Dicynodon
Dicynodon è un genere estinto di terapsidi, appartenente ai dicinodonti. Visse nel Permiano superiore (circa 254 - 251 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa.
Dicynodon | |
---|---|
Illustrazione del cranio (olotipo) di Dicynodon lacerticeps | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Synapsida |
Ordine | Therapsida |
Sottordine | Anomodontia |
Infraordine | Dicynodontia |
Famiglia | Dicynodontidae |
Genere | Dicynodon |
Specie | |
|
Descrizione
modificaIl dicinodonte era un animale di medie dimensioni e solitamente poteva raggiungere una lunghezza di circa 1,2 metri. Possedeva un corpo tozzo e a forma di botte, piuttosto allungato e terminante in una coda corta. Le zampe sorreggevano il corpo ed erano disposte leggermente all'esterno, ed erano piuttosto corte e tozze. Il cranio di Dicynodon era dotato di un muso corto e terminante in un becco simile a quello di una tartaruga, che nell'animale in vita era verosimilmente ricoperto di cheratina. Proprio dietro il becco, la mascella era dotata di due lunghi e robusti denti simili a canini.
Rispetto ad altri dicinodonti simili, Dicynodon si distingueva per avere una combinazione di caratteristiche uniche: il processo caniniforme era diretto anteriormente, le premascelle erano di forma squadrata in vista palatale, le ossa squamose erano strette in vista laterale (con i rami zigomatico e quadrato che formavano un angolo acuto), l'ampiezza della regione interorbitale era più ampia di quella intertemporale, e la barra intertemporale era piuttosto corta e pressoché priva di esposizione dei parietali.
Classificazione
modificaNonostante sia il genere eponimo del gruppo dei dicinodonti, il genere Dicynodon è stato per lunghissimo tempo un vero e proprio "cestino dei rifiuti" per accogliere numerosissimi fossili e specie di dicinodonti permo-triassici. La specie tipo è Dicynodon lacerticeps, descritta per la prima volta da Richard Owen nel 1845 sulla base di resti fossili ritrovati in terreni del Permiano superiore del Karroo (Sudafrica). Attualmente, l'unica altra specie riconosciuta valida è D. angielczyki, descritta nel 2019 sulla base di fossili ritrovati in Tanzania e pressoché coevi di quelli sudafricani; quest'ultima specie si differenziava dalla specie tipo per la presenza di un'espansione dell'osso squamoso e dell'osso giugale al di sotto della barra postorbitale e per la presenza di un'espansione posterolaterale dell'osso squamoso dietro la finestra temporale (Kammerer, 2019).
A Dicynodon sono state attribuite in passato un gran numero di specie, oltre 160. Solo uno studio di Kammerer e colleghi del 2011 ha messo ordine in questa confusa tassonomia. Lo studio ha confermato la validità di 11 specie, tra cui D. lacerticeps (la specie tipo) e D. huenei (una specie tanzaniana in seguito attribuita a un altro genere, Daptocephalus). Le altre specie, secondo lo studio, erano da attribuire ad altri generi di dicinodonti, come Daptocephalus, Sintocephalus, Turfanodon, Daqingshanodon, Jimusaria, Dinanomodon, Vivaxosaurus, Peramodon, Keyseria, Euptychognathus, Syops, Basilodon.
Dicynodon è considerato un membro derivato dei dicinodonti, all'interno del clade Pristerodontia; sembrerebbe affine a Pristerodon, Gordonia e a Dinanomodon, ma è possibile che fosse anche vicino all'origine dei Lystrosauridae.
Paleoecologia
modificaDicynodon era privo di denti tranne che per le sue due zanne superiori prominenti (da qui il nome Dicynodon, "due denti da cane"). Probabilmente tagliava la vegetazione con il potente becco, come una tartaruga, mentre le zanne potrebbero essere state usate per scavare e dissotterrare radici e tuberi.
Nella cultura di massa
modificaUna ricostruzione di dicinodonte è presente al Parco delle Estinzioni nel Parco Natura Viva.
Bibliografia
modifica- Owen, R. 1845. Report on the Reptilian Fossils of South Africa. Part I.— Description of certain fossil crania, discovered by A. G. Bain, Esq., in sandstone rocks at the south-eastern extremity of Africa, referable to different species of an extinct genus of Reptilia (Dicynodon), and indicative of a new Tribe or Sub-order of Sauria. Transactions of the Geological Society of London, 2nd Series 7:59–84.
- Haughton, S. H. 1932. On a collection of Karroo vertebrates from Tanganyika Territory. Quarterly Journal of the Geological Society ofLondon 88:634–668.
- Broom, R. 1911. On some new South African Permian reptiles. Proceedings of the Zoological Society of London 1911:1073–1082.
- Angielczyk, Kenneth D.; Kurkin, Andrey A. (2003). "Phylogenetic analysis of Russian Permian dicynodonts (Saurischia: Anomodontia): implications for Permian biostratigraphy and Pangaean biogeography". Zoological Journal of the Linnean Society. 139 (2): 157–212. doi:10.1046/j.1096-3642.2003.00081.x.
- Lucas, S. G., 2005, Dicynodon (Reptilia: Saurischia) from the Upper Permian of Russia: biochronologic significance: In: The Nonmarine Permian; edited by Lucas, S. G., and Zeigler, K. E., New Mexico Museum of Natural History & Science, Bulletin 30, p. 192-196.
- Kammerer, C.F.; Angielczyk, K.D.; Fröbisch, J. (2011). "A comprehensive taxonomic revision of Dicynodon (Saurischia, Anomodontia) and its implications for dicynodont phylogeny, biogeography, and biostratigraphy". Journal of Vertebrate Paleontology. 31 (Suppl. 1): 1–158. doi:10.1080/02724634.2011.627074.
- Christian F. Kammerer (2019). "Revision of the Tanzanian dicynodont Dicynodon huenei (Therapsida: Anomodontia) from the Permian Usili Formation". PeerJ. 7: e7420. doi:10.7717/peerj.7420.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dicynodon
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Dicynodon, su Fossilworks.org.