Munjong di Joseon
Munjong (문종?, 文宗?; nato Yi Hyang (이향?, 李珦?); 15 novembre 1414[1] – Seul, 1º giugno 1452[1]) è stato il quinto re di Joseon, sul quale regnò dal 1450 al 1452.
Munjong | |
---|---|
Re di Joseon | |
In carica | 1450 – 1452 |
Predecessore | Sejong il Grande |
Erede | Danjong di Joseon |
Successore | Danjong di Joseon |
Nome completo | Yi Hyang |
Nascita | 15 novembre 1414 |
Morte | Gyeongbokgung, Seul, 1º giugno 1452 (37 anni) |
Luogo di sepoltura | Geonwolleung |
Casa reale | Casato di Yi |
Padre | Sejong il Grande |
Madre | Soheon di Joseon |
Consorte | Hyeondeok di Joseon e altre |
Figli | Yi Hongwi e altri |
Biografia
modificaMunjong nacque con il nome di Yi Hyang il 15 novembre 1414, figlio maggiore del principe Chungnyeong, che in seguito salì al trono come Sejong il Grande. Sua madre era la regina consorte Soheon.[1][2][3] Prima di essere designato principe ereditario nell'ottobre 1421, suo padre chiese agli accademici del Jiphyeonjeon Sin Jang e Kim Ja di insegnargli il Sohak (Apprendimento elementare), dopodiché lo iscrisse al Sŏnggyun'gwan per proseguire la sua educazione.[4] Sejong si accertò che ricevesse una formazione approfondita, e nel 1438 Munjong aveva già letto i Quattro Libri e i Cinque Classici del confucianesimo, la versione ridotta del Zizhi Tongjian, e appreso la pronuncia del cinese.[5] Era inoltre versato in astronomia e aritmetica.[2] Nel 1441 inventò il primo pluviometro per misurare la quantità di acqua piovana caduta a palazzo durante i periodi di siccità.[6]
Fu uno dei confidenti del padre nel periodo in cui questi inventò l'alfabeto coreano, aiutandolo a stabilire i suoni e le rime,[7] e dal 1445 lo assistette nel governo del regno durante la malattia.[2] La reggenza gli permise di acquisire le competenze politiche necessarie prima ancora di diventare re.[8]
Regno
modificaAscese al trono quando Sejong morì nel 1450,[3] facendo subito costruire diversi templi buddhisti per commemorarlo.[9] Ciò causò scontento tra gli accademici, poiché il Joseon praticava il neoconfucianesimo sin dalla sua fondazione, nonostante la lunga tradizione buddhista risalente al regno di Silla. Attirando ulteriori critiche, Munjong investì una notevole quantità di denaro nella riparazione dei templi e organizzò riti buddhisti all'interno del palazzo, pur continuando a professarsi non buddhista.[3]
Militarmente, prestò molta attenzione sia alla produzione di armi da fuoco (emanando un decreto nel 1451 per sviluppare gli hwacha, dei lanciarazzi multipli[10]), sia all'elaborazione di tattiche per spiegare le truppe, ordinando di rivedere i programmi di addestramento, e riformò l'organizzazione dei corpi dell'esercito, conferendo anche maggior potere al comandante in prima linea.[3]
Considerando il Daehakyeoneui, un testo cinese della dinastia Song, una lettura indispensabile non solo per il sovrano, ma anche per i suoi sottoposti, ordinò che ai membri della famiglia reale che non avevano seguito studi umanistici né scientifici venisse insegnato a memoria.[3][11] Fece inoltre pubblicare il Dongguk Byeonggam (Cronaca militare completa del regno orientale), il Goryeosa e molti altri testi storici.[2][8]
Complessivamente, durante il suo regno il potere del re s'indebolì, mentre quello dei vassalli si fortificò.[12]
Morì nelle sue stanze al palazzo Gyeongbok due anni e quattro mesi dopo la sua incoronazione, il 1º giugno 1452, presumibilmente di setticemia, considerando che soffriva di dermatosi e, poco prima della morte, sulla sua pelle erano comparsi dei gravi foruncoli.[1][13] Venne sepolto il 1º settembre[n 1] seguente nella zona sudorientale di Geonwolleung, la tomba di suo bisnonno Taejo.[2] Gli succedette suo figlio, il dodicenne Hongwi, poi noto come Danjong.[12]
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Taejong di Joseon | Taejo di Joseon | |||||||||
Shinui di Joseon | ||||||||||
Sejong il Grande | ||||||||||
Wongyeong di Joseon | Min Je | |||||||||
Samhangukdaebuin Song | ||||||||||
Munjong di Joseon | ||||||||||
Sim On | Sim Deokbu | |||||||||
Signora Mun | ||||||||||
Soheon di Joseon | ||||||||||
Samhangukdaebuin An | An Cheon-bo | |||||||||
Signora Kim | ||||||||||
Discendenza
