Ghat Dashashwamedh
Il Dashashwamedh è uno dei ghat principali lungo il fiume Gange a Varanasi nello stato indiano dell'Uttar Pradesh. È situato vicino al tempio di Vishwanath. In questo ghat si raduna due volte al giorno - all'alba e al tramonto - una nutrita folla per celebrare Ganga aarti, il cerimoniale indù di ringraziamento al fiume.
Ghat Dashashwamedh | |
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Il ghat. | |
Stato | India |
Stato federato | Uttar Pradesh |
Località | Varanasi |
Coordinate | 25°18′25.81″N 83°00′37.21″E |
Religione | induismo |
Inizio costruzione | 1748 |
Storia
modificaFu costruito per volere di Balaji Baji Rao, un regnante Peshwa nel 1748[1]. Nel 1774 fu ricostruito da Ahilyabai Holkar, la regina di Indore. Vicino al ghat, con un'ampia vista sul fiume è presente il Jantar Mantar, un osservatorio costruito dal Maharaja Jai Singh di Jaipur nel 1737.
Architettura
modificaIl ghat è strutturalmente diviso in due parti: superiore e inferiore. Nella parte inferiore è possibile trovare rappresentazioni di Shitala Devi, Dashashvamedheshvara e Dashahareshvara[1]. In entrambe le parti sono presenti piccoli tempi dedicati al fiume Gange.
Leggende
modificaEsistono due leggende legate a questo ghat. Secondo la prima Brahmā creò questo luogo per dare il benvenuto a Shiva. La seconda narra che Brahma sacrificò dieci cavalli durante Dasa-Ashwamedha yajña che si tenne qui[2][1]. A supporto di quest'ultima leggenda è presente all'interno del ghat un linga a quattro teste, simbolo di Brahma.
Ganga aarti
modificaIl rituale del Ganga Aarti si tiene ogni giorno all'alba e al tramonto. Alcuni sacerdoti espletano il rituale brandendo dei deepam e muovendoli su e giù al ritmo del bhajan. Rituali particolari si tengono il martedì e durante le festività.
La durata del Ganga Aarti è di circa 45 minuti. La sera inizia subito dopo il tramonto. In estate il rituale comincia verso le 19:00, mentre in inverno verso le 18:00. Il rituale serale è generalmente molto affollato di fedeli e turisti.
L'attentato terroristico del 2010
modificaIl 7 dicembre 2010 un piccolo ordigno espose nella parte sud del ghat, uccidendo due persone e ferendone altre 37, tra cui sei turisti stranieri. Il gruppo militante islamista Indian Mujahideen rivendicò l'attentato[3]
Note
modifica- ^ a b c Singh2009, p. 242.
- ^ Dashashwamedh Ghat, su timesofindia.indiatimes.com. URL consultato l'8 luglio 2019.
- ^ (EN) Varanasi blast triggers a blame game, su indiatoday.intoday.in, 9 December 2010. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2011).
Bibliografia
modifica- (EN) Rana Singh, Banaras: Making of India’s Heritage City, 2009, ISBN 978-1443813211.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dashashwamedh Ghat