Giacciano con Baruchella

comune italiano

Giacciano con Baruchella (Giasian có Barucheła in veneto) è un comune italiano sparso di 2 039 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, situato ad ovest del capoluogo. La sede comunale si trova a Baruchella, centro ancora distinto ancorché contiguo a quello di Giacciano.

Giacciano con Baruchella
comune
Giacciano con Baruchella – Stemma
Giacciano con Baruchella – Bandiera
Giacciano con Baruchella – Veduta
Giacciano con Baruchella – Veduta
Baruchella, sede municipale: via Oriano Scavazza e palazzina municipale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Amministrazione
SindacoNatale Pigaiani (centro-destra) dal 2017
Territorio
Coordinate45°04′N 11°27′E
Altitudine14 m s.l.m.
Superficie18,42 km²
Abitanti2 039[1] (30-6-2022)
Densità110,69 ab./km²
FrazioniBaruchella (sede comunale), Giacciano, Zelo
Comuni confinantiBadia Polesine, Castagnaro (VR), Castelnovo Bariano, Ceneselli, Trecenta, Villa Bartolomea (VR)
Altre informazioni
Cod. postale45020
Prefisso0425
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT029027
Cod. catastaleE008
TargaRO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 355 GG[3]
Nome abitantibaruchellesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Giacciano con Baruchella
Giacciano con Baruchella
Giacciano con Baruchella – Mappa
Giacciano con Baruchella – Mappa
Posizione del comune di Giacciano con Baruchella nella provincia di Rovigo
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il territorio comunale è completamente pianeggiante e comprende, oltre ai centri abitati che danno il nome al comune, anche la frazione di Zelo. È bagnato dal fiume Tartaro-Canalbianco e dai canali Scolo Malopera e Fossa Maestra, che occupano in parte gli alvei di due storiche "rotte" dell'Adige, chiamate rotta della Malopera e rotta del Castagnaro.

Origini del nome

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Il toponimo di Giacciano, come altri toponimi simili, va ricondotto a "ghiaccio"; deriva dal fatto che, in corrispondenza di corsi d'acqua, durante l'inverno era possibile l'attraversamento del fiume ghiacciato per mezzo di rudimentali slitte.

Il toponimo di Baruchella va ricondotto alla famiglia dei Cisamini della Fratta, detti Baruchello, che sono indicati come possidenti locali nei primi documenti ritrovati; non è chiaro però se fosse la famiglia a dare il nome al centro abitato o viceversa se fu la famiglia a prender nome dal centro.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Zelo (Giacciano con Baruchella).

L'attuale territorio comunale, come tutto il Polesine, è stato profondamente influenzato dalla presenza di vari corsi d'acqua, che l'hanno periodicamente sommerso in seguito a numerose rotte ed alluvioni. Il monastero camaldolese della Vangadizza, ne stimolò le prime bonifiche dopo la grande rotta del 1438, concedendo vasti appezzamenti di terreno a nobili famiglie con il sistema del livello perpetuo. Cominciarono così a svilupparsi i primi nuclei abitati. Tra queste famiglie si ricordano i Cisamini della Fratta o “Baruchello”, nobili ferraresi residenti a Legnago, che ricevettero l'investitura nel 1471 ed eressero la prima chiesetta dedicata a San Pietro Martire, ricostruita poi nel 1528. Le successive vicende storiche portarono alla contesa di tali terre tra il Ducato di Ferrara e la Repubblica di Venezia. Le dispute di confine terminarono solamente nel 1569, quasi un secolo dopo la pace di Bagnolo del 1484, grazie ad un intervento del Papa, che portò alla stipulazione di un'ulteriore convenzione tra Ferrara e Venezia. In base a tale accordo alla Serenissima spettò Baruchella, mentre Zelo e Giacciano rimasero al Duca di Ferrara[4], per passare poi, a partire dal 1598, nello Stato Pontificio.

Di particolare importanza furono, nei periodi successivi, le bonifiche intraprese dalla nobile famiglia bolognese dei Bentivoglio d'Aragona, ai quali si deve anche la costruzione tra il 1669 e il 1672 della chiesa parrocchiale di Giacciano, abbellita in seguito da lapidi sepolcrali, tra le quali spicca il bassorilievo della Dolente attribuito da alcuni, forse erroneamente, ad Antonio Canova.[5][6] Agli stessi Bentivoglio si deve l'edificazione nel 1764, sempre a Giacciano, di un grandioso complesso rurale, comprendente un palazzo attorniato da rustici e barchesse, con tanto di recinto in muratura tutto attorno alla tenuta, adibita a riserva di caccia.

