Cyanoramphus hochstetteri
Il parrocchetto di Reischek (Cyanoramphus hochstetteri (Reischek, 1889)) è un piccolo pappagallo endemico delle Isole Antipodi.[1]
Parrocchetto di Reischek | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Ordine | Neognathae |
Sottordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittaculidae |
Sottofamiglia | Platycercinae |
Tribù | Platycercini |
Genere | Cyanoramphus |
Specie | C. hochstetteri |
Nomenclatura binomiale | |
Cyanoramphus hochstetteri (Reischek, 1889) | |
Sinonimi | |
C. novaezelandiae hochstetteri |
Descrizione
modificaBiologia
modificaAlimentazione
modificaIl parrocchetto di Reischek si nutre di fiori di carice, foglie, semi, bacche e invertebrati, come le larve di mosca che trova nel guano delle colonie dei pinguini. Mangia anche carcasse di petrelli e albatri.[2][3]
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è endemica delle isole Antipodi, un gruppo di isole sub-antartiche disabitate a sud della Nuova Zelanda, di cui fanno parte territorialmente.[1]
Condivide l'areale con il congenere parrocchetto delle Antipodi (Cyanoramphus unicolor).
Tassonomia
modificaIl nome comune del parrocchetto commemora il naturalista e collezionista Andreas Reischek, che nel 1888 ne catturò alcuni esemplari, classificandoli come Platycercus hochstetteri, per il figlio di un suo amico, il geologo austriaco Ferdinand von Hochstetter, che aveva effettuato un sopralluogo geologico in Nuova Zelanda.[4]
Considerata in passato una sottospecie di parrocchetto fronterossa (C. novaezelandiae hochstetteri),[5] viene attualmente riconosciuta come specie a sé stante[1]
Conservazione
modificaSebbene il numero dei parrocchetti di Reischek sia piuttosto elevato, la distribuzione limitata li rende potenzialmente vulnerabili ad alcuni eventi, ad esempio l'introduzione accidentale di roditori nel loro habitat. Nella Lista delle Specie in Pericolo della Nuova Zelanda viene catalogato come taxon dall'«areale ristretto».[6]
Note
modifica- ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittaculidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
- ^ Greene, Terry C. (1999). Aspects of the ecology of Antipodes Island Parakeet (Cyanoramphus unicolor) and Reischek's Parakeet (C. novaezelandiae hochstetteri) on Antipodes Island, October - November 1995. Notornis 46: 301-310.[1] Archiviato il 28 giugno 2007 in Internet Archive..
- ^ Warham, J.; & Bell, B.D. (1979). The birds of the Antipodes Islands, New Zealand. Notornis 26(2):121-170.
- ^ Reischek, A. (1888). Notes on the Islands to the South of New Zealand. Transactions and Proceedings of the New Zealand Institute 21: 378-389.[2].
- ^ Boon, Wee Ming; Kearvell, Jonathan C.; Daugherty, Charles H.; & Chambers, Geoffrey K. (2001). Molecular systematics and conservation of kakariki (Cyanoramphus spp.). Science for Conservation 176. Dept of Conservation:Wellington, New Zealand. ISBN 0-478-22031-6.
- ^ TerraNature: Reischek's Parakeet.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cyanoramphus novaezelandiae hochstetteri
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