Pelargonium sidoides

specie di pianta

Pelargonium sidoides (DC., 1824) è una pianta appartenente alla famiglia Geraniaceae, originaria di Sudafrica, Lesotho ed eSwatini[1].

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Pelargonium sidoides
Foglie di P. sidoides
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi II
OrdineGeraniales
FamigliaGeraniaceae
GenerePelargonium
SpecieP. sidoides
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineGeraniales
FamigliaGeraniaceae
GenerePelargonium
SpecieP. sidoides
Nomenclatura binomiale
Pelargonium sidoides
DC., 1824
Sinonimi

Cortusina sidifolia
(Thunb.) Eckl. & Zeyh.
Geraniospermum sidifolium
(Thunb.) Kuntze
Geranium sidifolium
Thunb.
Pelargonium purpurascens
Eeden ex Hoffmanns.
Pelargonium rigidum
H.L.Wendl. ex Hoffmanns.
Pelargonium spectabile
Link
Pelargonium spectabile
Sweet

La Royal Horticultural Society l'ha insignita di un Award of Garden Merit[2].

Etimologia

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Il nome del genere Pelargonium deriva dal greco pelargos, ossia "cicogna", con riferimento ai petali, simili appunto al becco di tali volatili[3]. L'epiteto specifico deriva invece dal nome della genere Sida e dal greco οειδής (oeides, simile a), ad indicare la somiglianza della piante ad altre specie erbacee[4].

Descrizione

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Pianta perenne di tipo arbustivo in grado di raggiungere i 50 centimetri d'altezza, presenta delle caratteristiche foglie grigio-verde dalla forma a cuore. Con caratteristici fiori scuri, di colore rosso-porpora tendente al nero[5], crescono quasi tutto l'anno. Le radici tendono a scurirsi col crescere della pianta.

Distribuzione e habitat

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P. sidoides è una specie diffusa nell'Africa meridionale, dove la si può generalmente trovare in zone erbose, dove predilige dei terreno pietrosi.

Gli Zulu, gruppo etnico africano, chiamano la pianta "Umckaloabo" che nella loro lingua è il nome con cui i medici chiamano l’estratto ottenuto dalle radici della pianta stessa. "Umckaloabo" è formato dai termini "Umkaluane", ossia “per la cura dei disturbi ai polmoni”, e "Uhlabo" il cui significato è “per il dolore toracico”. L’interesse scientifico verso la pianta di P. sidoides ebbe inizio a fine del ‘900, dopo che lo studioso inglese Charles Henry Steven curò la tubercolosi in Sud Africa seguendo i dettami di uno sciamano zulù, il quale gli consigliò di assumere due volte al giorno il decotto delle radici della pianta.

  1. ^ (EN) Pelargonium sidoides DC. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 30 agosto 2021.
  2. ^ (EN) Pelargonium sidoides | African geranium/RHS Gardening, su rhs.org.uk. URL consultato il 30 agosto 2021.
  3. ^ (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 294, ISBN 0-521-86645-6.
  4. ^ (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 352, ISBN 0-521-86645-6.
  5. ^ (EN) Pelargonium Species - Q-S, su pacificbulbsociety.org, Pacific Bulb Society. URL consultato il 30 agosto 2021.

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