Georg Trakl
Georg Trakl (Salisburgo, 3 febbraio 1887 – Cracovia, 3 novembre 1914) è stato un poeta espressionista austriaco.
Biografia
modificaNasce da Tobias, commerciante luterano in ferramenta e da Maria Halik, cattolica, di origine slava, melomane e collezionista di oggetti di antiquariato. Dopo un'infanzia apparentemente serena, fatta di giochi con la sorella minore Grete, nata nel 1891, di letture e di musica – entrambi suonavano il pianoforte - si legherà con lei in un rapporto incestuoso che segnerà drammaticamente la loro vita[1].
Frequenta il ginnasio nel 1897; bocciato già una volta, non supera l'esame finale. Lascia perciò gli studi nel 1905 per lavorare come apprendista in una farmacia di Salisburgo, prende abitudine alle droghe e tenta i primi esperimenti letterari; ammira Hölderlin, Nietzsche, Dostoevskij, Rimbaud, Maeterlinck, Ibsen e Strindberg. Membro del circolo poetico Apollo, scrive recensioni sul giornale locale Salzburger Volkszeitung e fa rappresentare senza successo due drammi: Giorno dei morti (Totentag, 1906) e Fata Morgana (1906), e una tragedia, La morte di don Giovanni (Don Juans Tod, 1908). In quello stesso anno pubblica, sempre sul quotidiano di Salisburgo, la sua prima poesia, Das Morgenlied (Canto del mattino).
Terminati finalmente gli studi ginnasiali, s'iscrive nell'Università di Vienna per frequentare il corso di farmacia, diplomandosi Magister nel 1910, e presta servizio militare in sanità dal 1910 al 1911.
Tornato a Salisburgo nel settembre 1911, nel 1912 ottiene un impiego nell'ospedale militare di Innsbruck, città dove conosce Ludwig von Ficker, il fondatore della rivista Der Brenner (L'incendiario), rivista d'avanguardia letteraria che pubblica in maggio le sue prime poesie.
Ottiene un impiego a Vienna nel Ministero dei Lavori Pubblici ma si licenzia dopo solo due ore e torna a Salisburgo. Ripeterà altre due volte la stessa esperienza di incapacità a dedicarsi a un lavoro stabile; a Vienna conosce Karl Kraus, l'architetto Adolf Loos, Wittgenstein, che guardava con interesse alla rivista tirolese, il pittore Kokoschka. Nel luglio 1913 pubblica a Lipsia una raccolta di Poesie (Gedichte); dipendente dalla droga e dall'alcool, è spesso soggetto a crisi depressive. Va a trovare a Berlino la sorella Grete che, sposata ma separatasi molto presto, è ricoverata in ospedale per un aborto.
Richiamato allo scoppio della guerra, è ufficiale di sanità nella sanguinosa battaglia di Grodek, in Galizia: deve assistere da solo e senza medicine 90 feriti gravi. Per due giorni e due notti ha lavorato nell'ospedale militare, che in seguito è stato descritto dalla stampa come una delle "fosse della morte della Galizia". Secondo la testimonianza dei suoi superiori, le condizioni di Trakl si fecero critiche in seguito alla visione di 13 ruteni che erano stati impiccati sugli alberi di fronte alla sua tenda. Traumatizzato dall'esperienza, tenta pochi giorni dopo il suicidio ma viene salvato e ricoverato nell'ospedale psichiatrico di Cracovia il 7 ottobre 1914 dove, alla fine del mese, redige il proprio testamento lasciando alla sorella una grande somma di denaro da poco ricevuta da Wittgenstein e, a von Ficker, venuto a visitarlo, il suo testamento poetico con le composizioni Klage II (Lamento II) e Grodek; il 3 novembre muore per un'overdose di cocaina.[2]
Postuma esce una seconda raccolta di poesie, Sebastiano in sogno (Sebastian im Traum, 1915). La sorella Grete si uccide nel 1917.
Georg Trakl è sepolto nel piccolo cimitero di Muhlau, sobborgo residenziale di Innsbruck.
L'ultima poesia
modificaGrodek[2] | Traduzione |
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Am Abend tönen die herbstlichen Wälder |
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La scena della battaglia, luogo di bellezza naturale di boschi, laghi azzurri e pianure dorate, è descritta utilizzando esplicitamente colori come l'azzurro, l'oro, il rosso ed il nero, ed implicitamente, tramite la sera, il sole, la notte, la luna, il sangue, l'ombra, il bronzo.
La tragedia della guerra non è solo nella morte di chi la combatte ma soprattutto nei nipoti non nati, nella mancata vita futura che non è potuta nascere da quei morti. Al centro c'è l'immagine della sorella del poeta, ombra ondeggiante come in un delirio, che sembra quasi danzare nella schwarze Verwesung, la nera putredine; anche dalla relazione del poeta con la sorella, non nasceranno figli e nipoti: i due fratelli sono apparentati a quella putredine.
