Giorno del ringraziamento
Il Giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day in inglese), o brevemente il Ringraziamento, è una festa nazionale celebrata in varie date in Canada, Stati Uniti, Grenada, Saint Lucia, Liberia e ufficiosamente in Brasile e nelle Filippine, in segno di gratitudine per le benedizioni del raccolto e dell'anno precedente. Il Ringraziamento si celebra il secondo lunedì di ottobre in Canada e il quarto giovedì di novembre negli Stati Uniti e più o meno nella stessa parte dell'anno in altri luoghi. Sebbene il Ringraziamento abbia radici storiche nelle tradizioni religiose e culturali, è stato a lungo celebrato anche come festa laica.
Giorno del ringraziamento | |
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Il primo Giorno del ringraziamento in un dipinto di Jean Leon Gerome Ferris | |
Tipo | nazionale |
Data | quarto giovedì di novembre (USA) e secondo lunedì di ottobre (Canada) |
Celebrata in | Stati Uniti e territori dipendenti Canada |
Celebrata a | ottobre o novembre |
Tradizioni culinarie | tacchino, cucinato in vari modi |
Data d'istituzione | 1777 (USA) 1872 (Canada) |
Storia
modificaIl Giorno del ringraziamento è una festa di origine religiosa della tradizione della chiesa cristiana protestante, risalente a una celebrazione avvenuta nel 1621 e ripetuta in modo più documentato nel 1623. Quando fu effettuato il raccolto nel novembre 1623, William Bradford, Governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini a Plymouth, nel Massachusetts, emise l'ordine:[senza fonte]
«Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina... per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni.[senza fonte]»
All'inizio del diciassettesimo secolo, i Padri Pellegrini, perseguitati in patria per la loro adesione a un cristianesimo rigorosamente calvinista, decisero di abbandonare l'Inghilterra e andare nel Nuovo Mondo, l'attuale America del Nord: nel 1620, 102 pionieri (52 uomini, 18 donne e 32 bambini) si imbarcarono sulla Mayflower e arrivarono sulle coste americane dopo un duro viaggio attraverso l'oceano Atlantico; durante il viaggio molti si ammalarono e alcuni morirono. Quando arrivarono, con l'inverno ormai alle porte, si trovarono di fronte a un territorio fino ad allora abitato solo da nativi americani.
I Pellegrini avevano portato dall'Inghilterra dei semi di vari prodotti che si coltivavano in patria e li seminarono nella terra dei nuovi territori. Per la natura del terreno e per il clima, la semina non produsse i frutti necessari al sostentamento della popolazione, per cui quasi la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Questa situazione rischiava di riproporsi anche l'anno successivo se non fossero intervenuti i nativi americani, che indicarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare, nella fattispecie il granoturco e i tacchini.
Dopo il duro lavoro degli inizi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per l'abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. I coloni invitarono alla festa anche gli indigeni, grazie ai quali avevano potuto superare le iniziali difficoltà di adattamento ai nuovi territori, gettando le basi per un futuro prospero e ricco di ambiziosi traguardi. Nel menù di quel primo Ringraziamento americano ci furono pietanze che divennero tradizione per le feste — in particolare il tacchino e la zucca — insieme con altre carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, pesci, torte di cereali, frutta secca, noccioline e caramelle.
Seguono due testimonianze scritte di quel primo e non ancora istituzionalizzato giorno del ringraziamento del 1621:
«They began now to gather in the small harvest they had, and to fit up their houses and dwellings against winter, being all well recovered in health and strength and had all things in good plenty. For as some were thus employed in affairs abroad, others were exercised in fishing, about cod and bass and other fish, of which they took good store, of which every family had their portion. All the summer there was no want; and now began to come in store of fowl, as winter approached, of which this place did abound when they can be used (but afterward decreased by degrees). And besides waterfowl, there was a great store of wild turkeys, of which they took many, besides venison, etc. Besides, they had about a peck a meal a week to a person, or now since harvest, Indian corn to the proportion. Which made many afterward write so largely of their plenty here to their friends in England, which were not feigned but true reports.»