modificaDurante la sua vita, contrasse diversi matrimoni sfortunati. Nel 1427 prese come concubina la figlia del magistrato Kim O-mun, ma meno di due anni dopo si scoprì che la donna aveva utilizzato metodi superstiziosi e imparato la sessualità taoista per ottenere il suo favore, perciò Sejong la espulse da palazzo e il matrimonio venne annullato. Si sposò quindi con la dama Bong, che venne cacciata dopo aver intrattenuto una relazione lesbica con una cameriera di nome Sossang. La sua terza moglie, la dama Gwon, entrò a palazzo nel 1431 come concubina, ricevendo il titolo di principessa ereditaria nel 1436 dopo l'espulsione della dama Bong, e morì nel 1441 partorendo l'erede al trono, Hongwi.[3]
Consorti e rispettiva prole:
- Hwibin Kim del bon-gwan Kim di Andong
- Sunbin Bong del bon-gwan Bong di Haeum Bong
- Regina Hyeondeok del bon-gwan Gwon di Andong
- Figlia senza nome (?–1433)
- Principessa Gyeonghye (1436–1473)
- Yi Hongwi (1441–1457)
- Sukbin Hong del bon-gwan Hong di Namyang
- Figlia senza nome (1441–1444)
- Sugui Mun del bon-gwan Mun di Nampyeong
- Soyong Yu del bon-gwan Yu di Munhwa
- Soyong Gwon del bon-gwan Gwon di Andong
- Soyong Jeong del bon-gwan Jeong di Dongnae
- Figlio senza nome (morto durante l'infanzia)
- Soyong Yun del bon-gwan Yun di Papyeong
- Sachik Yang
- Principessa Gyeongsuk (1439–1482)
- Figlia senza nome (1450–1451)
- Sanggung Jang
- Figlio senza nome (morto durante l'infanzia)
Nella cultura popolare
modificaMunjong è stato interpretato dai seguenti attori:
- Baek Yoon-shik in Pacheonmu (1980)
- Im Jung-ha in Seoljungmae (1984)
- Hwang Chi-hoon in Chudonggung mama (1983)
- Hong Seung-il in Pacheonmu (1990)
- Song Seung-hwan in Han Myeong-hoe (1994)
- Jeon Moo-song in Wanggwa bi (1998)
- Oh Eun-chan e Lee Sang-yeob in Dae-wang Sejong (2008)
- Park Jung-chul in Singijeon (2008)
- Jung Dong-hwan in Gongju-ui namja (2011)
- Sunwoo Jae-duk in Insu daebi (2011)
- Kim Tae-woo in Gwansang (2013)
- Han Jeong-woo e Choi Seung-hun in Jang Yeong-sil (2016)
- Song Jae-hee in Daegun - Sarang-eul geurida (2018)
- Park Sung-hoon in Chenmun: Haneur-e munneunda (2019)
Note
modifica- Esplicative
- ^ Secondo il calendario lunare.
- Fonti
- ^ a b c d (KO) Choi Moon-jung, 소설로 읽는 조선왕조실록 : 나쁜남자 편, Multidimensional Books, 2021, p. 369, ISBN 9791191215045.
- ^ a b c d e (EN) Hyeolleung Royal Tomb (顯陵) (The fifth king of Joseon, King Munjong and Queen Consort Hyeondeok), su portal.nrich.go.kr. URL consultato il 12 maggio 2022.
- ^ a b c d e f (KO) 문종[文宗] – 30년간 세자로서 세종을 보필하다 1414년(태종 14) ~ 1452년(문종 2), su contents.history.go.kr. URL consultato il 13 maggio 2022.
- ^ Jung, p. 139.
- ^ Jung, p. 149.
- ^ (EN) Mary Bellis, The Long History of the Rain Gauge, su thoughtco.com, 9 dicembre 2019. URL consultato il 14 maggio 2022.
- ^ (EN) Yeon Jaehoon, Was the Korean alphabet a sole invention of King Sejong?, in Journal of Korean Culture, vol. 14, p. 13.
- ^ a b (KO) Choi Seung-hee, 문종(文宗), su encykorea.aks.ac.kr. URL consultato il 13 maggio 2022.
- ^ (EN) Ch'oe Sŭng-hi, Interrelations of the Monarch and the Remonstrants in the Early Yi Dynasty, in Korea Journal, vol. 15, n. 5, aprile 1975, pp. 4-11.
- ^ Peter Skalfist, Daniel Mikelsten e Vasil Teigens, Storia delle armi e della tecnologia militare sin dal suo inizio, Cambridge Stanford Books, pp. 406.
- ^ (EN) Kim Bi-hwan, A Constitutionalist Interpretation of Confucian Politics in the Early Joseon Dynasty, in Chŏng-in Kang, Contemporary Korean Political Thought in Search of a Post-Eurocentric Approach, 2014, p. 250, ISBN 978-0-7391-8101-0, OCLC 962755949. URL consultato il 12 maggio 2022.
- ^ a b (EN) Jae-eun Kang, The Land of Scholars: Two Thousand Years of Korean Confucianism, traduzione di Suzanne Lee, Homa & Sekey Books, 2006, pp. 238-239, ISBN 1-931907-30-7, OCLC 60931394. URL consultato il 13 maggio 2022.
- ^ (EN) Hai-Woong Lee, Sang-Hyup Lee e Hoon Kim, A Study on the Skin Diseases of the Kings during the First Period of Joseon Dynasty, in The Journal of Korean Medical History, vol. 27, n. 2, 2014, pp. 145–157, DOI:10.15521/JKMH.2014.27.2.145. URL consultato il 13 maggio 2022.
Bibliografia
modifica- (EN) Jung Jaehoon, Royal Education of Princes in the Reign of King Sejong (PDF), in The Review of Korean Studies, vol. 9, 2006, pp. 133-152.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Munjong
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1293004 · ISNI (EN) 0000 0001 2208 2228 · ULAN (EN) 500322966 · LCCN (EN) n79095845 |
---|