Charlotte Gainsbourg

attrice e cantante francese

Charlotte Lucy Gainsbourg (Londra, 21 luglio 1971) è un'attrice e cantante britannica con cittadinanza francese.

Charlotte Gainsbourg
Charlotte Gainsbourg al Festival di Berlino 2022
NazionalitàFrancia (bandiera) Francia
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
GenerePop
Periodo di attività musicale1986 – in attività
Album pubblicati4
Sito ufficiale

Nel corso della sua carriera ha vinto due Premi César, un Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes, un Premio Bodil e un Premio Robert. È una delle attrici francesi più note e più richieste a livello internazionale.[1]

Biografia

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Charlotte Gainsbourg insieme alla madre Jane Birkin nel 2010

È nata a Londra e cresciuta a Parigi all'interno di una famiglia ebraica di artisti bilingui: suo padre era il cantautore e attore ucraino-francese Serge Gainsbourg (1928-1991), mentre sua madre era l'attrice e cantante britannica Jane Birkin (1946-2023); i suoi genitori si separarono quando Charlotte aveva 9 anni. È anche nipote dell'attrice Judy Campbell, sua nonna materna, e dello scrittore Andrew Birkin, suo zio. Inoltre ha avuto due sorelle da parte materna, la fotografa Kate Barry (1967-2013) e la cantante e modella Lou Doillon.

Charlotte Gainsbourg ha debuttato al cinema nel 1984, partecipando al film Amore e musica (Paroles et Musique). Nel 1986 ha vinto il Premio César come migliore promessa femminile per il suo ruolo in L'Effrontée - Sarà perché ti amo?. Nel 1990 interpreta uno dei tre ruoli femminili ne Il sole anche di notte dei fratelli Taviani. Nel 1993 viene diretta per la prima volta in inglese dallo zio Andrew Birkin nel film Il giardino di cemento. Nel 1994 debutta a teatro, mentre nel 1996 ha interpretato Jane Eyre nell'omonimo film Jane Eyre, di Franco Zeffirelli, adattamento del romanzo di Charlotte Brontë.

Nel 2000 ha vinto un altro Premio César come migliore attrice non protagonista per il film Pranzo di Natale. Nel 2006 ha recitato in Nuovomondo di Emanuele Crialese ed in L'arte del sogno di Michel Gondry; l'anno successivo è stata candidata ancora come migliore attrice non protagonista ai César per L'arte del sogno. Nel 2009 ha ricevuto il Prix d'interprétation féminine (migliore interpretazione femminile) al Festival di Cannes per il suo ruolo nel controverso Antichrist di Lars von Trier.[2] Nel 2011 ha interpretato Claire nel film Melancholia al fianco di Kirsten Dunst, Kiefer Sutherland e Charlotte Rampling, sempre sotto la direzione di Von Trier. Nel 2012 fu confermata nella parte di protagonista nel film Nymphomaniac di Von Trier.[3] Sempre nel 2012 ha fatto parte della giuria al 62º Festival di Berlino.

Charlotte Gainsbourg si è dedicata a più riprese all'attività di cantante. L'esordio la vede partecipare nel 1984 alla realizzazione dell'album del padre Love on the Beat, dove canta con lui in Lemon Incest. Nel 1986 debutta con l'album solista Charlotte for Ever, ancora in collaborazione con il padre, con cui duetta in Charlotte for Ever e Plus doux avec moi. Per i successivi otto anni non canterà più, fino a quando partecipa all'iniziativa dei Les Enfoirés: nel 1994 interpreta con la madre la canzone scritta dal padre Di doo dah nell'album Les Enfoirés au Grand Rex. Nello stesso album interpreta Un autre monde del gruppo Téléphone e La Chanson des Restos di Jean-Jacques Goldman; il disco è la registrazione di un concerto di beneficenza a favore dell'associazione Les Restos du Cœur.

Due anni più tardi partecipa alla colonna sonora del film Love, etc., in cui è anche attrice. Nel 2000 collabora con Madonna nell'album Music per il brano What It Feels Like for a Girl, la cui introduzione è un pezzo recitato dalla Gainsbourg tratto dal film Il giardino di cemento. Nel 2001 collabora ancora con Les Restos du Cœur: partecipa alla realizzazione dell'album L'Odyssée des Enfoirés, dove, fra le altre canzoni, interpreta con Marc Lavoine, Julien Clerc e Thierry Lhermitte una canzone di Renaud, Manu.

Nel 2006 pubblica il suo secondo album, 5:55. Il disco è realizzato in collaborazione con gli Air, Jarvis Cocker (ex cantante dei Pulp), Nigel Godrich e Neil Hannon dei Divine Comedy. L'album contiene testi in inglese e francese ed ha raggiunto la vetta dei dischi più venduti in Francia. Alla fine del 2009 pubblica l'album IRM, prodotto da Beck. Il titolo è una sigla che sta per "risonanza magnetica". Il disco ha raggiunto la quarta posizione della classifica di vendita francese. Nel 2011 pubblica il doppio album Stage Whisper, una collezione di tracce live e inediti. Nel 2013 pubblica una cover del brano Hey Joe, per promuovere il film Nymphomaniac. Nel 2017 pubblica l'album Rest.

Vita privata

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Charlotte Gainsbourg vive e lavora in Francia ed è legata dal 1991 all'attore Yvan Attal, da cui ha avuto tre figli: Ben (1997), Alice Jane (2002) e Jo (2011).

Il 5 settembre 2007 è stata ricoverata in un ospedale di Parigi, dove ha subìto un intervento chirurgico per un'emorragia cerebrale.[4] Ha ripreso a recitare dopo una convalescenza durata due anni.

Filmografia

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Charlotte Gainsbourg con il Premio César vinto nel 2000 per Pranzo di Natale
 
Da sinistra: Richard Gere, Todd Haynes, Charlotte Gainsbourg e Heath Ledger alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Io non sono qui (2007)

Attrice

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Televisione

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Regista

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Doppiatrice

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Discografia parziale

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Charlotte Gainsbourg in concerto a New York nel 2010

Singoli

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A teatro Charlotte Gainsbourg ha recitato nel 1994 nell'adattamento di Pierre Laville di Oleanna di David Manet.

Riconoscimenti

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Critica

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Su 19 dei suoi film sottoposti al giudizio della critica statunitense 12 hanno ricevuto critiche positive sul sito Rotten Tomatoes, che aggrega ed esprime i giudizi dei critici sui film in un indicatore sintetico percentuale. 10 dei suoi film hanno una votazione alta (non inferiore al 70%) e in particolare il film Il giardino di cemento del 1993, in cui Charlotte è protagonista, è riuscito ad ottenere una votazione rara del 100%.[5]

Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Charlotte Gainsbourg è stata doppiata da:

  1. ^ Giovanna Grassi, L'orgoglio francese di Audrey "Ho rifiutato Hollywood", in Corriere della Sera, 29 aprile 2012, p. 41. URL consultato il 4 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2012).
  2. ^ (EN) Awards 2009, su festival-cannes.fr, festival-cannes.fr. URL consultato il 12 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  3. ^ (EN) Ben Child, Charlotte Gainsbourg signs up for more controversy with Lars von Trier's Nymphomaniac, in guardian.co.uk, 25 aprile 2012. URL consultato il 17 luglio 2012.
  4. ^ (EN) Charlotte Gainsbourg has emergency brain surgery, su nme.com, 6 settembre 2007. URL consultato il 1º maggio 2014.
  5. ^ (EN) Celebrities » Charlotte Gainsbourg, su rottentomatoes.com, rottentomatoes.com. URL consultato il 4 agosto 2012.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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