«Iniziarono ora a raccogliere il piccolo raccolto che avevano, e ad allestire le loro case e abitazioni per l'inverno, essendo tutti ben ristabiliti in salute e forza e avendo tutte le cose in abbondanza. Infatti, mentre alcuni erano impegnati in faccende all'estero, altri si esercitavano nella pesca di merluzzo, branzino e altri pesci, di cui ne prendevano una buona scorta, e ogni famiglia aveva la sua porzione. Per tutta l'estate non ci fu alcun bisogno; e ora, con l'avvicinarsi dell'inverno, iniziarono ad arrivare in abbondanza i volatili, di cui questo luogo era pieno quando potevano essere cacciati (ma in seguito diminuirono gradualmente). E oltre al selvaggiume acquatico, c'erano moltissimi tacchini selvatici, di cui ne catturarono molti, oltre a cervi, ecc. Inoltre, avevano circa un quarto di picco a pasto a settimana a persona, o, da quando avevano raccolto il mais indiano in proporzione. Ciò fece sì che in seguito molti scrivessero così ampiamente della loro abbondanza qui ai loro amici in Inghilterra, che non erano rapporti inventati ma veri".»
«Our harvest being gotten in, our governor sent four men on fowling, that so we might after a special manner rejoice together after we had gathered the fruits of our labor. They four in one day killed as much fowl as, with a little help beside, served the company almost a week. At which time, amongst other recreations, we exercised our arms, many of the Indians coming amongst us, and among the rest their greatest king Massasoit, with some ninety men, whom for three days we entertained and feasted, and they went out and killed five deer, which we brought to the plantation and bestowed on our governor, and upon the captain and others. And although it be not always so plentiful as it was at this time with us, yet by the goodness of God, we are so far from want that we often wish you, partakers of our plenty.»
«Raccogliendo il nostro raccolto, il nostro governatore inviò quattro uomini a caccia di uccelli, in modo che potessimo gioire insieme in modo speciale dopo aver raccolto i frutti del nostro lavoro. In un giorno, i quattro uccisero così tanti uccelli che, con un piccolo aiuto in più, servirono la compagnia per quasi una settimana. In quel periodo, tra gli altri svaghi, esercitammo le armi, e molti Indiani vennero tra noi, e tra gli altri il loro più grande re Massasoit, con circa novanta uomini, che intrattenemmo e festeggiammo per tre giorni. Uscirono e uccisero cinque cervi, che portammo alla piantagione e donammo al nostro governatore, al capitano e ad altri. E anche se non è sempre così abbondante come lo era in questo momento per noi, tuttavia, per la bontà di Dio, siamo così lontani dal bisogno che spesso vi desideriamo partecipi della nostra abbondanza.»
I Pellegrini tennero una vera celebrazione del Ringraziamento nel 1623[3][4] dopo un digiuno[5] e una benefica pioggia durata 14 giorni[6], che portò a un raccolto più abbondante. William DeLoss Love calcola che questo ringraziamento si svolse mercoledì 30 luglio 1623, un giorno prima dell'arrivo di una nave rifornimento con altri coloni[5], ma prima del raccolto autunnale. Secondo Love, questo ringraziamento del 1623 fu significativo perché l'ordine di riconoscere l'evento provenne dall'autorità civile[7] (Governatore Bradford), e non dalla chiesa, rendendolo probabilmente il primo riconoscimento civile del Giorno del Ringraziamento nel New England[5].
Riferendosi al raccolto del 1623 dopo la siccità quasi catastrofica, Bradford scrisse:
«And afterward, the Lord sent them such seasonable showers, with the interchange of fair warm weather as, through His blessing, caused a fruitful and liberal harvest, to their no small comfort and rejoicing. For which mercy, in time convenient, they also set apart a day of thanksgiving ... By this time harvest was come, and instead of famine now God gave them plenty ... for which they blessed God. And the effect of their particular planting was well seen, for all had ... pretty well ... so as any general want or famine had not been amongst them since to this day.[8]»
«E in seguito, il Signore inviò loro acquazzoni così opportuni, con l'alternarsi di bel tempo caldo, che, grazie alla Sua benedizione, provocarono un raccolto abbondante e generoso, con loro grande conforto e gioia. Per questa misericordia, a tempo debito, dedicarono anche un giorno di ringraziamento ... A questo punto era arrivato il raccolto, e al posto della carestia ora Dio diede loro abbondanza ... per la quale benedissero Dio. E l'effetto della loro semina particolare fu ben visibile, poiché tutti ebbero ... abbastanza bene ... così che da allora non c'era stata alcuna mancanza generale o carestia tra loro.»
