Difenil disolfuro
Il difenil disolfuro è un composto chimico con formula (C6H5S)2. Questo materiale cristallino incolore è spesso abbreviato con la formula Ph2S2. È uno dei disolfuri organici più comunemente riscontrati nella sintesi organica. Una lieve contaminazione col tiofenolo è responsabile dell'odore sgradevole associato a questo composto.
Difenil disolfuro | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H10S2 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 212-926-4 |
PubChem | 13436 |
SMILES | c1ccc(cc1)SSc2ccccc2 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | tra i 61 °C e i 62 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 [1] |
Consigli P | 261 - 264 - 271 - 273 - 280 - 302+352 - 304+340 - 305+351+338 - 312 - 321 - 332+313 - 337+313 - 362 - 391 |
Preparazione e struttura
modificaIl difenil disolfuro viene solitamente preparato dall'ossidazione del tiofenolo:
Il perossido di idrogeno può anche essere usato come ossidante[2]. Il difenil disolfuro viene preparato raramente in laboratorio perché è poco costoso e il precursore ha un odore sgradevole.
Come la maggior parte dei disolfuri organici, il nucleo C–S–S–C del difenil disolfuro è non-planare con un angolo diedro che si avvicina a 85°[3].
Reazioni
modificaIl difenil disolfuro è utilizzato principalmente nella sintesi organica come fonte del sostituente PhS[4]. Una tipica reazione comporta la formazione di composti carbonilici PhS-sostituiti attraverso l'enolato:
Riduzione
modificaIl difenil disolfuro subisce una riduzione, una reazione caratteristica dei disolfuri:
Anche i reagenti idruro come il boroidruro di sodio (NaBH4) e il trietilboroidruro di litio possono essere usati come riducenti. I sali PhSM sono fonti del potente nucleofilo PhS−. La maggior parte degli alogenuri alchilici converte il difenil disolfuro in tioeteri con la formula generale RSPh. Analogamente, la protonazione di MSPh dà tiofenolo:
Clorazione
modificaIl difenil disolfuro reagisce con il cloro per dare cloruro di fenilsulfenil (PhSCl). Questa specie è alquanto difficile da isolare, quindi di solito viene generata in situ.
Catalizzatore per la fotoisomerizzazione degli alcheni
modificaIl difenil disolfuro catalizza l'isomerizzazione cis-trans degli alcheni sotto irraggiamento UV[5].
Ossidazione
modificaL'ossidazione del difenil disolfuro con tetracetato di piombo (Pb(OAc)4) in metanolo fornisce l'estere solfinito PhS(O)OMe[6]
Note
modifica- ^ (EN) Diphenyl disulfide, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 13 dicembre 2021.
- ^ (EN) Ravikumar, K.S., Kesavan, V., Crousse, B., Bonnet-Delpon, D. e Bégué, J.P., Mild and Selective Oxidation of Sulfur Compounds in Trifluoroethanol: Diphenyl Disulfide and Methyl Phenyl Sulfoxide, vol. 80, 12 dicembre 2003, p. 184.
- ^ (EN) T. Shimizu, H. Isono, M. Yasui, F. Iwasaki e N. Kamigata, Solid State Optical Activity of Dichalcogenides: Isolation by Chiral Crystallization and Determination of Absolute Configuration, in Org. Lett., vol. 3, 2001, p. 3639, DOI:10.1021/ol010172g, PMID 11700101.
- ^ (EN) Byers, J.H., Diphenyl Disulfide, in Encyclopedia of Reagents for Organic Synthesis, New York, J. Wiley & Sons, 2004, DOI:10.1002/047084289X..
- ^ (EN) Thalmann, A., Oertle, K. e Gerlach, H., Ricinelaidic Acid Lactone, in Org. Synth., vol. 63, 1985, DOI:10.15227/orgsyn.063.0192.
- ^ (EN) Field, L. e Locke, J.M., Methyl Benzenesulfinate, in Org. Synth., vol. 46, n. 62, 1966, DOI:10.15227/orgsyn.046.0062.
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