Killswitch Engage

gruppo musicale statunitense
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I Killswitch Engage (talvolta abbreviati in KSE) sono un gruppo metalcore formatosi nel 1999 a Westfield (Massachusetts), negli Stati Uniti, a seguito dello scioglimento delle band Overcast e Aftershock. Dall'inizio del 2012 la band è così formata: Jesse Leach come voce, il bassista Mike D'Antonio, i chitarristi Joel Stroetzel e Adam Dutkiewicz, e il batterista Justin Foley. Associati con la Roadrunner Records, i Killswitch Engage hanno pubblicato otto album, di cui due omonimi, e un DVD.

Killswitch Engage
I Killswitch Engage in concerto a Praga nel 2018
Paese d'origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereMetalcore[1][2]
Periodo di attività musicale1999 – in attività
EtichettaFerret Records, Roadrunner Records, Metal Blade Records, Sony Music Entertainment
Album pubblicati8
Studio8
Opere audiovisive1
Sito ufficiale

Origini e storia

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I Killswitch Engage al Rock im Park 2016
 
Adam Dutkiewicz al Rawk Attack 2016

Dopo lo scioglimento degli Overcast nel 1998, Mike D'Antonio impiega un anno per rimettere insieme una nuova band. Nell'estate del 1999 arruola Adam Dutkiewicz (che diventerà anche produttore e compositore principale del gruppo) e Joel Stroetzel, batterista e chitarrista degli Aftershock e col successivo innesto di Jesse Leach, cantante di Corrin e Nothing Stays Gold, viene completata la line-up. Il nome è ispirato da un episodio di X-Files, intitolato appunto Kill Switch.[3]

Il debutto avviene suonando come spalla degli In Flames: la casa discografica Ferret li nota e li mette sotto contratto e nell'estate del 2000 esce il disco di debutto omonimo.

Nel 2001 i KSE forniscono la canzone Numbered Days alla compilation live "Nasty Habits" pubblicata dalla radio universitaria WERS (nel dischetto figurano anche God Forbid, Haste, Unearth e Poison the Well). Poco dopo va a buon fine la trattativa con la Roadrunner Records e la band incide il suo secondo LP, Alive or Just Breathing (2002), mixato da Andy Sneap. Prima di sfornare il nuovo album, la formazione subisce alcune modifiche: Howard Jones sostituisce Leach (che lascia nel 2002 per motivi di salute e per stare con la moglie appena sposata) e si aggiunge il batterista Justin Foley, compagno di Jones nei Blood Has Been Shed, che a sua volta rimpiazza Tom Gomes, durato poco. Nel frattempo Dutkiewicz è passato alla chitarra.

Nel 2003 i concerti all'Ozzfest e all'Headbangers Ball tour di MTV2 consacrano il successo della band. Il singolo When Darkness Falls appare nella colonna sonora del film Freddy vs. Jason. Nel 2004 viene pubblicato l'album The End of Heartache e per il resto dell'anno i Killswitch Engage battono i palchi americani suonando con Anthrax, Slayer, From Autumn to Ashes, Eighteen Visions e 36 Crazyfists. La title track The End of Heartache, inserita nel film Resident Evil: Apocalypse, si guadagna una nomination ai Grammy Awards. Nel 2005 il combo ricompare all'Ozzfest e pochi mesi dopo pubblica il DVD live (Set This) World Ablaze, registrato al Worchester Palladium.

Nel 2006 pubblicano il loro quarto album studio, As Daylight Dies. Il gruppo ha composto anche il singolo This Fire Burns, per la WWE, usato come theme d'ingresso dal wrestler CM Punk e inserito nell'album As Daylight Dies tra le tracce bonus. Il singolo My Curse sarà inserito nel 2008 nella colonna sonora del videogioco di corse Burnout Paradise.

 
Mike D'Antonio al Rock am Ring 2016
 
I Killswitch Engage al Rock am Ring 2007, con Howard Jones in formazione

Il 30 giugno 2009, come precedentemente comunicato dalla Roadrunner Records[4], il quintetto pubblica l'album Killswitch Engage, al quale ha collaborato il noto produttore Brendan O'Brien[5].

Il 4 gennaio 2012 la band annuncia che il cantante Howard Jones non fa più parte del gruppo, senza specificare la ragione di questa rottura[5].