Questi resoconti di prima mano non sembrano aver contribuito allo sviluppo iniziale della festività. Of Plymouth Plantation di Bradford non fu pubblicato fino agli anni 1850. Il libretto Mourt's Relation fu riassunto da altre pubblicazioni senza la ormai familiare storia del ringraziamento. Entro il XVIII secolo, il libretto originale sembrava essere andato perduto o dimenticato; una copia fu riscoperta a Filadelfia nel 1820, con la prima ristampa integrale nel 1841. In una nota a piè di pagina l'editore, Alexander Young, fu il primo a identificare il banchetto del 1621 come il primo Giorno del Ringraziamento.
Il 29 giugno 1676 Edward Rawson redasse una proclamazione ufficiale di Thanksgiving per conto del governatore della contea di Charlestown, in Massachusetts, che aveva deciso di indire un giorno di ringraziamento per la buona sorte di cui godeva la comunità e per celebrare la vittoria contro gli «indigeni pagani», cioè gli stessi nativi americani che avevano accolto e condiviso il territorio con Bradford e gli altri fondatori della colonia di Plymouth.
Nei secoli successivi la tradizione del Thanksgiving si estese a tutto il Paese. Le tredici colonie (i primi Stati americani) non celebrarono contemporaneamente il Giorno del ringraziamento fino all'ottobre del 1777, quando ne fu indetto uno per festeggiare la vittoria contro gli inglesi a Saratoga nella guerra d'indipendenza. Fu George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti d'America, a dichiarare la festa per tutti gli Stati nel 1789 proclamando una giornata nazionale di ringraziamento. Molti risero dell'idea, a cominciare da Thomas Jefferson, che da presidente non vi diede alcun seguito.
Alla metà del XIX secolo il Thanksgiving era diffuso nella maggior parte del territorio americano e osservato da tutti gli strati sociali, dai ricchi ai meno abbienti.
I discorsi ufficiali
modificaIl Congresso delle colonie ribelli alla Corona d'Inghilterra fece una prima Proclamazione nazionale di Thanksgiving nel novembre 1777, in piena guerra d'indipendenza americana. Una seconda Proclamazione fu emessa nel 1791. Nei primi trent'anni di vita della Costituzione, furono sei i discorsi solenni pronunciati dai vari Presidenti degli Stati Uniti in occasione della Festa del ringraziamento. George Washington ne fece due, John Adams due, Thomas Jefferson nessuno e James Madison due. Fra il 1815 e il 1861 non ve ne furono più ma, iniziata la guerra civile, Abramo Lincoln ne fece una per il Thanksgiving del 1862 e un'altra l'anno dopo. Dopo di lui tutti i Presidenti hanno sempre tenuto un discorso solenne per il Thanksgiving di ogni singolo anno.
Proclama di George Washington del 1789
modifica«Poiché è il dovere di tutte le Nazioni riconoscere la provvidenza di Dio Onnipotente e obbedire alla sua volontà, di essere grati per i suoi benefici e di implorare umilmente la sua protezione e il suo favore – e poiché entrambe le Camere del Parlamento mi hanno chiesto, attraverso la loro Commissione congiunta, "di raccomandare al Popolo/alla Gente degli Stati Uniti una giornata di pubblico ringraziamento e preghiera da osservare riconoscendo con cuori grati i molti segnati favori di Dio Onnipotente, in modo particolare dando loro l'opportunità di stabilire pacificamente una forma di governo per la loro sicurezza e felicità".
Adesso io raccomando e stabilisco che giovedì 26 novembre prossimo sia dedicato dalla Gente/dal Popolo di questi Stati al servizio di quel grande e glorioso Essere, che è l'Autore benefico di tutto il bene che è stato, che è o che sarà. Che noi possiamo allora unirci tutti nel rendere a lui i nostri grazie sinceri e umili – per la sua gentile premura e protezione del Popolo di questo paese prima che diventasse una Nazione – per le molte e segnate mercedi e le interposizioni favorevoli della sua provvidenza, di cui abbiamo fatto esperienza nel corso e nella conclusione dell'ultima guerra – per il grande grado di tranquillità, unione e abbondanza di cui abbiamo da allora goduto – per il modo pacifico e razionale con cui ci è stato permesso di istituire costituzioni di governo per la nostra sicurezza e felicità, e in particolare per quella nazionale recentemente ordinata, per la libertà civile e religiosa con cui siamo benedetti e i mezzi che possediamo per acquisire e diffondere i saperi utili; e in generale per tutti i favori grandi e svariati che Egli si è compiaciuto di conferirci.
