Eritema solare
Per eritema solare nella sua forma diretta acuta, in campo medico si intende una ustione di primo grado che si manifesta successivamente ad una prolungata esposizione ai raggi UV, senza la dovuta protezione o comunque con una protezione inadeguata. Per la comparsa di tale eritema, di solito si attendono diverse ore (6-12) dopo l'esposizione, che variano a seconda della gravità (vescicole e bolle sulla cute, se ustione di II grado). Istologicamente compaiono delle discheratosi, e solitamente l'eritema si risolve in 4-5 giorni, lasciando una iperpigmentazione conosciuta come abbronzatura.
Cause
modificaLa causa dell'eritema solare è da ricercare nella sovra-esposizione ai raggi UVB che provoca una modifica del DNA nelle cellule. Il sistema immunitario riconosce quindi queste cellule come malate e "ripara" il danno, causando l'arrossamento.
Tipologia
modificaErroneamente si intende anche la lucite estivale benigna, forma di dermatite polimorfa solare, come una forma di eritema solare.
Sintomatologia
modificaI sintomi e i segni clinici presentano prurito, dolore, senso di bruciore, presenza di bolle, sincope.
Eziologia
modificaL'assunzione prolungata di raggi UVB è causa principale.
Terapia
modificaIl trattamento può comprendere, nei casi medio-gravi, la somministrazione di farmaci ad uso topico, come i corticosteroidi, oppure gli antistaminici (isotipendile, clorfenamina maleato ed altri).[1]
Note
modifica- ^ (EN) National Health Service, Sunburn, su nhs.uk.
Bibliografia
modifica- Tullio Cainelli, Riannetti Alberto, Rebora Alfredo, Manuale di dermatologia medica e chirurgia terza edizione, Milano, McGraw-Hill, 2004, ISBN 978-88-386-2387-5.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'eritema solare
Collegamenti esterni
modifica- (EN) sunburn, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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