Cormura brevirostris
Cormura brevirostris (Wagner, 1843) è un pipistrello della famiglia degli emballonuridi, unica specie del genere Cormura (Peters, 1867), diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]
Cormura brevisrostris | |
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Cormura brevisrostris Centro di biodiversità Naturalis, Leiden | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Emballonuridae |
Genere | Cormura Peters, 1867 |
Specie | C.brevirostris |
Nomenclatura binomiale | |
Cormura brevirostris Wagner, 1843 | |
Sinonimi | |
Myropteryx | |
Areale | |
Etimologia
modificaIl termine generico deriva dalla combinazione delle due parole greche κορμός, troncato e ουρά, coda, mentre il termine specifico deriva dalla combinazione delle due parole latine brevis, ossia corto e rostrum, riferito in questo caso alla particolare forma cranica.
Descrizione
modificaDimensioni
modificaPipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 58 e 72 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 44,5 e 49 mm, la lunghezza della coda tra 9 e 17 mm, la lunghezza del piede tra 6 e 9 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 16 mm e un peso fino a 11 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
modificaIl cranio presenta un rostro accorciato, una profonda fossa tra le zone lacrimali e la cresta sagittale ben sviluppata. Gli incisivi superiori sono minuscoli, mentre il primo premolare superiore è piccolo e arrotondato. Gli incisivi inferiori sono piccoli e con tre cuspidi. Il primo premolare inferiore è di forma triangolare.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 3 |
3 | 2 | 1 | 3 | 3 | 1 | 2 | 3 |
Totale: 32 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
modificaLa pelliccia è soffice e densa e si estende sulle membrane alari fino alla metà dell'avambraccio e della tibia. Sono presenti due fasi di colore. Una è bruno-rossastra brillante, mentre l'altra è marrone scuro. Le parti inferiori sono leggermente più chiare. Le orecchie sono triangolari con la punta arrotondata. Il trago è di forma rettangolare, lungo circa un terzo dell'orecchio stesso. La sacca alare è situata circa al centro del propatagio e si estende fino al gomito. È più sviluppata nei maschi. L'uropatagio è ben sviluppato, la coda lo perfora a circa metà della sua lunghezza per divenire libera sopra di esso nella metà terminale. Il calcar è lungo. Le membrane alari sono attaccate alla base del dito più esterno e sono bruno-nerastre. Il cariotipo è 2n=22 FN=40.
Ecolocazione
modificaEmette ultrasuoni sotto forma di impulsi composti ciascuno da tre segnali ripetuti a frequenze sempre più alte, variabili tra 25,4 kHz del primo a 32,1 kHz del terzo.
Biologia
modificaComportamento
modificaSi rifugia in gruppi di 2-5 individui nelle cavità degli alberi, in tronchi caduti, cavità superficiali alla base di essi e strutture in cemento, particolarmente sotto ponti. L'attività di caccia inizia solitamente subito dopo il tramonto e avviene a circa 5-10 metri dal suolo, il suo volo è veloce e molto distante dalla vegetazione.
Alimentazione
modificaSi nutre di piccoli insetti volanti, catturati negli spazi aperti all'interno delle foreste o sopra specchi d'acqua.
Riproduzione
modificaFemmine gravide sono state osservate a Panama in aprile e maggio, mentre nella Guyana francese ad agosto e settembre.
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è diffusa nell'America centrale dal Nicaragua centrale, attraverso Panama, Costa Rica, Colombia centrale e orientale, Ecuador orientale, Venezuela, Guyana, Guyana francese, Suriname, Brasile settentrionale e centro-occidentale, Perù orientale fino alla Bolivia settentrionale
Vive nelle foreste sempreverdi umide tropicali fino a 1.000 metri di altitudine, dove è associata a corsi d'acqua ed altri ambienti umidi.
Conservazione
modificaLa IUCN Red List, considerato il vasto areale, classifica C. brevirostris come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
modifica- ^ a b c (EN) Sampaio, E., Lim, B., Peters, S., Miller, B., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Cormura brevirostris, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Cormura brevirostris, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Bernard, 2003.
Bibliografia
modifica- A.M.Husson, The Bats of Suriname, in Zoologische Verhandelingen, vol. 58, 1962, pp. 1-282.
- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
- Enrico Bernard, Cormura brevirostris (PDF), in Mammalian Species, n. 737, 2003 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cormura brevirostris
- Wikispecies contiene informazioni su Cormura brevirostris