E che possiamo allora anche unirci nell'offrire umilmente le nostre preghiere e suppliche al grande Signore e Regnante sulle Nazioni e implorarlo di perdonare le nostre trasgressioni nazionali e no – per metterci tutti in grado, sia in posizioni pubbliche sia private, di eseguire i nostri doveri puntualmente e correttamente e per rendere il nostro governo nazionale una benedizione a tutta la Gente/il Popolo, mantenendolo sempre un governo fatto di leggi sagge, giuste e costituzionali, eseguite e obbedite con discrezione e fedeltà – per proteggere e guidare tutti i Sovrani e le Nazioni (particolarmente quelle che si sono dimostrate gentili con noi) e benedirli con un buon governo, con la pace e la concordia – Per promuovere la sapienza e la pratica della vera religione e virtù, e l'aumento della scienza fra loro e noi – e in generale per concedere a tutta l'umanità un tale grado di prosperità temporale quale egli solo sa essere la migliore.
New York, il terzo giorno di ottobre nell'anno del Signore 1789.»
Proclama di John Adams del 1798
modifica«Dato che la sicurezza e la prosperità delle nazioni dipendono in ultima analisi ed essenzialmente dalla protezione e la benedizione di Dio Onnipotente, e dato che il riconoscimento nazionale di questa verità è non solo un dovere indispensabile che il popolo deve a Lui, ma un dovere la cui influenza naturale è favorevole alla promozione di quella moralità e devozione senza la quale la felicità sociale non può esistere, né le benedizioni di uno Stato libero possono essere godute; […] i giusti giudizi di Dio contro l'iniquità prevalente sono un richiamo forte al pentimento e alla correzione di vita; […] Raccomando che mercoledì 9 maggio sia osservato in tutti gli Stati Uniti come giornata di solenne umiliazione, digiuno e preghiera, affinché i cittadini di questi Stati, astenendosi quel giorno dalle loro occupazioni normali, offrano le loro devozioni al Padre delle Misericordie […] riconoscere davanti a Dio i molteplici peccati e trasgressioni di cui siamo giustamente accusabili come singoli e come nazione, implorandolo allo stesso tempo, per la Sua infinita grazia, attraverso il Redentore del Mondo, di rimettere tutti i nostri peccati e inculcarci tramite il Suo Santo Spirito a quel sincero pentimento e conversione che possa darci motivo di sperare nel suo inestimabile favore e benedizione celeste […] E infine raccomando che in questo giorno i doveri di umiliazione e preghiera siano accompagnati da fervidi ringraziamenti al Datore di Ogni Dono, non solo per aver finora protetto e preservato il popolo di questi Stati Uniti nel godimento indipendente della loro libertà religiosa e civile ma anche per averli fatti prosperare in un meraviglioso progresso di popolazione e per aver conferito su di loro molti e grandi favori che portano alla felicità e alla prosperità di una nazione.
Il Presidente: John Adams.»
Proclami di James Madison
modificaVi ritornò James Madison nel 1814, su richiesta delle due Camere del Congresso degli Stati Uniti, che in una risoluzione congiunta comunicavano il desiderio, dati i tempi di calamità (la guerra del 1812 con l'Inghilterra), di far osservare al popolo “un giorno di umiliazione pubblica e digiuno e di preghiera a Dio Onnipotente per la sicurezza e il benessere di questi Stati”.
«Avendo le due Camere della Legislatura nazionale con risoluzione congiunta espresso il desiderio che nel tempo presente di calamità pubblica e guerra si possa raccomandare al popolo degli Stati Uniti di osservare un giorno di pubblica umiliazione e digiuno e di preghiera a Dio Onnipotente per la sicurezza e il benessere di questi Stati, la sua Benedizioni sulle loro armi e un pronto ripristino della pace, ho ritenuto appropriato raccomandare con questa proclamazione che Giovedì, 12 gennaio prossimo, sia designato come giorno in cui tutti possano avere l'opportunità di offrire volontariamente e all'unisono nelle rispettive assemblee religiose la loro umile adorazione al Grande Sovrano dell'Universo, di confessare i loro peccati e trasgressioni e di rafforzare i loro voti di pentimento e emendamento. Saranno invitati da questa stessa occasione solenne a chiamare a mente i distinti favori conferiti sul popolo americano nella salute generale goduta, negli abbondanti frutti della stagione, nel progresso delle arti, strumenti del loro conforto, della loro prosperità e della loro sicurezza, e nelle vittorie che hanno così potentemente contribuito alla difesa e alla protezione dei nostro paese, una gratitudine devota per tutto che dovrebbe essere frammisto alle loro supplica al Genitore Benefico della Razza Umana, affinché voglia perdonare tutte le loro offese contro di Lui; sostenerli e ravvivarli nell'esecuzione dei loro doveri; continuare a donare loro i vantaggi preziosi che derivano da istituzioni politiche così benefiche per la loro sicurezza contro i pericoli dall'esterno, alla loro tranquillità domestica e alle loro libertà civili e religiose […]
Dato nella città di Washington, il 16º giorno di novembre 1814, e il 38º anno dell'Indipendenza degli Stati Uniti.»
