Morte per caduta di noci di cocco

La morte per caduta di noci di cocco è una morte accidentale che avviene quando delle noci di cocco, staccandosi dai loro alberi, colpiscono degli individui causando lesioni fatali alla schiena, alle spalle o alla testa.[1]

Cartello a Honolulu che invita a prestare attenzione alla caduta di noci di cocco dalle piante

Sebbene sia decisamente ridotto il numero di morti a causa della caduta di noci di cocco ogni anno nel mondo,[2][3] a partire dagli anni ottanta si è diffusa la leggenda metropolitana secondo la quale siano 150 le vittime di tali frutti[4] e questa statistica errata è stata spesso messa a confronto con il numero di decessi causati dagli squali ogni anno, che è di circa cinque.[5]

Premessa

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Le noci di cocco provengono dalla palma da cocco (Cocos nucifera), che può raggiungere un'altezza di 30 metri. Le sue foglie paripennate sono lunghe dai 4 ai 6 metri e sono composte da foglioline lunghe dai 60 ai 90 centimetri. Quando le foglie più vecchie si staccano lasciano il tronco liscio.[6] Solitamente, una palma comune produce meno di 30 frutti ogni anno, tuttavia gli alberi più maturi e prosperosi possono fruttare fino a 75 noci ogni anno.[7] Una noce di cocco di dimensioni normali pesa circa 1,44 kg.[8] Le palme vengono coltivate in oltre ottanta paesi del mondo, con una produzione totale di 61 milioni di tonnellate di frutti all'anno.[9]

Le notizie storiche sulla morte effettiva della noce di cocco risalgono al 1770[10] e tali frutti si sono anche rivelati fatali nel Sud Pacifico durante la seconda guerra mondiale. Alcuni resoconti riportano che, durante il conflitto, le forze armate giapponesi inserirono all'interno dei frutti tropicali delle bombe a mano insieme a dell'acido.[11]

L'origine della leggenda sulla morte causata dalla caduta di noci di cocco nacque da un documento di ricerca del Dr. Peter Barss, intitolato "Injuries Due to Falling Coconuts" pubblicato nel Journal of Trauma (oggi noto come Journal of Trauma and Acute Care Surgery) del 1984.[12] Nel suo articolo, Barss sosteneva che in Papua Nuova Guinea (il luogo in cui si trovava) il 2,5% dei ricoveri per trauma nell'arco di quattro anni riguardava i feriti dalla caduta di noci di cocco fra i quali vi erano due morti[13] e suppose erroneamente che le morti dovute alla caduta di noci di cocco fosse pari a 150, statistica che si basava sul presupposto che altri luoghi avrebbero subito un simile tasso di morti dovuti alla caduta di tali frutti.[14] Nel mese di marzo del 2012, Barss ha ricevuto un "Premio Ig Nobel" dagli Annals of Improbable Research per aver condotto uno studio che "non può o non deve essere replicato". Dopo aver ricevuto quel riconoscimento umoristico, Barss ha dichiarato al Canadian Medical Association Journal che "quando si trattano questi infortuni ogni giorno, la cosa non è affatto divertente."[15]

 
Una palma da cocco

In seguito alla pubblicazione dello studio di Barss, iniziarono a diffondersi affermazioni esagerate sul numero di morti da parte delle noci di cocco. I resoconti sulla morte della noce di cocco divennero così diffusi che The Straight Dope, una rubrica online dedicata ai falsi miti, affermò che era diventata una leggenda metropolitana.[16] Lo scrittore Joel Best ha descritto questa teoria come l'"equivalente giornalistico di una leggenda contemporanea".[17] Un'analisi dello Shark Research Institute ha citato un comunicato stampa della Club Travel, una compagnia di assicurazioni di viaggio con sede nel Regno Unito, che contribuì a diffondere la leggenda metropolitana. Nel tentativo di commercializzare un'assicurazione di viaggio per le persone che viaggiano in Papua Nuova Guinea, il comunicato affermava che le noci di cocco erano "dieci volte più pericolose degli squali".[14] Durante il mese di maggio del 2002, la leggenda guadagnò nuovo slancio quando il direttore dell'International Shark Attack File George H. Burgess ribadì nuovamente che "(tutte) le noci di cocco uccidono 150 persone in tutto il mondo ogni anno".[4]

Nel 2002, la preoccupazione per il rischio di mortalità dovuto alla caduta delle noci di cocco ha portato i funzionari locali nel Queensland, in Australia, a rimuovere le piante di cocco dalle spiagge.[18][19]

  1. ^ (EN) Injuries due to falling coconuts., su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 5 aprile 2018.
  2. ^ (EN) How many people die annually from a coconut falling on their head?, su quora.com. URL consultato il 5 aprile 2018.
  3. ^ (EN) COCONUTS AND PALM TREES ARE HAZARDS IN PARADISE, su nytimes.com. URL consultato il 5 aprile 2018.
  4. ^ a b (EN) Michael Perkins, Surviving Paradise, Lulu.com, 2006, p. 241.
  5. ^ (EN) International Attack Shark File, su shark.org.au. URL consultato il 5 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2013).
  6. ^ (EN) Autori vari, Management of Horticultural Crops, Horticulture Science Series Vol.11, New India, pp. 539-87.
  7. ^ (EN) Brian E. Grimwood, F. Ashman, Coconut Palm Products: Their Processing in Developing Countries, Food & Agriculture Org., 1975, p. 18.
  8. ^ (EN) Autori vari, Food and Agriculture in Papua New Guinea, Australian National University, 2009, p. 327.
  9. ^ Bilanci provenienti dal database del Food And Agriculture Organization of the United Nations. Economic And Social Department (FAOSTAT) del 2011
  10. ^ (EN) The Illustrated Encyclopedia of Trees and Shrubs: An Essential Guide to Trees and Shrubs of the World, 2008, p. 1225.
  11. ^ (EN) Coconut Bomb' Used by Japs in Battle on Leyte, su news.google.com. URL consultato il 5 aprile 2018.
  12. ^ (EN) William Hartston, Mr. Hartston's Most Excellent Encyclopedia of Useless Information: The Supreme Miscellany of Fantastic Facts, John Blake, 2006, p. 100.
  13. ^ (EN) Peter Barss, Injuries due to Falling Coconuts, in Journal of Trauma Injury, 1984.
  14. ^ a b (EN) Mis quoted statistics, su shark.org.au. URL consultato il 6 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2013).
  15. ^ (EN) The truth about falling coconuts, su cmaj.ca. URL consultato il 6 aprile 2018.
  16. ^ (EN) Are 150 people killed each year by falling coconuts?, su straightdope.com. URL consultato il 6 aprile 2018.
  17. ^ (EN) Joel Best, More Damned Lies and Statistics: How Numbers Confuse Public Issues, University of California, 2004, p. 19.
  18. ^ (EN) A right drum do, su yorkpress.co.uk. URL consultato il 6 aprile 2018.
  19. ^ (EN) Sharks, crocodiles and… COCONUTS? The new peril that has just been added to the list of things that could kill you at the beach, su dailymail.co.uk. URL consultato il 6 aprile 2018.

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