Nel 1797 l'intero territorio comunale entrò nei confini della Repubblica Cispadana e poi della Repubblica Cisalpina, rientrando nel dipartimento del Basso Po. Il Trattato di Campoformido divise per breve periodo le sorti dei tre paesi, lasciando Baruchella all'Austria; la seconda campagna napoleonica li riunì di nuovo nella Repubblica Italiana dal 1802 e nel Regno d'Italia dal 1805. In seguito al Congresso di Vienna del 1815 la Transpadana Ferrarese passò nel Regno Lombardo-Veneto. Il 1º gennaio del 1859, per volontaria adesione, i comuni di Giacciano con Zelo e di Baruchella si aggregarono assumendo l'attuale forma. Nel 1866 il comune passò, con il Veneto, definitivamente sotto l'amministrazione italiana.

La rotta dell'Adige del 1882, che colpì direttamente la frazione di Zelo, ebbe conseguenze negative anche sugli altri paesi, alimentando una vasta ondata migratoria.[7] Dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, che provocò soprattutto la distruzione della chiesa rinascimentale-barocca di Zelo, il comune non fu in pratica toccato dall'alluvione del 1951. Negli ultimi decenni si sono sviluppate attività artigianali e commerciali, ma l'agricoltura resta l'attività principale del territorio; particolare sviluppo, in tale ambito, ha avuto la frutticoltura.

Simboli

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Lo stemma del comune di Giacciano con Baruchella è stato riconosciuto con DPCM dell'8 dicembre 1951.[8] È d'azzurro e diviso da una sbarra doppiomerlata d'argento. Nella parte superiore dello scudo è presente il leone alato di San Marco con il libro aperto, mentre nella parte inferiore si trova la lupa di Roma accovacciata che allatta i due gemelli. Lo stemma intende in tal modo richiamare la storia di antica zona di frontiera del comune, diviso al suo interno dal confine tra la Repubblica di Venezia e lo Stato Pontificio.

Il gonfalone, concesso con DPR del 1º dicembre 1952, è un drappo di azzurro.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Baruchella, la chiesa parrocchiale di San Pietro martire.
 
Chiesa di Sant'Ippolito Martire.
 
Zelo, la recente chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo (XX secolo) con accanto l'originario campanile risparmiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Per la Chiesa cattolica il territorio è amministrativamente parte del Vicariato di Badia-Trecenta, a sua volta divisione amministrativa della Diocesi di Adria-Rovigo.

Architetture civili

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  • Villa Bentivoglio d'Aragona, poi Fiocco, Furini e Roveroni ora Milan. Palazzina residenziale dei marchesi Bentivoglio d'Aragona, famiglia veneziana stabilitasi nel territorio.

Altre opere

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Amministrazione

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Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1998 Federico Pasqualini Lista Civica Sindaco
1998 2002 Federico Pasqualini Lista Civica Sindaco
2002 2007 Natale Pigaiani Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2007 2012 Natale Pigaiani Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2012 2017 Mariella Sperandio Lista Civica "Uniti nei Valori e Nelle Idee" Sindaco
2017 2022 Natale Pigaiani Lista Civica "Uniti nei Valori e Nelle Idee" Sindaco
2022 in carica Natale Pigaiani Lista Civica "Uniti nei Valori e Nelle Idee" Sindaco

Gemellaggi

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Associazioni sportive

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  • Associazione sportiva "A. Canova"
  • Associazione sportiva "Bentivoglio"
  • Associazione sportiva "La Gazzella"
  • Gruppo Podistico Giacciano con Baruchella, su gpgiaccianoconbaruchella.org.
  • "Dart Club Old Pub" di Zelo
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tramarin.
  5. ^ Fiocco.
  6. ^ Pavanello.
  7. ^ Tramarin.
  8. ^ Giacciano con Baruchella, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  9. ^ Bozzetto del gonfalone del Comune di Giacciano con Baruchella, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  10. ^ (EN) Allegoria della Patria monumento ai caduti a cippo, 1924 - 1924, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

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  • AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
  • Maurizio Tramarin, Giacciano con Baruchella: tre paesi, un comune, Giacciano con Baruchella, Cassa rurale ed artigiana, 1992.
  • Maurizio Tramarin, Dall'alluvione del 1882 alla "Grande emigrazione" dei polesani in Brasile: il caso di Giacciano con Baruchella - Studi Polesani - XII/XVI, Minelliana, 1989.
  • Giuseppe Fiocco, Bollettino d'arte del Ministero della Pubblica Istruzione, 1912.
  • Giuseppe Pavanello, L'Opera completa del Canova, Rizzoli, 1976.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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