Proclami di Abramo Lincoln
modificaLa tradizione interrotta fu ripresa nel 1862 e nel 1863 durante la presidenza di Abramo Lincoln, il quale collocò la festa nel calendario al quarto giovedì di novembre, data che da quel momento è rimasta sempre uguale. Nessuno dei presidenti in carica dai tempi di Lincoln ha più omesso di emettere il proclama annuale di Ringraziamento. Dietro la decisione del presidente di riprendere la tradizione dei proclami ufficiali interrotta dopo Madison ci fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, una delle donne più importanti, benché poco riconosciuta, della storia americana, la quale influenzò il presidente a proclamare ufficialmente un giorno di ringraziamento, convinta che osservarlo avrebbe unito il Paese e lo avrebbe riappacificato, durante il periodo difficile della guerra di secessione. Nel 1941, infine, il Congresso degli Stati Uniti la proclamò festa legale.
La Proclamazione di ringraziamento del 1863 diceva:
«L'anno che si avvia alla fine è stato ricolmo della benedizione di campi fruttuosi e di cieli salubri. A queste munificenze, di cui godiamo così costantemente da essere portati a dimenticare la loro fonte, se ne sono aggiunte altre di natura così straordinaria da non poter che penetrare e addolcire anche i cuori abitualmente insensibili alla Provvidenza sempre vigile di Dio Onnipotente. In mezzo a una Guerra civile di ineguagliata portata e severità, che talvolta è sembrato invitare e provocare l'aggressione degli Stati stranieri, è stata preservata la pace con tutte le nazioni, è stato mantenuto l'ordine, sono state rispettate e obbedite le leggi ed è prevalsa l'armonia ovunque tranne che nel teatro del conflitto militare; mentre quel teatro si è grandemente ristretto con l'avanzare degli eserciti e delle marine dell'Unione. La necessaria deviazione della ricchezza e delle forze dai campi dell'industria pacifica alla difesa nazionale non hanno arrestato l'aratro, le navette o le navi; l'ascia ha allargato i confini dei nostri insediamenti e le miniere, di ferro come di carbone e dei metalli preziosi, hanno prodotto ancora più abbondantemente di prima. La popolazione è aumentata costantemente, nonostante le spoliazioni sul campo, l'assedio e il campo di battaglia; e al Paese, che gioisce nella consapevolezza di un aumento di forza e vigore, è permesso aspettarsi che continuino gli anni di grande aumento della libertà.
Nessuna mente umana ha congegnato né alcuna mano mortale ha elaborato queste grandi cose. Esse sono i doni generosi dell'Altissimo Dio, il quale, mentre ci tratta con ira per i nostri peccati, si è nondimeno ricordato della sua misericordia. Mi è sembrato giusto e appropriato che essi fossero riconosciuti con solennità, riverenza e gratitudine, con un sol cuore e una sola voce, dall'intero Popolo americano. Invito pertanto i miei concittadini in ogni parte degli Stati Uniti, e anche coloro che si trovano in mare e che soggiornano in terre straniere, di designare e osservare l'ultimo giovedì di novembre prossimo, come giornata di ringraziamento e Lode al nostro Padre benefico che abita i Cieli. […]»
Critiche
modificaLe due studiose nordamericane Judy Dow e Beverly Slapin si spingono a domandarsi se l'elaborazione del mito — così dicono — del Thanksgiving non serva innanzitutto a respingere i sensi di colpa dell'uomo bianco per aver sottratto il continente ai nativi americani[9]. I sostenitori della festa, tuttavia, ritengono che essa rappresenti comunque un messaggio positivo per il futuro, nonostante la massiccia manipolazione dei dati storici.
