Mare (araldica)
figura araldica
In araldica il mare simboleggia sdegno o animo inquieto quando è agitato, ma anche ira frenata, liberalità o benignità quando è calmo.[1]
Esempi
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Mare fluttuoso di nero (Livorno)
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Mare fluttuoso d'argento (Provincia di Livorno)
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Mare ondato d'azzurro (Pommerby)
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Mare in cui si specchiano tre fiamme guizzanti (Foggia)
Posizione araldica ordinaria
modificaIl mare occupa lo spazio della campagna o punta dello scudo e si rappresenta d'azzurro ondoso d'argento, ma può essere anche direttamente d'argento o di verde.
Tanto il mare occupa la parte della campagna che una torre o un castello uscente da esso araldicamente si dice fondato sul mare.
Attributi
modifica- Ombrato, o fluttuoso, o fluttuante, o mareggiato, o agitato quando le onde sono di uno smalto diverso
- Spumoso, quando è d'azzurro con onde d'argento
- Tempestoso o burrascoso, se le dimensioni delle onde sono maggiori
Casi particolari
modificaSe il mare occupa invece che lo spazio della campagna quello del piano, si definisce piano mareggiato.
Se occupa tutto lo scudo, quest'ultimo si definisce mareggiato.
Note
modificaBibliografia
modifica- Luigi Volpicella, Dizionario del linguaggio araldico italiano, a cura di Girolamo Marcello del Majno, presentazioni di Luigi Michelini di San Martino et al., disegni dell'autore, Udine, Paolo Gaspari, 2008 [concluso negli anni 1940], pp. 211-12, ISBN 88-7541-123-9, SBN MIL0767647.
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