Marajó
Marajó è un'isola costiera di mare fluviale situata nella Zona di Protezione Ambientale dell'Arcipelago di Marajó, nello stato del Pará, nella Regione Norte. Considerata la più grande isola fluviale-marina del pianeta.
Marajó | |
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Veduta satellitare della foce del Rio delle Amazzoni con l'isola di Marajó a sud. | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Rio delle Amazzoni |
Coordinate | 0°59′S 49°35′W |
Superficie | 40.100 km² |
Geografia politica | |
Stato | Brasile |
Cartografia | |
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Geografia
modificaCon una superficie di 40.100 km² (che arrivano a 49.602 km² aggiungendo il piccolo arcipelago di isole vicine), l'isola di Marajó è la più grande isola deltizia al mondo. Il nome nella lingua tupi-guaraní significa "barriera del mare". Marajó è circondata completamente da acqua dolce.
Sebbene la sua costa nord-orientale si affacci sull'oceano Atlantico, la portata d'acqua del Rio delle Amazzoni è così grande che l'acqua del mare ha una bassa salinità per una certa distanza dalla foce del fiume sudamericano. L'incontro delle acque del fiume con l'oceano provoca il fenomeno del pororoca.
Marajó è un'isola pianeggiante e acquitrinosa. Nella parte orientale è coperta dalla savana, mentre in quella occidentale prevalgono le foreste pluviali. Durante il periodo delle piogge abbondanti, tra gennaio e maggio, l'isola è allagata da acquitrini. Durante il resto dell'anno le piogge sono frequenti ma meno intense.
Le città principali sono Breves (95.000 abitanti circa nel 2006), Portel (45.000), Afuá (36.000), Muaná (28.000), Melgaço (26.000), Gurupá (26.000), Curralinho (24.000), Soure (22.000), Anajás (21.000), Ponta de Pedras (20.000), São Sebastião da Boa Vista (20.000), Salvaterra (18.000), Cachoeira do Arari (18.000), Chaves (17.000).
La città portuale di Belém, capitale dello Stato del Pará, è posta di fronte all'isola di Marajó, da cui è separata dalla baia di Marajó.
Storia
modificaDal 1870 la grande isola è stata oggetto della ricerca archeologica brasiliana. Nei suoi tumuli sono state trovate ceramiche di vari formati color grigio crema; alcuni esemplari di giare da acqua, ovali o cilindriche, con bocche larghe o strette, ornato da rilievi, presentano pitture a disegno geometrico intrecciato di color rosso o bruno su fondo crema, sia all'interno che all'esterno. Alcune giare ovali recano un'ornamentazione geometrica incisa. Le urne funerarie, di forma troncoconica, possono talvolta presentare una decorazione a rilievo con figure umane coperte da disegni geometrici a forma di T o di H. Nel complesso le urne venivano decorate a larghe forme curvilinee rosse su fondo crema.
È possibile, anche se la datazione non è ancora precisa, che la cultura di Marajó, che sembra tuttora attestata nei primi secoli della nostra era, sia esistita sin dal primo millennio a.C.. Se ne trovano testimonianze nelle raccolte del Musée de l'Homme a Parigi e dell'University Museum di Philadelphia[1].
Economia
modificaLe attività economiche più importanti sono lo sfruttamento delle foreste e la produzione di caucciù. Parte della foresta originaria ha lasciato il posto a grandi tenute terriere dove si allevano i bufali.
Tipiche delle popolazioni indigene dell'isola erano le ceramiche marajoara rinvenute in scavi archeologici. Oggi la replica di tali ceramiche è un'attività artigianale diffusa.
Nel corso dell'epidemia di spagnola del 1918 – 1919 l'isola di Marajó fu la sola area al mondo con una popolazione consistente ad essere risparmiata dall'epidemia.
Un decreto legge del Parlamento brasiliano del 2002 prevede la possibilità di tenere un plebiscito per istituire il Territorio Federale di Marajó.
Note
modifica- ^ * AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBN CFI0114992.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marajó
Collegamenti esterni
modifica- Museo di Marajó a Cachoeira do Arari, su museudomarajo.com.br. URL consultato il 25 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2006).
- Scheda dell'IMDb sul film Marajó, Barreira do Mar (1967) di Libero Luxardo
- da Planetsave.com[collegamento interrotto] un articolo del 2 agosto 2006 nel quale si illustrano i motivi che hanno portato il governo federale ad emanare un'ordinanza che ha istituito un gruppo interministeriale per studiare e risolvere i gravi problemi di Marajó.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316430293 · LCCN (EN) sh85080894 · BNF (FR) cb15428667t (data) · J9U (EN, HE) 987007550984205171 |
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