La tradizione
modificaLa grazia presidenziale
modificaAlcuni giorni prima del Giorno del ringraziamento, alla Casa Bianca, si svolge la tradizionale cerimonia in cui il Presidente concede la grazia a due tacchini, nota come National Thanksgiving Turkey Presentation. Risale al 1963 e ne fu artefice John Fitzgerald Kennedy, che scelse di non cucinare il tradizionale tacchino donato al Presidente dalla National Turkey Federation fin dal 1947. Si è a lungo ritenuto che fosse stato il presidente Harry Truman a dar vita alla tradizione, ma gli storici della Truman Library non sono riusciti a trovare alcuna prova che lo dimostrasse.
Dal 1989 uno dei tacchini graziati apre la parata sulla Main Street di Disneyland, poi entrambi vengono trasferiti nel ranch di Frontierland, nel parco stesso. Nonostante alla parata partecipi solo uno, ne vengono graziati due nell'eventualità che uno dei due non riesca ad arrivare vivo alla parata. A partire dal 2005 il trasferimento da Washington a Los Angeles avviene con un volo di prima classe della United Airlines.
A partire dal 2003 i cittadini americani sono invitati a scegliere il nome dei tacchini votando sul sito della Casa Bianca: dopo il primo sondaggio furono battezzati Stars e Stripes (Stelle e Strisce, nome che indica la bandiera statunitense), negli anni successivi Biscuit e Gravy (2004), Marshmallow e Yam (2005), Flyer e Fryer (2006), May e Flower (2007), Pumpkin e Pecan (2008), Courage e Carolina (2009), Apple e Cider (2010), Cobbler e Gobbler (2012), Popcorn e Caramel (2013), Mac e Cheese (2014), Honest e Abe (2015), Tater e Tot (2016), Drumstick e Wishbone (2017), Peas e Carrots (2018), Bread e Butter (2019), Corn e Cob (2020), Peanut Butter e Jelly (2021), Chocolate e Chip (2022), Liberty e Bell (2023).
Il pranzo
modificaLa festa è molto sentita dagli statunitensi, i quali la celebrano preparando pranzi elaborati, il cui piatto principale è il classico tacchino, che viene offerto anche ai vicini di casa e alle persone meno fortunate. Solo negli Stati Uniti, più di 40 milioni di tacchini sono consumati durante il weekend festivo ogni anno.
I tipi di condimento del tacchino sono:
- Nelle cittadine del Sud vige l'abitudine di consumare la carne con la focaccia di granturco, secondo la tradizione del "ciò che si ha, si usa".
- Nel Nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice, una tipica specie di riso americana.
Tipica del pranzo del Thanksgiving è anche la salsa di ossicocco (mirtillo palustre o cranberry), fatta con bacche fresche o congelate. Un altro piatto tradizionale di questa festività sono per molti le patate dolci, unite a zucchero, spezie e burro, lo yam, o anche la torta di zucca, secondo la tradizione si mangiano anche biscotti fatti in casa.
Black Friday
modificaStrettamente collegato al Thanksgiving day è nella tradizione americana il Black Friday, ossia il venerdì successivo, che dà inizio negli USA alla stagione dello shopping natalizio visto che nei giorni di festa i negozi sono chiusi e solitamente alla riapertura presentano grandi sconti.
Celebrazioni
modificaNel giorno del ringraziamento, in tutte le città americane si svolgono parate con carri allegorici e festeggiamenti di ogni tipo, con dei giganteschi pupazzi gonfiati che fanno il giro delle città. Il Presidente degli Stati Uniti è solito celebrare il giorno di festa mangiando con i soldati. Il giorno del ringraziamento viene festeggiato anche nello Stato libero associato di Porto Rico.
Nei media
modificaTra i principali film attinenti al Giorno del ringraziamento[10], Pocahontas (1995) della Disney, È il Giorno del ringraziamento Charlie Brown (1972), Winnie the Pooh: Tempo di regali (1999), Mouse on the Mayflower cortometraggio in b/n (1993), Schegge di April con Katie Holmes diretto da Peter Hedges (2003), il drammatico The New World - Il nuovo mondo diretto da Terrence Malick con Colin Farrell e Q’Orianka Kilcher (2006), Hannah e le sue sorelle di Woody Allen con Carrie Fisher e Michael Caine (1986), Un biglietto in due con Steve Martin e John Candy (1987), Piccolo orfano di William Hanna e Joseph Barbera (1949), A casa per le vacanze, diretto da Jodie Foster (1995) e Thanksgiving, diretto da Eli Roth (2023).