Tuttavia il 7 gennaio lo stesso Jones fornisce le spiegazioni del suo abbandono:

 
Adam Dutkiewicz e Joel Stroetzel al Mayhem Fest 2009
 
Justin Foley
(EN)

«Well, I guess I will shed a little light without going too deep. As some of you may know, I’ve had a pretty interesting couple of years to say the least battling with some personal issues. One of the low points being diagnosed with type 2 diabetes that went unchecked for years. The rest of the band stuck with me through it, and to be honest they are the ones that kept me going. The whole experience definitely put a scare in me. Recently we’ve all been in writing mode but somehow I couldn’t get excited about the new album and all the touring that would go with it. The guys saw it before I did. In hindsight I now realize that my heart wasn’t in it. I have had an amazing decade with KSE. I love Justin, MikeD, Joel and Adam for hanging in there and standing by me no matter how bad it was. I have so many good memories, and those are the ones that I will keep. Will I be involved in music again? Sure, I have been in bands for a little over half my life, can’t stop now. Until then, get the new KsE album, it’s going to be good. Thanks everyone for letting me try to entertain you, and I wish myself well in my future endeavors.»

(IT)

«Bene, credo che farò un po' di luce sulla faccenda senza andare troppo in profondità. Come alcuni di voi forse sanno, ho passato un paio di anni piuttosto interessanti lottando con alcuni problemi personali. Uno dei punti più bassi è stato quando mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 2, trascurato per anni. Il resto della band mi è stato vicino in questi momenti, e ad essere onesti sono stati il motivo per cui sono andato avanti. Tutta questa esperienza mi ha veramente spaventato. Recentemente eravamo in fase di scrittura, ma in qualche modo non riuscivo ad essere eccitato per il nuovo album e per i tour che eravamo in procinto di fare. I ragazzi se ne sono accorti prima di me. Col senno di poi ho capito che non ci stavo mettendo il cuore. Ho passato una bellissima decade con i KSE. Voglio bene a Justin, MikeD, Joel ed Adam per aver tenuto duro ed essermi stati vicino senza pensare a quanto fosse brutto. Ho un sacco di bei ricordi, e questi sono quelli che terrò. Sarò ancora coinvolto nel mondo della musica? Certo, ho passato più della metà della mia vita in gruppi musicali, non posso fermarmi ora. Fino ad allora, procuratevi il nuovo album dei KSE, sarà buono. Grazie a tutti per avermi lasciato provare ad intrattenervi, e mi auguro buona fortuna per i miei progetti futuri.»

Lunedì 6 febbraio 2012 viene annunciato che il sostituto di Jones non è altri che il cantante originale della band Jesse Leach[7].

Formazione

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Formazione attuale

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Ex componenti

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  • Pete Cortese – chitarra solista (2000-2001)
  • Tom Gomes – batteria (2002-2003)
  • Howard Jones – voce (2002-2012)

Discografia

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Album in studio

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Singoli

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Partecipazioni

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Videografia

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  • My Last Serenade (2002)
  • Life to Lifeless (2002)
  • Fixation on the Darkness (2003)
  • Rose of Sharyn (2004)
  • The End of Heartache (2004)
  • A Bid Farewell (2005)
  • My Curse (2006)
  • The Arms of Sorrow (2007)
  • Holy Diver (2007)
  • This Is Absolution (2008)
  • Starting Over (2009)
  • Save Me (2010)
  • In Due Time (2013)
  • Always (2013)
  • Strength of the Mind (2015)
  • Hate by Design (2016)
  • Cut Me Loose (2016)
  • I Am Broken Too (2019)
  • The Signal Fire (2019)

VHS/DVD

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  1. ^ Gianni Della Cioppa, 2010, p. 60.
  2. ^ A Quick History Of Heavy Metal, su ThoughtCo. URL consultato il 18 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
  3. ^ 5 Interesting facts about Killswitch Engage - AXS, su web.archive.org, 10 gennaio 2017. URL consultato il 20 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2017).
  4. ^ KILLSWITCH ENGAGE - A giugno il nuovo album #KILLSWITCHENGAGE, su groovebox.it. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  5. ^ a b KILLSWITCH ENGAGE - Aggiornamento di Mike D'Antonio #KILLSWITCHENGAGE, su groovebox.it. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  6. ^ (EN) Singer Howard Jones Explains His Exit From Killswitch Engage, su Loudwire. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  7. ^ (EN) It's Official: JESSE LEACH Rejoins KILLSWITCH ENGAGE, su BLABBERMOUTH.NET, 6 febbraio 2012. URL consultato il 18 dicembre 2017.

Bibliografia

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  • Gianni Della Cioppa, Heavy Metal. I contemporanei, a cura di Bertoncelli, R., Giunti Editore, 2010, p. 128, ISBN 978-88-09-74962-7.
  • (EN) William Phillips e Brian Cogan, The Encyclopedia of Heavy Metal, ABC-CLIO, 2009, ISBN 9780313348013.
  • (EN) Garry Sharpe-Young, New Wave of American Heavy Metal, New Plymount, Zonda Books Limited, 2005, ISBN 0-9582684-0-1.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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