Maruzzella (film 1956)

film del 1956 diretto da Luigi Capuano

Maruzzella è un film del 1956 diretto da Luigi Capuano.

Maruzzella
Renato Carosone e Gegè Di Giacomo in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1956
Durata92 min
Dati tecniciFerraniacolor
Generedrammatico, sentimentale, musicale
RegiaLuigi Capuano
SoggettoLuigi Capuano e Alfredo Giannetti
SceneggiaturaLuigi Capuano e Alfredo Giannetti
ProduttoreFortunato Misiano
Casa di produzioneRomana Film
Distribuzione in italianoSiden Film
FotografiaAugusto Tiezzi
MontaggioRenato Scandolo
MusicheMichele Cozzoli
ScenografiaAlfredo Montori
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Il titolo del film è ispirato all'omonima canzone napoletana, presente nella colonna sonora.

Maruzzella è una ragazza che è rimasta orfana di padre; è innamorata in segreto di Salvatore, che però è l'amante della sua matrigna, donna Carmela. Salvatore non si è accorto dell'amore della ragazza e la considera ancora una bambina. Donna Carmela avrebbe intenzione di farsi sposare da Salvatore e intanto usa il patrimonio del marito defunto a spese di Maruzzella, legittima erede secondo il testamento nascosto dal ragionier Caputo, che lo fa in quanto innamorato di donna Carmela. In casa di Salvatore arrivano due amici musicisti, Renato e Gegè: sono poveri e Maruzzella cerca di aiutarli, organizzando un incontro con un impresario che propone al loro quartetto un vantaggioso contratto a Roma. Intanto il ragioniere Caputo, geloso di Carmela e Salvatore, racconta a Maruzzella le tresche della matrigna, e la ragazza scappa di casa per raggiungere a Roma Renato, innamorato di lei.

Carmela e il ragioniere, durante una burrascosa discussione sulla spiaggia rocciosa provocata dalla gelosia di Caputo, precipitano dal promontorio morendo sulle rocce. Dopo questo tragico epilogo, che rivela a Salvatore tutta la situazione, egli corre a Roma dopo aver ricevuto una lettera in cui Renato gli chiede il consenso per sposare Maruzzella. In realtà la lettera è un trucco per richiamare l'attenzione di Salvatore, il quale capisce che il suo sentimento è corrisposto mentre Renato, che ha amato in segreto Maruzzella, si rassegna a questa soluzione.

Produzione

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La pellicola è una commistione tra due filoni cinematografici: quello dei melodrammi sentimentali strappalacrime (ribattezzato in seguito dalla critica neorealismo d'appendice), in voga in quel periodo tra il pubblico italiano, e quello del musicarello.

Le coreografie del film sono state curate da Elena Sedlak.

I musicarelli

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Maruzzella rientra «nel genere di film definito musicarello, assai di moda in quegli anni e che costruiva una storia più o meno articolata prendendo spunto da una canzone del momento, (...). Un po' come degli antichi videoclip». Il ritiro di Renato Carosone dalle scene, il 7 settembre 1959,[1] corrisponde all'esplosione del genere del musicarello con i cantanti degli anni sessanta, i così detti urlatori.

Distribuzione

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Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 27 settembre del 1956.

Accoglienza

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Il film risultò il 29° miglior incasso della stagione cinematografica italiana 1956-57.

  1. ^ Maria Sole Limodio, La canzone napoletana. Il racconto di uno dei fenomeni musicali più vivi e unici dell'Italia di ieri e di oggi. Prefazione di Teresa De Sio, Roma, Newton Compton editori, novembre 2020, ISBN 9788822744326.

Altri progetti

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