Note
modifica- ^ (EN) William Bradford, Of Plymouth Plantation, 1620–1647, a cura di Samuel Eliot Morison, New York, NY, Alfred A. Knopf, 1952 [1620–1647], p. 90, ISBN 978-0-394-43895-5.
- ^ (EN) Henry Martyn Dexter, Mourt's Relation or Journal of the Plantation at Plymouth, J.K. Wiggin, 1865. URL consultato il 7 novembre 2014.
- ^ Bradford1952, p. 120–121.
- ^ Bradford1856, p. 135–136.
- ^ a b c (EN) William DeLoss Love, The Fast and Thanksgiving Days of New England, Houghton, Mifflin, 1895, p. 84.
- ^ Bradford1856, p. 142.
- ^ (EN) Edward Winslow, Good Newes from New-England (PDF), su MayflowerHistory.com, 1624. URL consultato il 28 novembre 2013.«A true relation of things very remarkable at the plantation of Plimoth in New-England — Together with a relation of such religious and civil laws and customers, as are in practice amongst the Indians.»
(EN) original, su archive.org, 1624. Ospitato su Internet Archive (archive.org). - ^ Bradford1952, p. 132.
- ^ Judy Dow e Beverly Slapin, Deconstructing the Myths of “The First Thanksgiving”, 2003.
- ^ Top Ten Thanksgiving Movies: Top Ten Thanksgiving Movies, su holidays.slides.kaboose.com. URL consultato il 20 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2011).
Bibliografia
modifica- Ann Uhry Abrams, The Pilgrims and Pocahontas: Rival Myths of American Origin[collegamento interrotto], Boulder, Westview Press, 1999, ISBN 0-8133-3497-7.
- Kieran Doherty, William Bradford: Rock of Plymouth, Brookfield, Connecticut, Twenty-First Century Books, 1999, ISBN 0-585-21305-4.
- John A. Goodwin, The Pilgrim Republic: An Historical Review of the Colony of New Plymouth, Boston, Houghton Mifflin Co, 1920 [1879], OCLC 316126717.
- Philip Gould, William Bradford 1590-1657, in Paul Lauter (a cura di), The Heath Anthology of American Literature: Beginnings to 1800, A, Boston, Houghton Mifflin, 2009, pp. 348–350, ISBN 0-618-89799-2.
- Annie A. Haxtun, Signers of the Mayflower Compact, Baltimore, The Mail and Express, 1899, OCLC 2812063.
- Nathaniel Philbrick, Mayflower: A Story of Community, Courage and War, New York, Penguin Books, 2006, ISBN 978-0-14-311197-9.
- Mark L. Sargent, William Bradford’s ‘Dialogue’ with History, in The New England Quarterly, vol. 65.3, Boston, Colonial Society of Massachusetts and Northeastern University, 1992, pp. 389–421, ISSN 0028-4866 .
- Gary D. Schmidt, William Bradford: Plymouth's Faithful Pilgrim, Grand Rapids, Wm. B. Eerdmans Publishing Co., 1999, ISBN 0-8028-5151-7.
- Eugene A. Stratton, Plymouth Colony: Its History & People, 1620–1691, Salt Lake City, Ancestry Incorporated, 1986, ISBN 0-916489-13-2.
- Walter P. Wenska, Bradford’s Two Histories: Pattern and Paradigm in 'Of Plymouth Plantation', in Early American Literature, vol. 13.2, Fall 1978, Chapel Hill, University of North Carolina Press, pp. 151–164, ISSN 0012-8163 .
- DOW, Judy and SLAPIN, Beverly, Deconstructing the Myths of “The First Thanksgiving”, 2003 https://web.archive.org/web/20101129070235/http://www.oyate.org/resources/shortthanks.html.
- (EN) William Bradford, History of Plymouth Plantation, a cura di Deane, Charles, Boston, MA, Little, Brown and Co, 1856 [1620–1647], OCLC 45416485.
- (EN) William Bradford, Of Plymouth Plantation, 1620–1647, a cura di Samuel Eliot Morison, New York, NY, Alfred A. Knopf, 1952 [1620–1647], ISBN 978-0-394-43895-5.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni sul Giorno del ringraziamento
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Giorno del ringraziamento
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Giorno del ringraziamento, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
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