Fanna

comune italiano
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Fanna (Fane in friulano standard, Fana nella variante locale[5], Faun in tedesco, desueto) è un comune italiano di 1 480 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Il suo territorio è interamente compreso nel Friuli storico. È conosciuta anche come il paese delle Mele Antiche.

Fanna
comune
(IT) Fanna
(FUR) Fane}} [1]
Fanna – Stemma
Fanna – Veduta
Fanna – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Pordenone
Amministrazione
SindacoFediliano Boscarato (lista civica) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate46°11′N 12°45′E
Altitudine274 m s.l.m.
Superficie10,26 km²
Abitanti1 480[2] (30-4-2022)
Densità144,25 ab./km²
FrazioniBorgo Sottila, Madonna di Strada
Comuni confinantiArba, Cavasso Nuovo, Frisanco, Maniago
Altre informazioni
Lingueitaliano e friulano
Cod. postale33092
Prefisso0427
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT093020
Cod. catastaleD487
TargaPN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona E, 2 834 GG[4]
Nome abitantifannesi
(FUR) fanacui
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fanna
Fanna
Fanna – Mappa
Fanna – Mappa
Posizione del comune di Fanna nella ex provincia di Pordenone
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Fanna si trova a circa 274 m s.l.m. ed è collocata nell'alta pianura-prealpi carniche. A nord si trovano delle colline che creano il confine tra il comune del paese e quello di Frisanco. Queste tre colline sono divise dai due corsi d'acqua principali: il Manarin (da ovest) ed il Mizza (da est) che sfociano nel torrente Colvera all'estremo sud del comune. Altri ruscelli sono: il Rugo Storto ((FUR) Rûc stuart) ed il Ricciòli ((FUR) Riziol). Le principali vie di collegamento sono: nella periferia a sud la strada regionale 464, che porta a Spilimbergo, Sequals e verso ovest, a Maniago. Un'altra strada importante che passa internamente il paese è la strada provinciale 2, che porta a Maniago e a est a Cavasso Nuovo e Meduno.

Origini del nome

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Di Fanna si ha un accenno già in un documento del 924, dove è riportato il «signum Antonii de Fanas»[6].

Il toponimo ha origini incerte. Non si può escludere una derivazione dal latino fana, plurale di fanum "tempio, luogo sacro". Si segnalano alcune paraetimologie del tutto infondate: dalla gens Fannia o dal culto della Bona Dea, detta anche Fanna[6].

Importante nota è il fatto che a Fanna fosse stanziato un ceppo della famiglia nobiliare Polcenigo. Col tempo poi avrebbero assunto il titolo di conti Polcenigo-Fanna.

Fino al 1873 Fanna era unita al vicino paese di Cavasso[7]: i rispettivi nomi delle località erano Fanna alta (Fana di sora) e Fanna bassa (Fana di sot), con sede amministrativa nell'attuale Fanna. In seguito Cavasso ottenne il distacco costituendosi in comune autonomo.

Durante la seconda guerra mondiale il paese è stato sede di un comando tedesco, ed era stata protetta con alcuni obici, dei cannoni 8,8 cm Flak e qualche centinaio di soldati, che hanno combattuto contro i partigiani rifugiati a nord, nelle colline. A causa di questa batteria antiaerea il paese subì diversi bombardamenti.

Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò ingenti crolli e danni in gran parte dell'area, e morirono 989 persone. Nel solo comune di Fanna le vittime furono due. Come avvenne in molti altri paesi del Friuli, anche qui si costitui un nucleo di protezione civile per coordinare gli aiuti.

In tempi recenti il paese ha arricchito la segnaletica pubblica con numerose indicazioni in lingua friulana, a segnalare il sentimento di appartenenza alla regione storica.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 agosto 1961.[8]

«Troncato: nel primo di azzurro, alla stella d'oro, di otto raggi fra i quali in caratteri dello stesso la scritta “POMPOSIA”; nel secondo di argento, a tre monti di verde al naturale, fondati su campagna dello stesso, più elevato il centrale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Onorificenze

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«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976.»
— 12 dicembre 2022[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa di San Martino.

Nel comune sono presenti diverse chiese e santuari, quali la chiesa di San Martino, all'interno del paese, la chiesetta di San Silvestro, restaurata di recente e collocata vicino alla SP2, ed il magnifico santuario della Madonna di Strada, posto accessibile dalla SR464, sede di diversi eventi, come incontri, concerti e festività. Esistono inoltre diversi monumenti dedicati agli alpini caduti in guerra, uno visibile davanti al municipio, l'altro in località Madonna di strada.

Inoltre non lontano dal comune, situati su una collina, sono presenti i resti del castello di Mizza, risalente al periodo dei castellieri.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[10]

Lingue e dialetti

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A Fanna, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[11].

La lingua friulana che si parla a Fanna rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[12].

La variante friulana occidentale di Fanna, particolarmente ben delineata grazie a molti documenti letterari (in buona parte di Vittorio Cadel), si è potuta studiare e definire in modo più accurato rispetto ad altre località della destra Tagliamento. Una situazione simile è avvenuta sempre per il friulano occidentale a Casarsa della Delizia, ad opera di Pier Paolo Pasolini.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica
1995 1999 Claudio Mongiat Centro-sinistra sindaco
1999 2009 Maria Grazia Girolami PPI - La Margherita sindaco
2009 2024 Demis Bottecchia Lista civica sindaco
2024 in carica Fediliano Boscarato Lista civica sindaco

Poiché a Fanna nel 1979 nacque l'omonimo Motoclub, il paese è stato per molti anni sede di numerose gare di enduro, alcune a livello interregionale. Gli eventi a cadenza annuale sono stati interrotti nel 2004 per poi essere ripresi nel 2015[13].

  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  6. ^ a b Carla Marcato, Fanna, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 266, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Storia di Fanna, su prolocofanna.com. URL consultato il 21 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
  8. ^ Fanna, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  9. ^ Comune di Fanna, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana, su arlef.it.
  12. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
  13. ^ Documento ufficiale Federazione Motociclistica Italiana (PDF) [collegamento interrotto], su fmifriuliveneziagiulia.it, marzo 2018.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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