Opere
modificaOpere pubblicate in vita
modifica- Gedichte (ciclo di poesie): 1913
- Pubblicazioni sulla rivista Der Brenner (poesie e un poemetto in prosa): 1914-1915
Opere postume
modifica- Sebastian im Traum (ciclo di poesie e due poemetti in prosa): 1915
- Sammlung 1909 (la prima raccolta)[3]
- Gedichte 1909-12 (poesie)
- Gedichte 1912-14 (poesie)
- Frammenti teatrali
- Aforismi
Riconoscimenti
modificaDal 1953 viene assegnato il premio Georg Trakl per la letteratura.
Note
modifica- ^ S. Bocchetta, Georg Trakl, anima inquieta dell'età asburgica Archiviato il 7 aprile 2020 in Internet Archive., Giano n. 4/2020, p. 6.
- ^ a b Per ogni riferimento biografico cfr. il paragrafo La vita di Maria Carolina Foi in G. Trakl, Le poesie, Milano, Garzanti, 2004, pp. IX-XI
- ^ Fausto Cercignani. Retrospettiva trakliana: la «Sammlung 1909», in Studia trakliana. Georg Trakl 1887-1987, a cura di F. Cercignani, Milano, Cisalpino, 1989, pp. 115-136.
Bibliografia
modifica- Fausto Cercignani, Memoria e reminiscenze. Nietzsche, Büchner, Hölderlin e i poemetti in prosa di Trakl, Torino, Genesi Editrice, 1989.
- Fausto Cercignani, Georg Trakl: lo spazio nello specchio, in Studia trakliana. Georg Trakl 1887-1987, a cura di F. Cercignani, Milano, Cisalpino, 1989, pp. 11–27.
- Alfred Doppler, Die Lyrik Georg Trakls. Beiträge zur poetischen Verfahrensweise und zur Wirkungsgeschichte, Wien, Böhlau, 1992.
- Francesco Gagliardi, L'azzurro dell'anima, Perugia, Morlacchi, 2007.
- Martin Heidegger, Die Sprache im Gedicht. Eine Erörterung von Georg Trakls Gedicht, in M. Heidegger, Unterwegs zur Sprache, Pfullingen, Neske, 1959.
- Hans-Georg Kemper, Georg Trakls Entwürfe. Aspekte zu ihrem Verständnis, Tübingen, Niemeyer, 1970.
- Walther Killy, Über Georg Trakl, Göttingen, Vandenhoeck&Ruprecht, 1960.
- Elisabetta Mengaldo, "L'ultimo oro di stelle cadute". Strutture e genesi testuale delle lirica di Trakl, Pisa, Pacini, 2009.
- Hans Weichselbaum, Georg Trakl. Eine Biographie mit Bildern, Texten und Dokumenten, Salzburg, Otto Müller, 1994.
- Angelo Lumelli, Verso Hölderlin e Trakl, La finestra editrice, Lavis (Tn), 2017
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Georg Trakl
- Wikisource contiene una pagina in lingua tedesca dedicata a Georg Trakl
- Wikiquote contiene citazioni di o su Georg Trakl
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Georg Trakl
Collegamenti esterni
modifica- (DE) Sito ufficiale, su georgtrakl.de.
- Trakl, Georg, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Georg Trakl, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (DE) Georg Trakl (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- Opere di Georg Trakl, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Georg Trakl, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Georg Trakl, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Georg Trakl, su LibriVox.
- (FR) Pubblicazioni di Georg Trakl, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- (EN) Opere riguardanti Georg Trakl, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Georg Trakl, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Georg Trakl, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- (EN) Spartiti o libretti di Georg Trakl, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Georg Trakl, su IMDb, IMDb.com.
- (DE, EN) Georg Trakl, su filmportal.de.
- (EN) La casa natale di Trakl, su visit-salzburg.net.
- Georg Trakl nell'ultimo crepuscolo. In TerraNullius, Luciano Funetta, su terranullius.it. URL consultato il 12 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
- [1] The LiederNet Archive contiene numerosi testi di Trakl con l'indicazione dei compositori che li hanno musicati. I testi sono tradotti in varie lingue. La traduzione in italiano è curata da Ferdinando Albeggiani.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54154950 · ISNI (EN) 0000 0001 1644 7753 · SBN CFIV006707 · BAV 495/80816 · Europeana agent/base/60594 · LCCN (EN) n50014662 · GND (DE) 118623575 · BNE (ES) XX1140369 (data) · BNF (FR) cb11926985d (data) · J9U (EN, HE) 987007269033605171 · NSK (HR) 000035601 · NDL (EN, JA) 00459022 |
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