][19].

Galleria d'immagini

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  1. ^ Spedizione compiuta insieme a Hugh Willoughby ed a Sebastiano Caboto che si spinse fino al Mar Bianco passando per Arcangelsk. V. La Piccola Treccani, Dizionario Enciclopedico, Vol. II, Roma, 1996, pag. 957.
  2. ^ (NB) Svein Askheim, Nordkapp, in Store norske leksikon, 25 marzo 2020. URL consultato il 2 agosto 2020.
  3. ^ (EN) The North Cape - The northernmost point of Europe, su visitnorway.com. URL consultato il 2 agosto 2020.
  4. ^ 156° 33' 39" di latitudine Nord
  5. ^ Affinché possa verificarsi il buio totale è necessario che il sole si trovi di 12° al di sotto dell'orizzonte.
  6. ^ Anche se occasionalmente sono visibili aurore anche a 60° di latitudine.
  7. ^ Le prose di Filippo Mordani da Ravenna, 1854.
  8. ^ V. De Agostini-Baedeker - Scandinavia - Capo Nord, pag. 115.
  9. ^ Salmaggi, Pallavisini 1989, p. 460.
  10. ^ Piero Gualtierotti, Le sperimentazioni agricole di Giuseppe Acerbi, Castel Goffredo, 1979.
  11. ^ Per fare parte del Polar Bear Club bisogna invece spingersi a ridosso del confine russo, fino al villaggio di Grense Jacobselv. V. Tiina Arrankoski, Scandinavia, Gulliver, Milano, 1990, pag. 172.
  12. ^ Alla sinistra della sala si trova un palco riservato al Re di Norvegia.
  13. ^ La strada di classe A che - partendo da Trelleborg in Svezia, collega Oslo a Kirkenes, passando attraverso Alta - costituisce l'arteria principale del paese; essa transita per la capitale giungendo fino al confine russo.
  14. ^ De Noordkaap - De officiële reisgids voor Noorwegen - visitnorway.com
  15. ^ Il collegamento dei battelli dell'Hurtigruten è tra Bergen e Kirkenes
  16. ^ LiveSicilia.it: Giuseppe Alabiso, il recordman dell'ultraleggero, su livesicilia.it. URL consultato il 4 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2014).
  17. ^ AgrigentoNotizie: Da Agrigento alla Groenlandia su un ultraleggero, la nuova avventura di Giuseppe Alabiso Archiviato l'8 dicembre 2014 in Internet Archive.
  18. ^ LiveSicilia: Da Gela in volo fino a Capo Nord Il "viaggio della luce" di Alabiso, su livesicilia.it. URL consultato il 4 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2014).
  19. ^ AgrigentoNotizie - Agrigento, Giuseppe Alabiso torna dalla Groenlandia e fissa un nuovo record Archiviato l'8 dicembre 2014 in Internet Archive.

Bibliografia

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  • Piero Gualtierotti, Le sperimentazioni agricole di Giuseppe Acerbi, Castel Goffredo, 1979.ISBN non esistente
  • La Piccola Treccani, Dizionario Enciclopedico, Vol. II, Roma, 1996
  • De Agostini-Baedeker - Scandinavia, Novara, 1993
  • Tiina Arrankoski, Scandinavia, Gulliver, Milano, 1990
  • Cesare Salmaggi - Alfredo Pallavisini, La seconda guerra mondiale, Mondadori, 1989, ISBN 88-04-39248-7.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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